È a dir poco incredibile il fatto che Oculus Rift sia stato presente a un festival dedicato al mondo del Cinema. Avete letto bene, è proprio così: nel corso dell’importante Sundance Film Festival, che sta avendo luogo in questi giorni a Park City, il visore di Palmer Luckey è stato nuovamente messo sul banco di prova per testare la sua efficacia nell’ambito della narrativa. È stata infatti concessa ai visitatori l’opportunità di visionare alcuni dei cortometraggi in gara attraverso l’applicazione Oculus Cinema, che proietta lo spettatore all’interno di un teatro virtuale. Oltre alla visione di cortometraggi, gli utenti hanno potuto provare altre interessanti esperienze interattive, come per esempio quelle chiamata Clouds: uscito originariamente per Kinect, questo documentario interattivo è stato riadattato per essere fruito attraverso la realtà virtuale attraverso l’inserimento di alcune simpatiche caratteristiche.
Tra queste vediamo per esempio la possibilità di leggere le informazioni della persona intervistata semplicemente abbassando lo sguardo e quella di poter scegliere il proprio percorso narrativo rivolgendo gli occhi verso la direzione desiderata. Tuttavia, a guadagnarsi il ruolo di protagonista è stata un’esaltante esperienza musicale che basava la sua magia sulla fusione dei sensi dell’udito e della vista. Il tutto è avvenuto sulle note di Sound and Vision di David Bowie, che è stata reinterpretata dall’artista statunitense Beck in un concerto che è poi stato adattato per Oculus Rift. Attraverso quest’ultimo è possibile assistere alla performance musicale da tre differenti punti di vista, ognuno dei quali differisce dall’altro per una diversa percezione delle onde sonore, che continuerà a modificarsi se si proverà a ruotare la testa. Per lasciarvene fare un’idea più precisa vi lasciamo con il video che trovate qui di seguito: il risultato è davvero emozionante e stupefacente!
[youtube id=”QnOmrDzRrGQ” width=”600″ height=”350″]