Nessuno può negarlo: la guest star della GDC 2014 è stata la realtà virtuale,che si è presentata sul red carpet con due freschi accompagnatori di tutto rispetto, vale a dire il Project Morpheus di Sony e il DK2 di Oculus Rift. Pur riconoscendo l’entusiasmo per la novità di Sony, è chiaro che la nostra attenzione è stata catturata principalmente dal nuovo modello di punta di Palmer Luckey & Co., il quale durante la sua presentazione ha elogiato tutti i miglioramenti apportati al suo gioiellino. E da quello che si legge in rete sembra proprio che tali miglioramenti siano veritieri. Difatti, i ragazzi della redazione di pcgamer.com hanno avuto la fortuna di partecipare alla conferenza, dove hanno potuto provare in anteprima assoluta il nuovo dev kit del nostro benamato visore.
Di tale prova hanno poi rilasciato ovviamente testimonianza scritta sul proprio sito. In essa viene messo in evidenza l’aspetto più rilevante del neonato dispositivo, ossia la riduzione del motion blur e il conseguente innalzamento della qualità visiva durante i frequenti movimenti della testa quando si indossa il caschetto e si comincia a giocare. Tale caratteristica, fondamentale per la definizione dell’immagini durante l’esperienza di gioco nella realtà virtuale, è stata verificata attraverso due demo. La prima demo era già stata vista lo scorso gennaio al CES ed è in pieno stile fantasy: nonostante l’interattività piuttosto limitata, vista l’esclusiva necessità di uccidere qualche orco con il fuoco, è stato possibile ammirare con essa le enormi potenzialità del DK2 in termini di positional tracking. L’altra demo testata da pcgamer.com è stata una sorta di fighting game ambientato in un salotto, in cui si sono scontrati con altri giornalisti a suon di spade e lanciafiamme. Grazie a quest’ultima demo è stato possibile per i fortunati utenti notare quanto tutti gli oggetti presenti nella realtà virtuale fossero completamente identici a quelli della vera realtà circostante, capaci quindi di garantire un’immersione totale nell’esperienza di gioco supportata dall’alta definizione offerta dal DK2.
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