Max Giovagnoli ci parla di Immersive Cinema e Storytelling

Cinema e videogiochi, due argomenti che spesso vanno a braccetto e che si incontrano in diverse iterazioni. Nel periodo di “debutto” della realtà virtuale,  al GameRome si parla di Immersive Cinema, Design e Storytelling. Per farlo serve citare diverse tecnologie che stanno emergendo in questi ultimi anni, nello specifico negli Emirati Arabi Uniti, Singapore. In questi luoghi si stanno sperimentando dei cinema diversi, con effetti audio/visivi migliorati, 7D con odori estrapolati dal film, effetti di pioggia e vento in sala, o semplicemente poltrone dinamiche.

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Un esempio di ZenVision, nuova tipologia di cinema.

Ben diverso è il caso del Macau, in cui si sta sperimentando la “Nomadic Experience”. Passando dal cinema ai videogiochi, PlayStation, circa tre anni fa promuoveva un progetto “Immersive Experience” che vedeva il consumatore nel salotto come fosse il protagonista e noi gli spettatori, creando un effetto cinema da divano.

Un altro caso interessante è quello di Starbreeze Studios e Lionsgate, che hanno dato vita ad una scena di John Wick, film in uscita, in un gioco su HTC Vive. Si tratta di un interessante escamotage di marketing che potrà prendere sempre più piede laddove cinema ed esperienze ludiche si possono incontrare in VR.

Per far incontrare cinema e videogioco, nasce il fenomeno del milking: utilizzo delle stesse forme tra cinema e il videogioco cosi da far familiarizzare con il linguaggio. Un caso può essere quello riportato in Star Wars Battlefront, nel quale sono stati inseriti ambienti di gioco. Un esempio simile a quello di John Wick si è verificato con Rogue One, il quale è stato reso “giocabile” tramite LEGO e altro merchandise. In questo caso il cinema si espande e avvolge il piano di comunicazione del prodotto fino all’uscita nelle sale. Vi invitiamo a fare un salto sul sito di Max Giovagnoli per trovare del materiale interessante e rimanete con noi per non perdervi il resto della copertura del GameRome.