La rivincita di Urgot si abbatte su League of Legends

Giorni fa, più precisamente in datata 21 marzo, la scena Esport di League of Legends è stata scossa da un accadimento a dir poco sorprendente: il ritorno sul campo di battaglia di Urgot, uno dei campioni meno utilizzati all’interno della scena competitiva internazionale. L’aberrante creatura ha fatto la sua apparizione nel torneo americano in tutto il suo decadente splendore durante l’incontro tra il Team Solo Mid (TSM) e Gravity (GV), rispondendo alla chiamata dell’evocatore Keane, mid laner della seconda squadra citata. Tale decisione ha spiazzato tutti, commentatori compresi che, con un misto di divertimento e stupore, hanno dovuto commentare un match il cui esito non era proprio tra quelli più in dubbio.

esito

Solo il 10% degli spettatori votanti riteneva infatti che il team Gravity fosse in grado di battere i grandi favoriti, nonché amatissimi, TSM. Questa percentuale si deve essere drasticamente abbassata quando Urgot ha fatto la sua apparizione, non tanto per un atto di sfiducia nei confronti delle abilità del prode Keane ma poiché questo campione è caduto in disuso in seguito ad una serie di pesanti nerf (depotenziamenti tramite patch), senza menzionare il fatto che risulta indubbiamente essere uno dei più brutti e datati dal punto di vista estetico.  Il povero Urgot non è comunque scomparso completamente dalla landa degli evocatori, lo stesso Keane non è nuovo a utilizzarlo, ma da tempo immemore la deforme creatura non vedeva la sua martoriata carne venire illuminata dai riflettori di un torneo nazionale. Long story short: risate, stupore e alla fine si è assistito a questo:

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La rivincita degli incompresi.  Dopo un game iniziato non proprio benissimo per  la scuderia Gravity, Urgot non solo ha avuto la meglio nella sua corsia ma si è rivelato essere uno dei motivi principali che hanno permesso alla squadra di battere i TSM. Ciò che è successo in seguito è il delirio: gli appassionati di League of Legends si sono riversati sui social network per celebrare il loro nuovo idolo granchiforme, simbolo di speranza e che tutto può succedere. A metà tra Cenerentola e Il brutto anatroccolo, quella di Urgot è una favola di speranza che il popolo del web ha continuato a raccontare per giorni, tanto da far diventare il nome del campione un “trend” su Twitter.
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A voler essere pignoli, in realtà, il potere della perseveranza e dei sentimenti hanno poco a che fare con la vittoria di Urgot che, sorprendentemente, si è rivelato essere una scelta particolarmente azzeccata contro il campione Zed, suo avversario in corsa. Il fatto che la squadra TSM abbia poi impostato la propria formazione sull’arrecare quasi esclusivamente danno fisico non deve aver di certo aiutato i beniamini americani che, nelle fasi finale della partita , si sonovisti  costretti a soccombere contro un coriaceo e letale granchio. Si potrebbe star qui ore ad analizzare la partita, ma alla fine gli stessi TSM, nella persona di Luca Larsen, jungler della squadra,hanno ammesso di essere stati un pochino presi in contropiede dalla particolare scelta di Keane.  Giusto un pochino. Ma a proposito di Keane, come ha commentato il progamer la sua trionfale impresa ?

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Se mai doveste quindi trovarvi a dubitare delle vostre capacità o del vostro potenziale dinnanzi alle avversità delle vita, ricordatevi dell’eroica storia di Urgot, il nuovo re di League of Legends. Almeno fino a quando qualche altra bizzarria non catturerà le attenzione dell’Internet tutto e condannerà nuovamente il povero granchio a a finire nel dimenticatoio.