Provato Closed Alpha For Honor

Fin dal primo annuncio, avvenuto nel 2015, For Honor era riuscito da subito a catturare l’attenzione dei giocatori, proponendo un gameplay differente da qualsiasi titolo tripla A prodotto negli ultimi anni. La possibilità di far scontrare i guerrieri che hanno caratterizzato e, quindi, separato i diversi periodi della storia dell’uomo, ha incuriosito tutti coloro che hanno assistito alla presentazione del gioco. Quanti di noi, almeno una volta nella vita, non si sono chiesti quali tra vichinghi, samurai e cavalieri fosse il combattente più letale? Questa domanda, grazie a quest’opera, avrà finalmente una risposta. Anche se l’uscita è prevista per il 14 febbraio abbiamo avuto modo di provare For Honor durante l’E3 e il Gamescom. Non contenti, noi di VMAG, non abbiamo potuto mancare il nuovo Alpha Test aperto ieri e disponibile fino al 19 settembre per PC, PS4 e Xbox One. La versione presa in analisi oggi è quella PC, insieme andremo a vedere cosa c’è stato proposto in questa Alpha, analizzando le modalità, la personalizzazione e le performance. Appena avviato il videogame siamo stati catapultati all’interno del tutorial dove ci sono stati spiegati i comandi basilari per combattere, parare e schivare.

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Più nemici ci sono e meglio è.

Nonostante le difficoltà iniziali nel prendere il giusto feeling con le varie combo realizzabili attraverso la concatenazione degli attacchi leggeri e pesanti, e il giusto tempismo nel spostare la guardia verso la direzione da dove proveniva il fendente avversario, siamo riusciti a completare l’addestramento. Arrivati al menù iniziale abbiamo potuto provare 3 diverse modalità affrontabili sia contro altri player, sia contro IA (Intelligenza artificiale): Duel, Browl e Dominion. La prima delle tre ci vede coinvolti in un duello 1vs1 suddiviso in 5 Round. In Browl, invece, il combattimento verrà affrontato da due team formati rispettivamente da 2 giocatori, sempre in un massimo di 5 round. La modalità più ” vasta ” è Dominion, composta da mappe molto grandi con 3 punti da conquistare e difendere. Oltre ad essere presenti due team da 4 giocatori, entreranno in scena anche i bot che faranno parte di entrambi gli schieramenti e serviranno per impadronirsi della zona centrale. Durante tutta la durata degli scontri non abbiamo riscontrato, oltre a qualche bug che sicuramente verrà sistemato prima dell’uscita, nessun calo di FPS.

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Personalizza il tuo guerriero e distinguiti da tutti gli altri.

Quest’ Alpha ha disposizione ben tre mappe differenti su cui fronteggiare i nostri avversari: Citadel Gate, River Fort ed Overwatch. Ogni luogo è un chiaro riferimento ad una delle diverse fazioni presenti, mostrando territori innevati per i vichinghi, castelli ben difesi per i cavalieri ed edifici nobiliari per i samurai. Per le modalità 1vs1 e 2vs2 queste mappe vengono suddivise in zone più piccole che si alternano in ogni round. Se uccidere i vostri avversari con mazzate e fendenti non vi basta potrete sempre decidere di dargli fuoco spingendoli sopra le colonne di fuoco presenti nel campo di battaglia, oppure buttarli di sotto da strapiombi e ponti. Siamo rimasti piacevolmente stupiti dagli scorci che riesce a donare For Honor nonostante la sua natura prettamente multiplayer. Passiamo ora a parlare dei personaggi, protagonisti indiscussi nei campi di battaglia. Oltre ai classici guerrieri mostrati in tutti i video avremo la possibilità di sbloccarne altri tre, rispettivamente uno per ogni schieramento: il Berserker, l’Orochi e il Conqueror.

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Una bella vista non può che aumentare il vigore in combattimento.

Il Berserker fa parte dei vichinghi ed è un veloce e abile guerriero munito di due accette. L’Orochi combatte con i samurai ed è un formidabile assassino, rapido ed imprevedibile. Il Conqueror fa parte dei cavalieri, munito di una grande resistenza e forza si fa l’argo tra i nemici grazie ad una mazza chiodata che infligge ingenti danni. Ogni combattente ha un suo stile e proprio per questo, l’utilizzo di quest’ultimo, verrà classificato facile o difficile. Altro elemento molto importate è la personalizzazione riservata ai guerrieri. Ognuno può caratterizzarsi come vuole modificando la propria armatura o la propria arma adornandola con stemmi, colori e simboli. Quando saliremo di livello ci verrà fornito un nuovo equipaggiamento che potrà essere indossato migliorando le nostre caratteristiche, rendendoci così ancora più letali. Tra scontri frenetici ed esecuzioni spettacolari, i riflessi e il tempismo giocheranno un ruolo fondamentale e se sfruttati appieno permetteranno di tener testa anche a più avversari contemporaneamente. Questo non vuol dire però che buttarsi nella mischia sia la scelta più saggia ed infatti il gioco di squadra risulta essere l’opzione più adatta se si vuole sopravvivere. Purtroppo potendo usufruire solo del comparto multiplayer non possiamo pronunciarci per quanto riguarda la campagna single player che non vediamo l’ora di provare quando il gioco arriverà finalmente nei negozi.

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Con chi ti schiererai?

Tirando le somme, almeno per il momento, la nuova fatica targata Ubisoft riesce a mostrare i denti nonostante quello che stiamo provando sia un Alpha. Tra incredibili paesaggi abbelliti dal fuoco e dal sangue e duelli impegnativi e appaganti, l’opera ha conquistato la nostra attenzione e siamo sicuri che riuscirà ad intrattenerci ancora per molte ore durante questi cinque giorni. Anche se il tutto promette di essere un esperienza solida ed entusiasmante non mancano alcune pecche che, secondo noi, potrebbero essere migliorate. La prima sicuramente riguarda lo spezza guardia che se utilizzato mentre l’avversario sta per sferrare un colpo, questo non ha effetto lasciandoci scoperti ad eventuali danni. Il secondo, non che l’ultimo, si verifica quando si spinge il nemico verso uno strapiombo. Alcune volte è capitato che quest’ultimo nonostante si sia fermato sul bordo di un precipizio, invece di sopravvivere è comunque caduto a picco verso morte certa. In definitiva ciò che abbiamo visto ci è piaciuto moltissimo e non ci rimane che attendere la versione completa per usufruire al massimo di quest’opera.

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