Recensione South Park: Scontri Di-Retti (Switch)

Abbiamo già parlato di South Park: Scontri Di-Retti qualche mese fa, e proprio da quella base parte la nostra analisi. C’è da considerare che, per motivi meramente grafici, il porting ci è sembrato sin da subito abbastanza semplice da realizzare, tanto che l’annuncio dell’arrivo di Cartman nella vesti de Il Procione su Nintendo Switch non ci ha colti impreparati. Ci siamo subito dedicati al titolo e, tra un peto e un altro, il fedele Novellino è tornato nelle vesti di supereroe per salvare i più deboli: lo scopo, ovviamente, è di accrescere il proprio franchise. Dopo le numerose e intense sessioni sul water in tutta South Park, siamo pronti a dirvi come Scontri Di-Retti rende su Switch.

Partiamo dicendo che, qualora decidiate di comprare South Park: Scontri Di-Retti in digitale, vi servirà probabilmente una microSD, in quanto il titolo peserà ben 17GB. Già le dimensioni non facevano ben sperare, ma abbiamo comunque vissuto la nostra esperienza senza pregiudizi, fiduciosi della bravura di Ubisoft e nella conoscenza della console già vista in Mario + Rabbids. Nonostante ciò, il porting non è impeccabile, anzi mostra qualche crepa già nei lunghi caricamenti, piazzati spesso anche per passare da una stanza all’altra, il che ha reso molto più pesante l’esplorazione, punto forte sin dal primo capitolo.

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La modalità tablet è davvero una gioia per gli occhi, ma non è comunque priva di imprecisioni.

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La modalità tablet, che era quella con più interrogativi, ha invece mostrato i muscoli e si è addirittura esaltata nella resa finale, grazie soprattutto all’ottima combinazione console portatile-stile grafico. Ecco che i dettagli più piccoli, logicamente meno puliti rispetto alle versioni già uscite, sono sembrati meno gravi del previsto, mentre lo spettacolo generale offerto dai supereroi e dalla cittadina ne ha guadagnato: concentrare South Park, Il Novellino e i suoi compagni in uno schermo piccolo è stata una mossa vincente. Fortunatamente, poi, il frame rate è stato quasi sempre stabile, se non in alcune situazioni concitate dove, purtroppo, si è perso qualche fotogramma, ma parliamo comunque di un fastidio poco frequente e non in grado di rovinare l’esperienza di gioco.

South Park: Scontri Di-Retti
Ricordatevi una cosa: il franchise deve crescere!

Se la resa del gioco ci è risultata, almeno nel complesso, soddisfacente, di Nintendo Switch non possiamo dire altrettanto. Prima di tutto il touch screen è stato implementato a metà, in quanto potremo tirare pugni e peti in base al tipo di pressione, ma alcuni comandi immediati, come i selfie, sono rimasti incredibilmente esclusi da questa conta. Se aggiungiamo un paio di crash in cui, purtroppo, ci siamo imbattuti e una batteria la cui percentuale di carica cola a picco, è logico porsi la fatidica domanda: vale la pena dedicarsi a South Park fuori casa? La risposta è si, ma solo per brevi sessioni, magari quando volete completare qualche quest secondaria o scoprire i bizzarri segreti sparsi per la mappa.

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L’impossibilità di ascoltare i dialoghi in pubblico, purtroppo, penalizza la versione portatile più del dovuto.

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Passiamo ora alla modalità TV, che fortunatamente ha reso meglio di quella portatile. Innanzitutto il gioco ci è sembrato nel complesso più stabile, in primo luogo perché i cali di frame, in precedenza sporadici, sono spariti del tutto, e i peti del Novellino, stavolta su uno schermo più grande, hanno avuto un effetto decisamente diverso. Perché, pur risultando divertente da tablet, è sul monitor che South Park: Scontri Di-Retti sfodera tutto il suo potenziale, soprattutto grazie all’egregio doppiaggio italiano che, per ovvi motivi, rende meglio con delle casse audio o almeno quelle integrate nei televisori moderni. Ad ampliare il divario con la versione tablet di Switch, oltre alla qualità audio, è la natura del gioco: il vocabolario di Cartman, tutt’altro che aureo, a massimo volume, magari su un mezzo pubblico, potrebbe infastidire un elevato numero di persone, anche perché gli insulti a razze, religioni e sesso sono all’ordine del giorno.

In conclusione, South Park: Scontri Di-Retti è arrivato su Switch con un leggero ritardo, giustificato però da alcune aggiunte esclusive per la console Nintendo, come la funzione touch per il menù. La qualità del titolo è indiscutibile, al contrario si potrebbe parlare a lungo della resa: da tablet è tutto più bello da vedere, ma la pesantezza del gioco è evidente negli sporadici cali di frame, mentre la versione TV riesce a mostrare tutta la potenza di Cartman e compagni grazie alla totale fluidità del prodotto e dalla libertà di ascolto dei particolari dialoghi. Nel complesso, dunque, possiamo affermare tranquillamente che South Park: Scontri Di-Retti riesce a intrattenere su Switch senza nessun problema, soprattutto grazie all’ottimo lavoro di Ubisoft, ma alcune imprecisioni sono rimaste e, logicamente, faranno storcere il naso a qualcuno.