Eccoci tornati con il sesto appuntamento con la nostra rubrica agli eroi di Overwatch. Oggi parliamo di Bastion, altro eroe che nei primi giorni di vita del titolo, insieme a Torbjörn, era uno dei più odiati perché ritenuto troppo forte. Sarà veramente così? Andiamolo a scoprire insieme, ma senza saltare qualche accenno di storia del nostro robot da combattimento.
Questa particolare unità Bastion, impiegata in prima linea al tempo della devastante Crisi degli Omnic, ora è dedita all’esplorazione del mondo, affascinata dalla natura ma anche turbata dalla diffidenza degli umani.
Create inizialmente per mantenere l’ordine pubblico, le unità robotiche Bastion potevano cambiare rapidamente assetto per adattarsi a differenti esigenze tattiche. Tuttavia, durante la Crisi degli Omnic vennero schierate contro i propri creatori umani, arrivando a formare il grosso dell’esercito ribelle. In seguito alla risoluzione della crisi, la quasi totalità delle unità fu distrutta o smantellata. Tutt’oggi, le unità Bastion continuano a essere il simbolo degli orrori del conflitto.
Una particolare unità Bastion, gravemente danneggiata negli scontri finali della guerra, venne abbandonata per oltre un decennio. Rimase in stato dormiente, esposta agli elementi mentre la natura ne prendeva lentamente possesso. Il robot, ricoperto di radici e viticci e ridotto a tana per piccoli animali, rimase inerte, apparentemente ignaro del passare del tempo, finché all’improvviso un giorno si riattivò. Con il protocollo di combattimento disattivato, sviluppò uno spiccato interesse per la natura e le sue creature. L’unità Bastion, incuriosita, decise di esplorare il mondo alla ricerca di un nuovo scopo in un pianeta devastato dalla guerra.
Benché “Bastion” sembri gentile, talvolta persino innocuo, quando percepisce un pericolo il suo protocollo di combattimento si riattiva, sfruttando appieno l’arsenale dell’unità per eliminare qualsiasi cosa consideri una minaccia. Ciò ha portato il robot a sporadici conflitti con i pochi umani che ha incontrato, spingendolo a evitare le zone abitate e a restare nelle regioni più selvagge della Terra.
Cosa permette a Bastion di avere un’alta probabilità di vittoria? I suoi protocolli di riparazione e la capacità di riconfigurare il proprio assetto tra Torretta, Ricognitore e Carro Armato.
ASSETTO RICOGNITORE
In assetto ricognitore Bastion può muoversi liberamente ed è equipaggiato con un mitragliatore che spara raffiche a medio raggio.
ASSETTO TORRETTA
In assetto torretta Bastion è un baluardo immobile protetto da uno scudo frontale ed equipaggiato con una mitragliatrice gatling dalla notevole cadenza di fuoco. Con essa può prendere di mira più bersagli, infliggendo danni devastanti a corta e media distanza.
RICONFIGURAZIONE
Bastion può cambiare assetto a piacimento per adattare la propria configurazione alle mutevoli condizioni del campo di battaglia.
AUTORIPARAZIONE
Bastion è in grado di ripararsi, ma non può muoversi né usare armi fino al termine del processo.
ASSETTO CARRO ARMATO
In assetto carro armato Bastion dispiega i suoi cingoli e un potente cannone a lunga gittata. I proiettili esplosivi del cannone infliggono ingenti danni ad ampio raggio, ma Bastion può mantenere questo assetto solo per un tempo limitato.
Come avete potuto vedere dal video parodia qui sopra, Bastion è un eroe da difesa che se non viene counterato a dovere o si posiziona in punti difficilmente visibili può fare un vero e proprio disastro ai danni del team avversario. Agli inizi infatti Bastion era ritenuto tremendamente facile da usare e molto spesso le Play of the game erano le sue, ma una volta capito come contrastarlo facendo i giusti pick risulterà essere molto meno pericoloso per la squadra (come già predissi nella recensione di Overwatch). Come per Torbjörn, per giocare Bastion bisogna avere una buona conoscenza della mappa e di tutti quei punti che possono risultare essere decisivi per cogliere la squadra nemica di sorpresa. Una volta trovato il punto giusto, basterà piazzarsi in modalità Assetto Torretta e munirsi di un po’ di mira. Il resto viene da sé.
I peggiori nemici di Bastion sono Junkrat, Genji e Tracer, Phara e Reaper. La staticità di Bastion fa sì che eroi con molta mobilità come Tracer o Genji possano aggirarlo e ucciderlo colpendolo nel suo punto debole, proprio dietro la schiena dove subisce circa il triplo dei danni. Genji in particolare è molto efficace perché, anche se non può aggirarlo, grazie alla sua abilità Deviazione, può respingere indietro la scarica di proiettili sparata da Bastion uccidendolo facilmente. Eroi come Phara o Junkrat invece sono ottimo poiché possono sparare da lunga distanza missili o granate che fanno danni ingenti se colpiscono direttamente l’avversario e, come potete immaginare, un Bastion in modalità Assetto Torretta diventa un facile bersaglio. Un po’ meno efficace è Reaper che, seppur possa letteralmente distruggere Bastion con due colpi, deve essere più veloce del robot a colpire altrimenti potrebbe rischiare di morire in men che non si dica. Bastion si trova in difficoltà anche contro i cecchini Hanzo e Widowmaker, visto che possono colpirli indisturbati da una notevole distanza.
Bastion però è un ottimo contro i tank come Reinhardt poiché può facilmente distruggergli lo scudo e costringere la squadra avversaria a ritirarsi finché non si ricarica. Roadhog e Winston se puntati dalla Torretta possono essere letteralmente spazzati via, mentre può essere ottimo contro il muro di Mei o il mech di D.va.
Bastion è autosufficiente dal punto di vista delle cure grazie alla sua abilità Autoriparazione, con cui recupera punti vita ma durante la quale non può sparare. La sua Ultimate invece è molto pericolosa poiché oltre ad avere armatura bonus, Bastion diventa un vero e proprio carro armato mobile sparando missili in grado di uccidere con un solo colpo eroi di attacco o supporti. Risulta essere molto utile nelle modalità di difesa e meno in quelle di conquista del punto.
In conclusione, possiamo dire che Bastion per essere giocato, proprio come Torbjörn, richiede una buona conoscenza delle mappe di gioco e di capire quando nel tema avversario sono presenti troppi counter per giocare in tranquillità.
Non perdetevi le prossime uscite de “Guida agli eroi di Overwatch”.