Recensione Assassin’s Creed Odyssey

Lo scorso autunno parlavamo del grande ritorno di Assassin’s Creed che, dopo qualche titolo che ha fatto storcere il naso ai fan, ha proposto un nuovo capitolo ambientato in Egitto con una serie di aggiunte che hanno piacevolmente sorpreso i giocatori. Visti i feedback positivi ricevuti, era ragionevole pensare che Ubisoft continuasse sulla strada intrapresa con Origins, strizzando l’occhio agli amanti degli RPG. Mentre in passato bastava infiltrarsi, puntare l’obiettivo e ucciderlo, con gli ultimi due capitoli si รจ privilegiato l’inserimento di elementi associabili ai giochi di ruolo: significa dunque che il nostro protagonista non รจ piรน un personaggio standard ma un guerriero che possiamo customizzare come meglio crediamo, scegliendo se prediligere ad esempio tattiche stealth o attaccare a testa bassa, oppure agire dalla distanza con arco e frecce. Odyssey spinge ancora di piรน in questa direzione, dal momento che si puรฒ decidere non solo cosa indossare e quali strategie usare, ma anche influenzare la storia in base a quali opzioni selezioniamo nel corso dei dialoghi: ci troveremo piรน volte a stabilire se qualcuno vive o muore, o se essere generosi o egoisti, aumentando di gran lunga il grado di coinvolgimento nel gioco stesso. Per far sentire il player ancora piรน al centro dell’azione, inoltre, รจ stata inserita la modalitร  esplorazione, in cui non viene detto dove andare e cosa fare ma bisogna indagare e capirlo da soli, come se ci trovassimo improvvisamente catapultati in-game. Cosa ne pensiamo di Assassin’s Creed Odyssey? Leggetevi la nostra recensione per sapere il nostro giudizio.

L’ambientazione รจ l’Antica Grecia, un periodo storico che vedeva la realtร  intrecciarsi con miti e leggende, e proprio questo รจ il punto di partenza. Non c’รจ un unico protagonista e abbiamo la possibilitร  di scegliere fra Alexiosย e Kassandra: noi abbiamo puntato quest’ultima per la nostra avventura, per vedere finalmente un assassino donna al centro della scena, sorvolando sulla parentesi di Evie Frye in Assassin’s Creed Syndicate. Indipendentemente da chi decidiamo di impersonare, la storia non cambia minimamente e saremo dei mercenari spartani in possesso della leggendaria Lancia di Leonida: questo significa che siamo liberi di scegliere gli incarichi, che a volte vanno a favore della nostra terra d’origine, altre invece la danneggiano. In Origins le azioni erano guidate dal desiderio di vendetta mentre ora saremo alla ricerca della veritร  sulla nostra famiglia, che nasconde una serie di segreti, i quali sono, indirettamente, il motore di tutta la storia, consentendoci di girare la Grecia in lungo e in largo in una mappa gigantesca, la piรน grande mai inserita in un Assassin’s Creed.

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Se avete apprezzato il film 300, allora potreste notare un paio di somiglianze tra la pellicola e la cutscene che dร  inizio al gioco.

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Non essendoci ancora nessun credo, fondato “ufficialmente” da Bayek, non ci troveremo invischiati nella classica lotta fra Assassini e Templari, ma il male da estirpare in questo caso รจ la Setta di Cosmos, un’organizzazione segreta i cui interessi ci coinvolgono in maniera personale. Non riveleremo dei particolari sulla trama, ma possiamo dire che, come al solito, i personaggi sono reali e le vicende sono intrecciate a fatti storici effettivamente accaduti: ci troveremo dunque a parlare con Erodoto, Sofocle, Ippocrate e tanti altri, ma fra i citati c’รจ anche Re Leonida, ucciso durante la battaglia delle Termopili: se avete apprezzato il film 300, allora potreste notare un paio di somiglianze tra la pellicola e la cutscene che dร  inizio al gioco. Non solo persone, perchรฉ Assassin’s Creed Odyssey permette di affrontare anche mostri mitologici come Medusa, Minotauro, Ciclope e Sfinge. Inoltre torna ad avere un ruolo centrale anche il collegamento con la Prima Civilizzazione, di cui in Origins se ne parlava solamente durante l’esplorazione delle tombe. Stavolta invece รจ ben piรน citata, dal momento che la stessa Lancia di Leonida รจ uno dei Frutti dell’Eden e, di conseguenza, strettamente legata ai Precursori.

L’interfaccia di gioco differisce poco da Assassin’s Creed Origins.

Il gameplay e le interfacce ricordano molto Assassin’s Creed Origins: mentre ci era voluto un po’ per prendere dimestichezza con le nuove feature del capitolo egiziano, questa volta รจ stato molto piรน naturale prendere confidenza con i tasti e i menu. Le differenze sostanziali sono a livello di environment, dal momento che siamo passati da un paesaggio desertico e pieno di dune ad un ambiente piรน colorato e ricco di vegetazione. Come avevamo annunciato all’inizioย la modalitร  esplorazione,ย facoltativa, consente un gioco piรน realistico, visto che dovremo prestare attenzione a quanto ci viene riferito, fare ipotesi e capire dove andare ed รจ, inoltre, un motivo in piรน per spingere il giocatore ad ascoltare i dialoghi e documentarsi. Nonostante si tratti di una meccanica semplice, dal momento che viene solamente levato il solito segnalino, รจ un’aggiunta molto interessante, soprattutto per chi gioca per la storia. La componente RPG รจ ancora presente e consente di scegliere l’equipaggiamento o potenziarlo, anche se a volte risulta un po’ difficile trovare alcune delle risorse di cui si ha bisogno e quindi un utente pigro potrebbe preferire vendere tutto quel che ha per potersi comprare direttamente un’arma nuova. Sempre ripreso dal gioco di ruolo, c’รจ una varietร  incredibile di missioni secondarie che, seppur non obbligatorie, sono necessarie per guadagnare punti exp e arrivare ad un livello sufficiente per accettare un incarico senza rischiare di essere uccisi con un solo colpo. Giร  dallo scorso capitolo era chiaro che Ubisoft ha deciso di percorrere questa strada e fare in modo che l’utente completasse quest non direttamente legate alle storia principale per prepararsi agli avvenimenti successivi, a differenza dei titoli precedenti, in cui queste attivitร  erano relegate solamente a contorno e fondamentalmente slegate dalla trama.

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Ci troviamo davanti a un prodotto completamente nuovo che offre una storia molto piรน coinvolgente e ricca di colpi di scena.

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Nonostante le tante similitudini con Origins, perรฒ, ci troviamo davanti a un prodotto completamente nuovo che offre una storia molto piรน coinvolgente e ricca di colpi di scena, che in parte potremo condizionare noi stessi: nel corso dei dialoghi, infatti, potremo fare delle scelte che modificheranno la storia. Non siamo in grado di quantificare esattamente la misura in cui influenziamo le vicende future, ma ci siamo resi conto fin dalle prime battute che effettivamente il giocatore ha la possibilitร  di cambiare il corso degli eventi. Una delle scene iniziali ci dร  l’opportunitร  di eliminare o spaventare delle persone: noi abbiamo optato la soluzione non letale e, poco dopo, ci hanno creato dei problemi. In maniera simile ci รจ stata data la scelta di uccidere a sangue freddo uno della Setta o chiedere spiegazioni. La nostra preferenza รจ ricaduta sulla seconda opzione e poi ci siamo trovati invischiati in una serie di missioni per trovare il suo nascondiglio e sistemarlo una volta per tutte. Nel caso ci pentissimo di una decisione, รจ possibile caricare uno dei salvataggi precedenti e selezionare l’altra risposta, consentendoci dunque di cambiare idea nell’immediato e correggere il tiro in maniera tempestiva.

Lโ€™albero delle abilitร  ci permette di decidere su quali skill contare. Con i tasto L2 scegliamo quelle da usare a distanza, con L1 quelle utilizzare nel corpo a corpo.

Dopo ogni punto abilitร  guadagnato ad ogni livello, possiamo accedere all’albero delle skill, diviso in Cacciatore, Guerriero e Assassino, in cui si puรฒ decidere se apprenderne di nuove o migliorare quelle che giร  abbiamo. Per nostra fortuna, scegliere di investire su quella sbagliata non รจ un problema, dal momento che c’รจ l’opportunitร  di azzerare tutto e puntare su quello che piรน ci aggrada o che in quel frangente ci serve: se la missione necessita un approccio avanzato da assassino, teoricamente possiamo migliorare solamente quell’aspetto in maniera momentanea. Alcune delle abilitร  possono essere inglobate senza problemi, come l’efficacia delle nostre mosse, mentre per altre bisogna assegnare una combinazione di tasti, fino a un massimo di otto per quel che riguarda il corpo a corpo, e quattro prendendo in considerazione anche gli attacchi a distanza: attenzione a non abusarne troppo perรฒ, dal momento che viene consumata adrenalina quando ricorriamo a queste mosse. Non siamo solo noi a poterle utilizzare, e spesso puรฒ capitare che anche i nostri nemici possano dare dei calci caricati o recuperare energia.

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Navigando potremo assaltare praticamente chiunque e, una volta indebolito a sufficienza, inizia l’abbordaggio.

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Le battaglie navali tornano, dopo la breve parentesi di Origins, in cui in qualche frangente ci siamo trovati in mare. Questa volta invece รจ piรน azzeccato il paragone con Assassin’s Creed IV: Black Flag, dal momento che ci dovremo spostare da un’isola all’altra dell’arcipelago quando non รจ possibile muoversi via terra. Non si tratta solo di questo perรฒ, visto che durante il tragitto verremo spesso attaccati da navi nemiche, e questo comporta avere un’imbarcazione in grado di resistere a frecce e speronamenti, ma anche capace di offendere quando necessario. Seppur in maniera un po’ semplicistica, la meccanica ricorda molto il capitolo con Edward Kenway protagonista: navigando potremo assaltare praticamente chiunque e, una volta indebolito a sufficienza, inizia l’abbordaggio, in cui dobbiamo eliminare tutto l’equipaggio, guadagnando la salute dell’imbarcazione ripristinata, qualche risorsa utile per i potenziamenti e la possibilitร  di aprire i forzieri presenti. Ci sono piccole differenze con Black Flag, come il poter decidere i luogotenenti, ma nel complesso la meccanica รจ piรน o meno la stessa.

Le battaglie di conquista non sono altro che delle grandi lotte fra due schieramenti, ateniesi e spartani, che vedono in palio il controllo su un determinato territorio. Una volte iniziato lo scontro, bisogna indebolire l’altra fazione uccidendo piรน soldati possibili cercando, quando la situazione lo permette, di mirare agli ufficiali, che in termini di punti valgono di piรน e che proprio per questo sono piรน difficili da affrontare. Non essendoci mai un momento per recuperare l’energia, bisogna sapersi gestire e, quando necessario, si devono fronteggiare i piรน deboli per ridurre al minimo le chance di essere feriti mortalmente. Possiamo scegliere di giocare indifferentemente con l’uno o l’altro schieramento: dopotutto siamo mercenari ed รจ logico andare con chi ci promette qualcosa in cambio. Al di lร  dello scontro vero e proprio, perรฒ, c’รจ dell’altro da fare prima ancora di contendersi il territorio: bisogna indebolire la fazione che in quel momento domina l’area, uccidendo i capi e bruciando le scorte dei difendenti, in modo da poter rendere le forze in gioco piรน equilibrate e scatenare dunque la battaglia di conquista. Vista la mole di guerrieri sul campo, รจ consigliabile scegliere con attenzione quando vale la pena farsi coinvolgere e quando invece conviene mettersi da parte ed evitare di essere massacrati.

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Ci รจ successo di aver reagito in maniera rude quando la nostra scelta era andata su un’opzione piรน garbata e viceversa.

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Nonostante gli aspetti positivi siano tanti, ci sono elementi che ci hanno lasciati un po’ perplessi. Innanzitutto i dialoghi non sono sempre curati, sia dal punto di vista del parlato che da quello visualizzato sullo schermo. Spesso i sottotitoli non sono settati bene a livello di tempi e puรฒ capitare che si accavallino fra loro per qualche frame, risultando fastidiosi all’occhio. Un’altra situazione spiacevole รจ quando l’audio e la parte scritta non coincidono fra loro: a volte la frase viene leggermente cambiata, mantenendo il senso, ma in altre occasioni succede di sentire un nome ma leggerlo diversamente nel sottotitolo. Sempre a proposito dei dialoghi, quando c’รจ possibilitร  di decidere come rispondere, i suggerimenti sono spesso ambigui e non fanno capire esattamente la direzione che prenderร  il discorso: ci รจ successo di aver reagito in maniera rude quando la nostra scelta era andata su un’opzione piรน garbata e viceversa. Non sappiamo perรฒ se รจ una questione di scrittura dei dialoghi, sbagliati in partenza, o di localizzazione italiana, che non era a conoscenza del contesto.ย Si tratta comunque di un problema che non modifica quasi per niente l’esperienza di gioco, anche perchรฉ basta disattivare i sottotitoli e non si nota nulla.

In Origins avevamo i phylakes, un gruppo di guerrieri che ci davano la caccia in tutta la mappa e che eravamo liberi di affrontare o meno. Questa volta invece in base a quello che facciamo, ci verrร  assegnata una taglia: possiamo decidere se pagare per farcela levare o continuare a collezionare azioni che la fanno alzare e che ci fanno diventare un bersaglio appetibile per piรน mercenari. Premesso che il 90% delle missioni ci costringe a fare qualcosa che la fa incrementare, ci troveremo a dover sborsare ingenti somme di denaro per passare inosservati o prepararci ad affrontare tutti coloro che vogliono riscuotere la taglia sulla nostra testa: dov’รจ il problema? Che ci sono tantissimi mercenari e sono del tutto inopportuni, visto che nel corso di quasi ogni missione abbiamo due o tre di loro che si aggiungono alla battaglia quando magari siamo giร  impegnati a fronteggiare un paio di ufficiali o un boss. Se abbiamo l’occasione di combatterli singolarmente non sono una grande minaccia, ma sono incredibilmente problematici quando, da un ipotetico 1 contro 3, ci ritroviamo in un 1 contro 6. Insomma, o si sceglie di essere ricchi, e investire su armi ed equipaggiamenti, o si compra ciรฒ che si vuole, mettendo perรฒ in conto di essere continuamente braccati, talvolta anche con spade velenose o infuocate.

Assassin’s Creed Odyssey รจ il titolo della serie piรน complesso e, probabilmente, anche il piรน riuscito. Non era facile sorprendere come aveva fatto Origins quasi un anno fa, ma รจ successo, prendendo quanto di buono fatto con il capitolo egiziano e inserendo nuovi elementi, fra cui la possibilitร  di prendere decisioni e scegliere se essere spietati e uccidere chiunque, o essere piรน inclini al dialogo e dare seconde chance a chi magari vi ha deluso. Ci sono delle imperfezioni, certamente, ma analizzando il titolo nella sua interezza possiamo affermare con tranquillitร  che la qualitร  รจ elevata. Il prossimo autunno Ubisoft non lancerร  nessun nuovo Assassin’s Creed e si concentrerร  a tempo pieno sul 2020, quando avremo un altro capitolo di una delle serie piรน famose del mondo videoludico. Vi ricordiamo che, nel caso aveste problemi a completarlo, su VMAG abbiamo pubblicato alcuni articoli che possono aiutarvi: guida ai luoghi subacquei, guida ai tesori di Xenia, come trovare Atlantide, come sconfiggere Medusa, Ciclope, Minotauro e Sfinge e guida all’arena.