Poche ore fa è scaduto l’embargo su quello che probabilmente sarà uno dei giochi chiave del 2014, il promettente Alien: Isolation. I pochi che non hanno mai sentito parlare di questo titolo non sapranno che a dispetto di tutte le altre produzioni videoludiche sul noto brand sci-fi, questo Alien: Isolation cerca di ricalcare fedelmente le atmosfere e l’angoscia del primo mitico Alien di Ridley Scott.
In questo titolo infatti il videogiocatore interpreterà Amanda, la figlia di Ellen Ripley, che indirizzata dalla Wayland Yutani parte alla ricerca della madre scomparsa. I 20 minuti di anteprima mostrata a porte chiuse hanno scombussolato le menti dei giocatori a tal punto da far ben sperare che questo Isolation sarà il tie-in su Alien che tutti hanno sempre aspettato.
Corridoi bui e claustrofobici, sangue ovunque, rumori sospetti e movimenti notati di sfuggita con la coda dell’occhio sono le tre caratteristiche fondamentali che hanno fatto di Alien il primo vero grande horror-thriller sci-fi, guardando il trailer di Alien: Isolation non si può far a meno di notare che tutti questi elementi sono ripresi in modo esemplare e resi ancor più angoscianti dal senso di urgenza generato dall’immedesimazione con il nostro avatar, Amanda, una donna armata, ma fondamentalmente indifesa di fronte ad una minaccia così brutale.
Isolation è un videogioco in prima persona, ma non è uno shooter, richiede al giocatore di adottare una tattica basata sull’esplorazione ragionata, ma non è un adventure, impone la ricerca di nascondigli, ma non è uno stealth. Sarebbe errato definirlo anche survival horror perchè la protagonista si fionda volontariamente in questa avventura e non ci si trova proiettata suo malgrado (come invece dovrebbe accadere nei giochi di questo genere).
Alien: Isolation è di fatto il primo videogame basato (veramente) su Alien, niente di più niente di meno.
Da sempre abbiamo parlato del legame naturale tra Oculus Rift e horror, dedicando diversi pezzi all’enorme quantità di giochi di questo genere che sono stati sviluppati in questi due anni, e ora che l’horror definitivo è in arrivo su PC non posso far altro che immaginare con trepidante attesa il momento in cui indosserò il mio visore Oculus ed esplorerò la stazione spaziale su cui è dispersa la mia amata madre.
Grazie Creative Assembly, avete realizzato il sogno di tantissimi videogiocatori.
Ora guardate questo video e ditemi che non ho ragione!
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