Robots for Humanity: Quando il robot è amico dell’uomo

L’utilizzo della tecnologia robotica in ambito medico rientra sicuramente tra le applicazioni più nobili che se ne possano fare e oggi la società Robots for Humanity ce ne dà piena dimostrazione attraverso la presentazione della propria storia.

Robots-for-HumanityQuando Henry Evans, un uomo come tutti gli altri, venne colpito nel 2003 da una terribile forma di ictus, diventando tetraplegico, la sua vita cambiò radicalmente: costretto a rimanere bloccato dentro casa su un letto, non aveva nemmeno la possibilità di uscire per fare una passeggiata.
Questo fino a quando Henry non ha deciso di cercare di tornare a vivere una vita più serena, iniziando a utilizzare un braccio robotico che lo ha aiutato a svolgere quelle azioni che per noi possono risultare banali, come per esempio aprire un cassetto. Incoraggiato dai risultati ottenuti egli ha deciso di continuare le sue ricerche fondando la società benefica Robots for Humanity che, grazie a tecnologie all’avanguardia, sta cercando nuovi modi di aiutare le persone disabili. Uno dei suoi ultimi progetti riguarda un drone quadricottero munito di videocamera, che può essere controllato attraverso il browser del proprio PC, e che è in grado di restituire alle persone paralizzate quella sensazione di libertà ormai perduta da tempo. All’interno del progetto è stata presa in considerazione anche la tecnologia di Oculus Rift, che potrebbe essere utilizzata per controllare il drone con il solo movimento della testa donando all’utente la sensazione di muoversi realmente in prima persona: potete averne una dimostrazione all’interno del video qua sotto che, oltre a spiegare nel dettaglio la storia di questa società, vi permetterà anche di scoprire le tecnologie da loro utilizzate.