Midnight Protocol Recensione: tutto è connesso

Versione PC

Midnight Protocol Recensione| Quest’oggi il sipario si solleva sul variegato mondo degli indie, portando sotto l’attenzione di voi lettori un gioco di ruolo tattico basato sulla narrazione. LuGus Studios e pubblicato da Iceberg Interactive si accingono a lanciare sul mercato quello che potrebbe essere definito un genere poco navigato, tuttavia destinato a crescere nei prossimi tempi con le giuste influenze da altri generi, che renderanno l’opera più dinamica ed intrigante. Certo nei limiti concessi sia dal budget a disposizione, così da quella che è la narrazione, il perno portante.

Midnight Protocol ci porta in un’ipotetica Budapest del 2062. A comando di un interfaccia di un Personal Computer, con tante e varie voci che ci torneranno utili nel corso della storia, alcune le sbloccheremo unicamente progredendo con essa, interfacciandoci con nuove scoperte, svelando i segreti di questo mondo, legati al nostro personaggio e alle interazioni che avremo modo di compiere. Fino a venire a capo di chi sia il responsabile di un attacco doxxing che ci ritroveremo a subire. Midnight Protocol è disponibile dal 13 ottobre 2021, unicamente su Steam.

Username e password

Avviata la nostra sessione di Midnight Protocol, ci ritroveremo davanti ad una schermata dove ci verrà chiesto d’inserire un username e una password. Ci basterà digitare comandi casuali sulla tastiera affinchè entrambi i campi vengano compilati in automatico dal gioco stesso, così da poter essere lanciati fin da subito nell’interfaccia del OS del nostro Personal computer. A seguito di una breve introduzione della storia, piccoli assaggi di ciò che effettivamente sta accadendo il resto starà a noi scoprirlo. Non ci sarà la possibilità di poter utilizzare alcun puntatore, ma ci toccherà affidarci unicamente ai comandi della tastiera, che ci consentiranno di navigare nella Home del nostro OS. Così come di poter svolgere ogni attività ed accedere ad ogni voce, durante il proseguimento della storia.

Il mondo di Mdnight Protocol ci lascia assaporare quel che potrebbe esser definito un futuro prossimo non propriamente così lontano dalla nostra realtà, che forse alcuni di noi non faticano ad immaginare, essendo particolarmente legato all’informatica, tanto che essa è ormai entrata a far parte della società. Il titolo abbraccia forse un genere molto in voga negli ultimi tempi, ma tuttavia lo propone in chiave decisamente diversa, dove siamo chiamati a prestare maggiormente attenzione ad ogni dettaglio che compare sul nostro monitor.

Midnight Protocol

A mezzanotte in punto

La pazienza è la parola chiave per chi decide di approcciarsi a questo genere di giochi, ma che non ha la minima idea di come essi funzionino. In Midnight Protocol bisogna seguire la narrativa, prendere parte ad essa con la possibilità di scegliere delle risposte da fornire. Bisogna lasciarsi prendere dalla sua storia, dai segreti che nasconde. Gli stessi che nell’avanzare della nostra avventura, abbiamo modo di scoprire. Ma di prepararci a quelle che potrebbero esser definite delle reazioni, di fronte alle nostre scelte. Non mancano di certo i rompicapi, molto dinamici, ed apprezzati mettendoci a dura prova, mascherati da sistemi di sicurezza, che ci ritroveremo ad Hackerare, al fine di accedere ai server e ai loro dati. Essi non ci renderanno la vita facile, nel progredire con la nostra avventura.

Ciò che ci ha fatto storcere il naso, è il modo in cui Midnight Protocol catapulta il videogiocatore all’interno di un contesto senza delle dettagliate linee guida, dando per scontato che il giocatore sia così esperto da saper già come muoversi e mettersi in gioco. In un mondo, del tutto sconosciuto e solo con qualche nozione di trama. Come giusto che sia, ci piace osservare tutto da ogni genere di prospettiva, e non solo di chi è navigato, ma anche di quei fruitori che si ritrovano al loro primo approccio ad un genere simile. Le difficoltà potrebbero non esser poche, oltre all’anonimato che forse esso nelle prime fasi trasmette, malgrado la schermata del personal computer a cui abbiamo accesso sia davvero ben ideata da poter risultare reale. Non riuscendo in qualche modo a coinvolgerci come vorremmo, trattandosi di un gioco che fa della narrativa il suo punto di forza, questa potrebbe essere una sostanziale mancanza.

Il cuore del protocollo

Sotto l’aspetto tecnico Midnight Protocol non ci ha sorpresi molto. Abbiamo trovato curiosa ed interessante, l’idea di basare il gioco in sè sull’interfaccia di un computer, ma decisamente spoglia in termini grafici, da farci sentire effettivamente nel 2066. Avremmo forse apprezzato qualche dose di coraggio, nel fornire qualche elemento grafico in più. Non parliamo di certo di dettagli effettivamente estetici che avrebbero messo a dura prova una scheda video, ma di quelli che potrebbero esser definiti abbellimenti. Solo per stuzzicare un immersione che tarda ad arrivare, e che forse in un gioco simile sarebbe bene ricrearla il prima possibile, evitando attese in cui, al primo approccio potrebbe dare un’idea sbagliata.

Durante le nostre sessioni di gioco non abbiamo riscontrato alcun bug, calo di frame, o crash da parte del gioco. Non è passata inosservata la macchinosa scelta di basare l’intera avventura unicamente sui comandi della tastiera, anzichè affidarsi ad un puntatore. Permettendoci così di poter navigare anche tramite il nostro mouse, è una scelta che a parere nostro, risulta essere incoerente. Se un sistema touch non fosse possibile rappresentarlo al meglio, sarebbe stato quanto meno più sensato poter affidarci al puntatore, e non unicamente ai comandi di una tastiera. Portandoci forse indietro nel tempo, e non in avanti con esso come avremmo sperato di sentirci. Affibbiamo una scelta simile alla svogliatezza di rappresentare, in termini di programmazione, la possibilità di usufruire di un ulteriore comando, decisamente diverso da una tastiera, e complesso da programmare. Ciò indubbiamente condiziona l’intera avventura, tante volte vi verrà il desiderio di ricorrere al vostro mouse, per semplificarvi la vita e non potrete!

Non crediamo che sia giusto essere eccessivamente pretenziosi con Midnight Protocol, è un gioco che mette in risalto la storia. Puntando fermamente su di essa e sul modo in cui viene rappresentata e svelata, durante l’intera avventura. Ciò lo lascia ben intendere fin dal principio, tuttavia è stato divertente Hakerare i server, confrontarci con i sistemi di sicurezza, sempre più complessi, il loro dinamismo, i colori che rendono indubbiamente più vivo il gioco in certi momenti, annullando forse la piattezza che nei primi istanti potrebbe trasmettere. Seppur crediamo che con la sua dose di gioco di ruolo LuGus Studios, sotto questo aspetto avrebbe potuto osare di più.