Hideki Kamiya - Nintendo Switch 2

Nintendo Switch 2: la mancanza della croce direzionale è un errore. Parola di Hideki Kamiya

Da diversi anni Nintendo ha progressivamente messo da parte la croce direzionale, una scelta introdotta con la prima Switch e rimasta invariata anche su Switch 2. Oggi il D-pad è presente solo su Switch Lite, sul Pro Controller ufficiale e su alcuni accessori di terze parti, ma continua a mancare sui controller principali della console. Proprio questa decisione è finita al centro delle critiche di Hideki Kamiya, storico autore giapponese noto per aver creato e diretto serie come Devil May Cry, Bayonetta e The Wonderful 101.

Nel corso di un’intervista concessa a 4Gamer, Kamiya ha parlato delle sue abitudini di gioco, raccontando di aver acquistato una Switch 2 ma di essersi scontrato ancora una volta con l’assenza di una croce direzionale tradizionale sui Joy-Con. Una mancanza che, secondo il game designer, entra in conflitto con l’idea stessa di accessibilità e varietà di utilizzo dell’hardware:

«Per qualche motivo, in quest’epoca di diversità, è proprio il produttore a rifiutarsi ostinatamente di offrire l’opzione di un “Joy-Con con croce direzionale” sin dai tempi di Switch 1. Questo semplicemente non si adattava al mio stile di gioco, dato che di solito gioco sdraiato, quindi non ho altra scelta se non usare i Joy-Con quando gioco».

Un limite che ha avuto conseguenze concrete sulle sue abitudini, al punto da spingerlo a tornare temporaneamente alla prima Nintendo Switch, così da poter utilizzare periferiche alternative dotate di un vero D-pad. Una situazione che, per Kamiya, appare paradossale nel contesto di una nuova generazione hardware:

«In qualche modo me la sono cavata. Sono riuscito a continuare la mia routine quotidiana del “un Tetris 99 al giorno”, ma nonostante ciò, come persona che continua a postare ogni giorno cose losche sui social media, nell’ombra, ai margini estremi dell’industria videoludica, ho deciso che avrei dovuto gradualmente rendere Switch 2 il mio hardware principale. Così, mentre scrivevo questo, ho acquistato un nuovo “mini grip con croce direzionale” di Cyber Gadget, che uso con Switch 1, e dopo averlo carteggiato e modificato per poterlo agganciare a Switch 2, dove la disposizione dei pulsanti è leggermente diversa, sono riuscito a creare il mio “Joy-Con 2 con D-pad”, che finalmente mi ha permesso di giocare ai titoli di “Arcade Archives 2”».

Il caso sollevato da Kamiya mette in evidenza un limite progettuale che Nintendo continua a trascinarsi da due generazioni. Affidarsi esclusivamente a soluzioni di terze parti o a modifiche artigianali non dovrebbe essere la risposta a un’esigenza così diffusa. L’auspicio è che Nintendo decida finalmente di colmare questa mancanza, introducendo un Joy-Con ufficiale con croce direzionale e restituendo ai giocatori la libertà di scegliere il controllo più adatto al proprio stile.

Il trailer di lancio di Nintendo Switch 2: