Stellar Blade Recensione: un’ultima canzone d’amore… ora anche su PC

SHIFT UP ci porta nel suo mondo distopico alla scoperta della sua interessante opera prima, Stellar Blade.

Stellar Blade

Gli ultimi tempi hanno portato alla ribalta un concetto che sa di โ€œrinascitaโ€, ovvero quello di studi relativamente piccoli che salgono alla ribalta grazie a progetti derivativi ma che riescono laddove i โ€œgrandiโ€ stanno fallendo, ovvero (ri)proporre generi che vanno per la maggiore, richiestissimi dal loro pubblico potenziale, ma gestendo al meglio la produzione, che abbiamo visto fin troppe volte sfuggire di mano alle major e, invece, venir orchestrata in maniera oculata e funzionale da studi e publisher minori. L’esempio piรน recente รจ quello dell’incredibile Clair Obscure, ma l’abbiamo visto anche con Lies of P, Black Myth: Wukong, Kingdom Come: Deliverance II e altri “outsider” che hanno avuto l’opportunitร  di dimostrare il proprio valore. Valore che poi publisher avveduti fanno proprio: ecco ad esempio Stellar Blade, che dall’uscita originale su PlayStation 5 un anno fa arriva ora in forma smagliante anche su PC, dimostrando in scioltezza il talento dei propri sviluppatori.

Una esclusiva PlayStation che ora si inserisce perfettamente anche nel catalogo PC andando a dimostrare come Sony puรฒ arricchire questo ecosistema conย un titolo imponente e, al contempo, inaspettato ma familiare. Inaspettato perchรฉ non arriva da una software house giร  nota all’interno dei ranghi o dei third-party sodali di Sony; familiare perchรฉ il gioco รจ stato presentato a piรน riprese, nel corso degli anni, e si inserisce perfettamente nella libreria di PlayStation ricca di giochi piรน o meno simili: tripla A, single player, appassionanti, spettacolari, cinematografici. Stellar Blade รจ aualcosa di cui, per certi versi, l’ambiente PC ha bisogno e che Sony offre ora con rinnovata veemenza, volendo tra l’altro scrollarsi di dosso eventuali problemucci visti in passato con altri port di titoli maggiori che subivano lo stress dell’ottimizzazione per personal e gaming computer. Certo, giร  gli ultimi tentativi avevano mostrato una certa cura in quest’aspetto, ma in questo caso non si tratta di un “tentativo” il cui risultato รจ soggetto alla potenza dell’hardware dell’utente finale (e a un certo coefficiente di fortuna): l’ottimizzazione รจ ben orchestrata a tutti i livelli, risultando in un’esperienza godibile su ogni tipo di configurazione.

Stellar Blade
La bellezza di Eve ha scatenato tutta una serie di polemiche… che speriamo di non dover piรน rispolverare.

Stellar Blade: The Last Love Song On This Lonely Planet

A operare questo piccolo miracolo รจ SHIFT UP, studio coreano ambizioso e ricco di talento che prova a scardinare le logiche interne dell’industria videoludica della Corea del Sud, nella quale si gioca (e si produce) soprattutto titoli mobile in cui l’aspetto live service e comunitario รจ il primo e fondante. Stellar Blade รจ stato annunciato per la prima volta nel 2019, quando ancora si chiamava Project Eve ed era un progetto multipiattaforma: il segnale dato da Sony, prendendo il tutto sotto la sua ala, รจ significativo e promettente, visto anche il responso del pubblico, sempre piรน caloroso. Parliamo di uno dei titoli piรน preordinati degli ultimi tempi se non anni… e ripetiamo: รจ una IP uscita dal nulla, da parte di uno studio alla sua prima prova sul campo dei campioni. Non solo รจ riuscito a farsi agevolmente strada nell’affollato panorama PS5, ma ha dato prova di soliditร  anche in ambito PC, permettendo di godersi le avventure di Eve sia con hardware di alto livello che con configurazioni decisamente basse, come attestato in primis dalle richieste minime e consigliate. Ma su questo punto torneremo piรน tardi.

La storia di Stellar Blade vede l’umanitร , in un tutto sommato non troppo distante futuro, rifugiarsi su una colonia spaziale in seguito a una guerra contro le feroci forze dei Naytiba, mostruosi esseri alieni che hanno poco alla volta conquistato il pianeta Terra riportandolo alla barbarie. Della civiltร  rimangono solo rovine intervallate da deserti e oasi, con frotte di droni e robot che ancora pattugliano le zone di competenza, intrappolati in un loop del quale non hanno coscienza. Dopo circa settant’anni di riorganizzazione nello spazio, le forze del Settimo Squadrone Aerospaziale decidono di contrattaccare dallo spazio, inviando le migliori guerriere a disposizione per riconquistare il mondo. Nel corso degli ultimi secoli, prima del tracollo, la bioingegneria ha fatto salti da gigante e gli umani sono a tutti gli effetti dei cyborg, o per certi versi, vista la quantitร  di componenti non biologiche, degli androidi: le necessitร  primarie sono diminuite o cambiate, le potenzialitร  di sopravvivenza enormemente accresciute… ma l’incontro con un Naytiba risulta comunque probabilmente fatale per un civile non addestrato alla lotta.

EVE รจ una sopravvissuta dell’attacco del Settimo Squadrone: rimasta isolata, deve farsi strada in un mondo ostile in cui anche gli ultimi umani rimasti la guardano con sospetto, se non peggio… forse invidiosi della sua condizione privilegiata di coloniale. E, al contempo, desiderosi che riesca a risolvere grandi e piccoli problemi legati all’infestazione dei mostri. L’incontro con Lily (ingegnere militare commilitona di Eve in un’altra unitร ) e con lo scaltro Adam (un predone del deserto che funge da ponte tra Eve e la comunitร  di Xion) porrร  le basi di un disperato salvataggio di quel che resta dell’umanitร .

Stellar Blade
Eve e i suoi inaspettati (provvidenziali?) alleati: Lily e Adam.

Ciรฒ che amiamo diventa parte di noi e di quel che vogliamo raccontare.

Kim Hyung Tae, deus-ex machina di Stellar Blade e SHIFT UP, ha piรน volte rimarcato alcune delle sue ispirazioni per il gioco, ma anche senza la sua testimonianza il suo bagaglio cultural-pop รจ piuttosto palese a chi mastica la fantascienza moderna โ€“ soprattutto quella di stampo nipponico โ€“ e ama i videogiochi d’azione โ€œร  la PlayStationโ€. La prima cosa che colpisce immediatamente i giocatori รจ quanto ci sia di Nier: Automata nel nuovo gioco. Un contesto post-apocalittico con una Terra devastata, l’ombra di un’umanitร  perduta, (sexy) androidi che cercano di comprenderla mentre fanno a fette mostri e robot impazziti con l’ausilio di armi da fuoco e droni. C’รจ tuttavia molto, molto di piรน. Ci sono Masamune Shirow e Yukito Kishiro, Shin Takahashi, Tsutomu Nihei e Naoki Urasawa, Hideaki Anno e Hitoshi Iwaaki, Gล Nagai e Ken Ishikawa, Yu Aida e Hiroya Oku. Distillati, con piccole e grandi influenze, in un unico contesto sia narrativo che grafico, a volte in maniera quasi spudorata, altre volte piรน sottile. Si tratta un po’ di un omaggio, un po’ di un giochino sotteso con gli utenti โ€“ con tutta probabilitร  altrettanto fan del genere โ€“, un po’ un espediente per avere un’ottima base di partenza per un gioco del genere. La miscela รจ comunque molto ben riuscita e non si avverte un’atmosfera di plagio quanto quella di una comoda copertina di genere.

Stellar Blade
I Naytiba piรน coriacei sono, naturalmente, anche i piรน spaventosi.

La stessa cosa, in realtร , avviene per il gameplay di Stellar Blade, anche se in maniera un po’ piรน ruvida. Sostanzialmente siamo davanti a un action J-RPG di stampo spettacolare e narrativo, con alcuni elementi โ€œsouls-likeโ€ se vogliamo chiamarli cosรฌ: avversari da abbattere in maniera ragionata, boss da studiare e controbattere con perizia, checkpoint in cui recuperare le forze, salvare, fare compere e… far respawnare i mostri e cosรฌ via. Le ispirazioni variano, andando da Sekiro a Bayonetta e Devil May Cry, fino a chiari riferimenti a Metroid Prime, Uncharted e Tomb Raider, recuperando anche un sistema di missioni dinamiche (e puzzle grafici) dallo Spider-Man di Insomniac. La varietร  generale dell’azione, che spazia dall’esplorazione alla risoluzione di enigmi a forti dosi di adrenalina tra combattimenti, fasi action e platform, non dร  mai modo di annoiarsi, ma allo stesso tempo รจ a volte un po’ straniante.

Si tratta di un raro caso in cui le missioni secondarie sono migliori di quelle principali, sia a livello di varietร , che di storia, e anche di svolgimento: l’esplorazione libera รจ un piacere e le sub-quest si inanellano bene nel contesto. La progressione โ€œobbligatoriaโ€, al contrario, ha un flow, un livello di difficoltร  e soluzioni di design non sempre ben calibrate, e anzi a volte frustranti. Questo รจ dovuto anche ad una colpevole progettazione dei checkpoint, a volte troppo ravvicinati, a volte lontani dai possibili punti (quasi obbligati, in certi momenti di trail & error) di morte della protagonista, obbligando anche a diversi minuti di reiterazione di un percorso solo per ritrovarsi davanti a un malefico salto non molto chiaro. Anche perchรฉ il gioco a volte sottovaluta l’utente, segnalando (anche tramite suggerimento a schermo) l’ovvio, ma non aiuta quando davvero la soluzione รจ davanti gli occhi ma tutt’altro che intellegibile. Alcune sezioni sono poi insensate in un’ottica di verosimiglianza e plausibili solo in un’ottica ludica: c’รจ addirittura un enigma in particolare che รจ assolutamente metatestuale, in maniera quasi ridicola.

Stellar Blade
Anche i paesaggi piรน desolati sono, in realtร , ricchi di dettagli significativi, se li si osserva con attenzione.

Stellar Blade รจ sempre una soddisfazione!

Un altro elemento spinoso รจ quello della gestione delle risorse: a volte sembrano quasi eccessive, tra quelle che raccogliete in giro e quelle che potete acquistare, ma presto vi scontrerete con la bizzarra trovata del โ€œse muori, quando resusciti conserverai quanto hai trovato ma quel che hai consumato (sia oggetti che barre di energia delle supermosse) sarร  perso e dovrai ricomprarlo o farmarlo nuovamenteโ€, soluzione assolutamente frustante quando si fronteggiano i boss, per i quali dovete dare per scontati numerosi e ardui tentativi in cui dovrete imparare i pattern migliori di attacco e difesa e le mosse, skill e armi da fuoco migliori usando il minor numero di risorse possibili. Il problema รจ che prova dopo prova il combattimento non si fa piรน facile ma piรน difficile, a meno che non passiate molto tempo a fare farming e grinding tra un tentativo e l’altro mentre cercate la build giusta. Se avete la pazienza e la voglia buon per voi, ma per chi non mastica pane e souls (pur non essendo questo un โ€œveroโ€ Souls) potrebbe trovarlo un sistema oltremodo scomodo se si รจ alla ricerca di un action abbordabile con solo un minimo di impegno.

Detta cosรฌ, sembrerebbe quasi che la giocabilitร  del titolo SHIFT UP sia un disastro… tutt’altro. Il gameplay รจ ricco, variegato, mette a disposizione del giocatore una enorme varietร  di mosse, stili, approcci da utilizzare, combo da padroneggiare, skill speciali su distinti alberi delle abilitร  e con tre branche da attivare con tre distinte barre di energia, e non si ha mai l’impressione che una mossa valga l’altra. I mostri hanno pattern d’attacco intelligenti e a volte sorprendenti, sono coriacei, ti costringono a dare il meglio ma non risultano mai soverchianti. I controlli sono responsivi, gli elementi a schermo numerosi ma mai confusionari. Funziona davvero tutto a dovere (tranne, forse, la selezione al volo delle munizioni del drone in configurazione da sparo, un po’ scomodo a livello tattile) e i combattimenti divertono e soddisfano, con tocchi stylish niente male e impreziositi da animazioni di gran livello.

Il design dei personaggi รจ indiscutibile!

La versione PC: un gioiellino!

Le conversioni PC di ex esclusive PlayStation sono state croce e delizia di team di sviluppo e fan per lungo tempo: da un lato la possibilitร  di “giocare” con possibilitร  piรน variegate e lavorare anche, volendo, sull’aspetto comunitario della scena modding; dall’altro, la difficoltร  di assicurare un’esperienza di livello con tutte le configurazioni, anche le piรน esigue, garantendo un’esperienza fluida e senza crash involontari ogni due per tre. Ebbene, i ragazzi di Shift Up hanno scardinato queste paure, assicurando a chi puรฒ permettersi hardware di livello di andar al di lร  delle (giร  eccellenti) prestazioni viste su PS5 Pro, ma basilarmente tutti i possessori di un PC da gaming – anche datato – possono avventurarsi senza timori in questa avventura sci-fi, viste le esigue richieste entry level, che riescono comunque sempre a coniugare alta giocabilitร  e una resa grafica piรน che decente. Cosa per niente scontata: eppure potreste tentare la ventura addirittura con una 1060 6GB! La possibilitร  di giocare in mobilitร  su Steam Deck con qualcosa di cosรฌ visivamente appagante รจ incredibile, ma la nostra prova principale รจ avvenuta con una configurazione media, per farci un’idea dell’esperienza “media” (per l’appunto) del pubblico generalista. Ebbene, una 3060 12g e 32 giga di RAM ci hanno strabiliato in termini di fedeltร  grafica, FPS costantemente sopra i 60 e settaggi quasi tutti al massimo di default, grazie all’uso del DLSS-4.

Per il resto, la versione PC porta con sรฉ quello che oramai ci aspettiamo di base: supporto al DualSense via USB (con tanto di feedback aptico e grilletti adattivi perfettamente implementati), possibilitร  di utilizzo di tastiera e mouse, supporto ai monitor Ultrawide, frame rate sbloccati e miglioramenti vari possibili ai possessori di schede NVIDIA. A livello di contenuti veri e propri, non ci sono grosse novitร  da segnalare: c’รจ un boss aggiuntivo nella modalitร  Boss Rush, tanti (ma tanti!) nuovi costumi, i doppiaggi cinese e giapponese subito compresi e l’inedito crossover con Goddess of Victory: Nikke.


Stellar Blade si conferma, anche su PC, un titolo da tenere in estrema considerazione se si รจ alla ricerca di un action stiloso e appassionante. E se giร  il titolo Shift Up riusciva a farsi strada nell’affollato panorama del genere su PlayStation, a maggior ragione spicca su PC, meno ricco di proposte in tal senso.
L’avventura di Eve รจ un piacere da affrontare, al netto di qualche spigolatura nel bilanciamento o nel design e di una trama significativa, ma anche vuota di personaggi memorabili al di fuori della loro estetica. Oltretutto, quella del port PC non รจ una soluzione di ripiego, ma qualcosa che acquista piena dignitร  e rilevanza dato l’ottimo lavoro di ottimizzazione svolto, che permette a chi ha configurazioni di pregio di sbloccare le potenzialitร  anche oltre quanto permesso da PlayStation 5 Pro, mentre chi ha accesso a setup inferiori puรฒ comunque godersi l’esperienza in maniera non palesemente sacrificata, e sempre con risultati relativamente notevoli. Brava Shift Up.