Alvaro Vitali: ci lascia un’icona della commedia sexy all’italiana!

Ci lascia l'indimenticabile Pierino del cinema italiano!

Alvaro Vitali non ha certo bisogno di presentazioni, e, pur avendo avuto il fulcro della sua lunga carriera tra gli anni settanta ed ottanta, è riuscito a superare le barriere del tempo, diventando una vera e propria icona della Commedia Sexy all’italiana. Un genere cinematografico oggi di culto, che, tra alti e bassi, e pur spesso osteggiato dalla critica, seppur adorato dal grande pubblico, ha scritto la storia del cinema italiano. Si, a dispetto dell’età, dagli “acciaccati” Boomer spaparanzati sul divano nelle calde notti estive con la canottiera sporca di sugo, alla scattante Gen Z, pur distratta dagli scintillanti video in verticale dell’ipnotico Tik Tok, nessuno può esimersi dal conoscere Pierino, maschera moderna della commedia del Belpaese. “ADDIO PIERINO!” Con questa frase sotto le immagini di Alvaro Vitali, tratte dalle sue opere cinematografiche, i social, il web, la stampa la TV e le radio hanno salutato per l’ultima volta una leggenda del cinema italiano.

Alvaro Vitali
Alvaro Vitali insieme a Michela Miti, una delle protagoniste femminili della saga di Pierino

Alvaro Vitali e l’indimenticabile maschera di Pierino

Oggi ricordiamo Alvaro Vitali, granitico attore del passato e volto inconfondibile della Commedia Sexy all’italiana, appena scomparso a Roma, città di cui si vantava di essere uno dei simboli cinematografici. In data martedì 24 giugno 2025. Nel tardo pomeriggio, nell’ora della pennichella, come avrebbe detto lo stesso attore, e nella stessa ora in cui, sui canali specializzati in Cinema Italiano, come l’attuale Cine 34, o in passato su Rete 4, spesso mandavano a rotazione i suoi indimenticabili film. Per molti, specie di età più avanzata, quelli di Pierino erano i tipici film dell’estate del dopo pranzo, dei pomeriggi in famiglia. Alvaro Vitali, dopo i grandi successi al cinema, amava molto il fatto che le sue opere entrassero nelle case degli italiani per rallegrarne l’atmosfere. E non in punta di piedi e delicatamente, sia chiaro, anzi, tutto il contrario! Mentre la nonna novantenne prendeva paciosa il suo caffè, rigorosamente decaffeinato, irrompeva nel silenzio della sacralità familiare domenicale il folle Pierino, che sparava parolacce a rotta di collo dal piccolo schermo, contornato da attrici procaci, maggiorate e quasi sempre mezze nude o almeno più scollacciate possibile! L’integerrima signora anziana sputava sconvolta il suo caffè, all’ennesimo “culoooo” gridato in catartica allegria dall’attore, ed i nipotini ridevano a grasse risate. Scene indimenticabili del nostalgico passato rigorosamente “politically scorrect“. Alvaro Vitali ci ha lasciati, a soli 75 anni, da tempo in lotta con alcuni problemi fisici, come l’asma, di cui soffriva fin da ragazzino, e dopo un recente ricovero per una broncopolmonite recidiva, che gli è stata purtroppo fatale.

Il compianto attore è scomparso proprio il giorno in cui la sua ex moglie Stefania Corona stava parlando di lui, e di una possibile riconciliazione sentimentale, durante la trasmissione pomeridiana de La Volta Buona, rotocalco quotidiano condotto da Caterina Balivo. Una storia di “corna vissute”, la definiva scherzando lo stesso attore, con lei che lo tradisce con l’autista e lui che fa il piacione con tutte le ragazzine ventenni che conosce! (Mentre i nostri lettori pensano, ma siamo su VGMAG o Novella 2000? Perdonateci, in nome di Pierino!) La notizia ha riempito di tristezza i cuori di tutti i suoi numerosissimi fan che lo hanno sempre ricordato con enorme affetto. Si, perché l’intero genere della Commedia Sexy all’italiana, che tra gli anni settanta ed ottanta ha avuto il suo boom, deve moltissimo ad attori e caratteristi capaci di mettere in scena maschere assurde, a volte demenziali, e sicuramente troppo caricaturali, ma certamente specchio lucido e veritiero, seppur deformante, di vizi e capricci dei costumi sociali di un periodo d’oro della storia italiana.  Esempi dei canovacci narrativi? Il medico cinquantenne “allupato” che dice con felicità “si spogli” ad una paziente ventenne maggiorata, con l’infermiere imbambolato a fissare le grazie della paziente desnuda , ma anche i tipici soldati, che, di fronte ad un maggiore in gonnella o una dottoressa dai facili costumi, simulano malattie ed infortuni di ogni genere pur di andare a farsi curare nel suo studio. E che dire, poi, delle situazioni scolastiche in cui l’ingenua ma procace supplente fa impazzire orde di teenager, o “regazzini” con la e, come si diceva in queste opere cinematografiche sospese in un limbo tra verismo sociale e parodia sfrenata. Alvaro Vitali c’era sempre, ovviamente nei ruoli più assurdi, tra cui spicca quello di Pierino, la sua maschera più nota, mutuata dall’universo delle barzellette italiane di tradizione orale.

Alvaro Vitali
Alvaro Vitali e la procace Carmen Russo in una scena di Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento, film di Nando Cicero del 1983.

La vita e le opere di Alvaro Vitali, dalla scoperta di Federico Fellini fino a diventare icona della commedia

Alvaro Vitali è stato un attore, comico e caratterista italiano, tra i volti più riconoscibili del cinema, nato il 21 luglio 1950 a Roma. Dopo aver abbandonato la famiglia, in cui la madre, ironia della sorte, lavorava per la Titanus, grande compagnia cinematografica italiana dell’epoca, l’attore è cresciuto con la nonna. Un pessimo rapporto con la scuola, anche qui altra ironia della sorte, che abbandona dopo diverse bocciature, facendo lavori saltuari e sognando di fare l’attore. Ma la sua intenzione iniziale non era di far ridere, anzi. pur avendo iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo come attore di teatro e, quando necessario, “persino” cabarettista, amava il cinema drammatico e sperimentale. L’attore infatti è stato scoperto dal regista Federico Fellini durante un provino, che è rimasto colpito dalla sua espressività stralunata e particolare, facendolo esordire giovanissimo, già nel 1969, in Block Notes di un regista e Fellini Satyricon. Piccoli ruoli, certo ma che gli hanno aperto le porte di Cinecittà. La Hollywood italiana. Nei primi anni settanta appare in altre opere del Maestro dei Sogni, come I clowns del 1971, Roma del 1972 ed Amarcord del 1973. Alvaro Vitali collabora anche con registi del calibro di Roman Polański, Dino Risi e Mario Monicelli, ed il grande Alberto Sordi in Polvere di Stelle del 1982, che riprende il vecchio ruolo felliniano del ballerino di Tip Tap, ma è grazie ad autori come Steno, Nando Cicero e Mariano Laurenti, i cosiddetti “artigiani della commedia italiana” che ha scoperto il genere che gli avrebbe dato la maggior notorietà.

Alvaro Vitali diventa infatti leggenda del Grande Schermo grazie alle sue interpretazioni nel genere della Commedia Sexy all’italiana, che dalla metà degli anni settanta e per tutti gli anni ottanta lo lancia nel firmamento delle maschere più riconoscibili del settore. Al pari della serie cult Fantozzi, in cui però non appare mai, di Paolo Villaggio. L’esplosione si verifica nel 1974, anno di grazia in cui l’attore partecipa ad una pellicola di culto assoluto tra gli amanti del trash demenziale all’italiana come 4 marmittoni alle grandi manovre di Marino Girolami, a cui partecipano anche Lino Banfi e Gianfranco D’Angelo, che fa satira feroce sul mondo delle gerarchie militari, con tanto di disclaimer di scuse alla fine del film, per evitare di far arrabbiare le reali autorità! Coeva poi l’opera La Poliziotta, per la regia di Steno, in cui compaiono Mariangela Melato, Renato Pozzetto e Mario Carotenuto. Dal film deriva in seguito una serie cinematografica di gran successo. Il format della protagonista femminile procace a cui tutti vanno dietro diventa una costante, e nascono, come funghi, film oggi di culto che, pur nella loro serialità e produzione in serie, riescono a ritagliarsi un vero e proprio spazio, creando non solo una nicchia nel genere più vasto della commedia italiana, ma un vero e proprio sottogenere. La Commedia Sexy all’italiana, al pari delle Parodie Demenziali statunitensi degli anni ottanta, come Spaceballs, di cui abbiamo parlato in questa pagina, si è ritagliata un posto speciale nella Storia del Cinema.

Alvaro Vitali
Un artwork ufficiale per la locandina cinematografica di La dottoressa del distretto militare con Alvaro Vitali ed Edwige Fenech. Costante del cinema italiano di quell’epoca è proporre dei flyer disegnati che riproducono gli attori, citando l’uso del cinema statunitense degli anni cinquanta e sessanta.

L’esplosione di Alvaro Vitali ed il periodo d’oro della Commedia Sexy all’italiana

Qualche titolo? Vi bastino quelli prodotti nel primo lustro di attività del leggendario attore nella Commedia Sexy all’italiana. Lista non esaustiva, che comprende nomi quali L’insegnante, La liceale, La dottoressa sotto il lenzuolo, La professoressa di scienze naturali, La dottoressa del distretto militare, La segretaria privata di mio padre, La compagna di banco, La soldatessa alla visita militare, L’insegnante va in collegio, La liceale nella classe dei ripetenti, La soldatessa alle grandi manovre, L’insegnante viene a casa, L’infermiera di notte, L’insegnante balla… con tutta la classe, La liceale seduce i professori, L’infermiera nella corsia dei militari e siamo solo arrivati nel 1979! Protagonista assoluta delle pellicole, ovviamente, una donna che si muove in un universo maschile, maggiorata, scollacciata e spesso dai facili costumi, o a volte difficile da conquistare. La più nota di queste, a cui presta il volto (ma soprattutto il corpo) è la leggendaria Edwige Fenech. Anche lei icona venerata della cinematografia di genere italiana, e musa indiscussa del settore, che persino Quentin Tarantino ha voluto citare nelle sue opere.

L’attrice francese di origine algerina, per altro, dopo aver guidato nuda nel film Taxi Girl, ha fieramente ricoperto il ruolo in cui appare il primo nudo integrale della storia del cinema italiano, in La Pretora di Lucio Fulci nel 1976. Altre attrici bellissime hanno accompagnato Alvaro Vitali nelle sue folli avventure, tra le quali ricordiamo Michela Miti, Nadia Cassini, Annamaria Rizzoli, Gloria Guida, Paola Senatore e Marisa Mell, per non parlare di caratteristi indimenticabili come Jimmy Il Fenomeno. All’inizio degli anni ottanta arrivano le pellicole che consacrano la maschera di Pierino, come Pierino contro tutti, l’eccezionale ed impossibile Pierino medico della S.A.U.B., un film da vedere a tutti i costi prima di morire (!!!) e Pierino colpisce ancora, il personaggio tornerà nel 1990 con il moderno Pierino torna a scuola, regia di Mariano Laurenti, che idealmente chiude il genere della Commedia Sexy all’italiana. Peraltro esiste un film inedito di Pierino, datato 1992, e mai distribuito, che giace ancora negli archivi, e speriamo venga alla luce. Un altro film che è impossibile non citare è poi lo sportivo Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento in cui Alvaro Vitali è mattatore assoluto accompagnato dalla bellezza di Carmen Russo e Moana Pozzi. Un figura indimenticabile del cinema italiano, quindi, che merita di essere riscoperta e ricordata anche dalle nuove generazioni.

La comicità di Alvaro Vitali è davvero particolare, e si caratterizza per un umorismo spesso slapstick, di gusto statunitense, e situazioni esagerate, parodie ai limiti del demenziale, che lo hanno reso una vera icona delle produzioni cinematografiche di genere italiano. Nella lunga carriera dell’attore si contano oltre ottanta film e una decina di apparizioni tra serie  e programmi TV. L’artista si è cimentato anche col mondo musicale, incidendo alcuni singoli, e restando comunque attivo fino allo scorso anno. Le ultime apparizioni sono quelle nella quarta stagione di Vita Da Carlo e nel film Gli imprevisti di Alessandro Ingrà. Vera icona della commedia popolare, ha avuto alti e bassi lavorativi, e come lui stesso ci ricorda in una intervista: “passando dal guadagnare oltre novanta milioni di lire a film negli anni settanta, al periodo in cui, sperperato tutto in donne, macchine, viaggi e ristoranti di lusso, ad una vecchiaia in cui si sopravvive con alcuni problemi economici e con la pensione bassissima da attore di Cinecittà“. L’attore, nonostante le insistenze di Mediaset, ha sempre rifiutato di comparire nel Reality Show Il Grande Fratello VIP, ritenendolo un programma più adatto a chi cerca visibilità che ad un “monello” in pensione. Alvaro Vitali resterà nell’immaginario collettivo per aver interpretato personaggi iconici, assurdamente comici e spesso buffi fino all’estremo, che sono rimasti impressi, grazie alla loro follia parodistica, agli occhi del pubblico italiano. “ADDIO PIERINO!” Ci mancherai.


Su queste pagine parliamo più spesso di Avengers che di Fellini, visto il target editoriale della testata, come ovvio. E tantomeno si tratta la Commedia Sexy all’italiana. Ma la scomparsa di un attore leggendario, iconico e trasversale come Alvaro Vitali ci permette di riscoprire un settore cinematografico a lungo poco considerato dalla critica ufficiale, anzi, spesso apertamente osteggiato, ma che, come tutti gli altri, ha lo stesso diritto di apparire nei libri di storia. Perché accanto alle grandi opere cinematografiche mondiali dagli alti intenti narrativi, vi è spazio pure per la commedia, per l’umorismo demenziale, e persino per l’intrattenimento scurrile e fiero di esserlo. Si, cari lettori, perché l’arte non ha colore, non ha bandiere, non ha confini e limiti. Il grande Cinema, con la C maiuscola, vive anche di attimi, maschere, comicità e risate, ed Alvaro Vitali ha contribuito con le sue interpretazioni stralunate e fuori dalle righe, o l’occhiolino beffardo di Pierino Colpisce Ancora, a rendere ancora più spendente la settima arte.


 

Appassionato e storico del videogioco, Fabio D'Anna scrive di opere videoludiche, film e serie tv dal 2008. Tra le tante realtà del settore ha collaborato con Art of Games e siti come Retrogaming History, Games Collection, Games Replay, Games Village e riviste come PS Mania, PSM, Game Republic, Retrogame Magazine, Game Pro, oltre che col Museo VIGAMUS. Ha anche organizzato due edizioni della Mostra Archeoludica ed ha scritto due libri dedicati a PAC-MAN e Star Trek. Nella vita colleziona console PONG based ed alleva cagnoline, tra cui spicca Zelda.