La serie TV con un protagonista con circa 700 storie da raccontare, uno dei programmi considerati parte integrante della cultura britannica, atterra sulla piattaforma Oculus Rift. E’ Doctor Who, il Signore del Tempo (Time Lord). Con circa 33 anni di programmazione continuativa, Doctor Who è entrato nel Guinness World Record per essere la serie fantascientifica più seguita sul suolo inglese e ora può anche vantare la sua presenza tra l’élite del videogame.
La possibilità di interpretare Doctor Who è davvero eccitante: il viaggio nel tempo è da sempre uno dei sogni nel cassetto di ognuno di noi. Film come Ritorno al Futuro e la stessa serie britannica hanno contribuito ad alimentare la nostra fantasia di poter, un giorno, viaggiare attraverso le dimensioni spaziali e attraverso spaccature temporali.
Time And Relative Dimension In Space
Pictonic Studio, game company indipendente americana che si occupa di film e videogiochi, ha scelto la serie di Doctor Who per sperimentare il primo dev kit di Oculus Rift in loro possesso. Insieme ai Raze Hydra, partiremo, come succedeva nella serie, per un viaggio temporale la cui destinazione va scelta una volta interagito con il TARDIS, acronimo di Time And Relative Dimension In Space, mezzo di trasporto del Doctor Who che ha la forma di una classica cabina telefonica londinese non di colore rosso questa volta, ma blu, con le porte di una stazione di polizia. All’interno del TARDIS avremo a disposizione gli interi comandi e sarà davvero difficile riuscire a decidere quale destinazione scegliere e non sappiamo nemmeno se la versione finale del titolo seguirà gli episodi della serie o ci lascerà libertà di esplorazione.
Dal video pubblicato dalla casa di sviluppo, che ritrovare in calce all’articolo, notiamo subito la qualità dei dettagli scelti per teaser. Dai commenti al video, salta subito all’occhio l’interesse e la passione che ancora oggi coinvolge i fan di Doctor Who e lo stesso Pictonic Studio ha chiesto un aiuto qualora riuscisse a lanciare una campagna kickstarter per continuare la produzione del titolo, che ad oggi non ha ancora un nome definitivo.
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