Niente latenza su Oculus Rift: provare per credere

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Quello della latenza è certamente uno dei primi aspetti da considerare se parliamo di realtà virtuale. Gli sviluppatori di Oculus Rift lo sanno bene, ed è proprio intorno a questo meccanismo informatico che stanno lavorando per raggiungere il pieno compimento di un’esperienza immersiva continua ed estremamente realistica. Se vi state chiedendo di cosa si tratta, la latenza di un sistema è data dall’intervallo di tempo che intercorre tra il momento in cui arriva un input al sistema e il momento in cui è viene elaborato il suo output, e questo viene quindi trasmesso all’utente: in altre parole, la latenza non è altro che una misura della velocità di risposta di un sistema. Le conseguenze dirette di questo fenomeno nel gaming sono immediatamente evidenti, avendo a che fare sul modo in cui il giocatore percepisce l’intera esperienza di gioco e con il sistema di azione e reazione.

In una recente intervista per Gamespot, Palmer Luckey, Fondatore di Oculus VR, ha affermato che la compagnia risolverà il problema della latenza in tempo per il lancio del dispositivo, previsto per il prossimo anno. Il tasso di asincronia dell’hardware sarà quindi al di là del livello di percezione umana, promettendo agli utenti un’immersività totale.

“Con il lavoro fatto fino ad oggi pensiamo di aver sostanzialmente risolto il problema della latenza, e per il lancio saremo in grado di ottenere la soluzione completa del problema. Il ritardo sarà quindi praticamente impercettibile all’occhio umano.”

Se il dispositivo promette grandi passi in avanti per la percezione realistica del giocatore, le questioni tecniche legate al rallentamento grafico devono però essere analizzate e affrontate anche dagli sviluppatori di software, ovvero dei titoli che gireranno su Oculus.

“Gli sviluppatori software dovranno migliorare le prestazioni dei propri motori grafici, focalizzandosi anche sul buffering e sulla sincronizzazione. Dovranno capire come i motori possano gestire gli aspetti legati al rendering, e se dovranno fare affidamento su standard di 60, 90 o 120 fotogrammi al secondo.”

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Con il lavoro affrontato dal team per risolvere i problemi tecnici che ancora oggi spezzano il flusso immersivo e allontanano il giocatore dall’illusione di realtà offerta dal mondo di gioco,  l’avvento della realtà virtuale sembra davvero prossimo, e il vero consolidamento del successo sarà determinato dall’immediatezza dell’esperienza.