Da quando Oculus Rift ha fatto la sua prima apparizione, non abbiamo fatto altro che parlare di realtà virtuale e della sua verosimiglianza con la realtà che noi tutti conosciamo e viviamo. Ma che realtà sarebbe senza cibo? Si sa, noi creature viventi abbiamo bisogno di alimentarci per sopravvivere, necessità questa che ancora non è stata riprodotta nella realtà virtuale, dove appunto non si muore di fame. Tuttavia, visto che non siamo ancora stati in grado di portare il cibo nel mondo VR, c’è chi ha pensato bene di portare il mondo VR nel cibo. E chi altri se non la famosissima catena di ristorazione statunitense Chuck E. Cheese’s? Nessun’altro sarebbe stato in grado di pensare una cosa del genere. Lo so, vi state chiedendo il perché di questa mia affermazione. Ve lo spiego subito. Chuck E. Cheese’s è stata fondata nel lontano 1977 niente di meno che da Nolan Bushnell in persona. Sì, esatto, si tratta proprio di quel Nolan Bushnell lì, creatore di PONG e fondatore di Atari. Non c’è da meravigliarsi allora se proprio Chuck E. Cheese’s ha deciso di fornire il proprio sostegno al mondo VR in generale e a Oculus Rift nello specifico.
Non a caso, dopo aver intrattenuto per decenni i suoi ospiti con videogiochi arcade sparsi per i suoi locali, Chuck E. Cheese’s ha aperto le porte al nostro benamato visore e lo ha fatto principalmente per i più piccoli. Difatti, come potete vedere nel video che vi riproponiamo qui di seguito, il ristorante fra i più noti del pianeta ha implementato Oculus Rift al suo già amatissimo Ticket Blaster. Quest’ultimo è una sorta di cabina in cui i bimbi si possono divertire a raccogliere pezzetti di carta virtuali, limitandosi a indossare il visore e a muovere la testa. Un’esperienza di gioco semplice e immersiva, accentuata dalla presenza dei veri foglietti di carta che continuano a svolazzare all’interno della cabina, proprio come quando il gioco non prevedeva l’uso di Oculus Rift. E a giudicare dalle reazioni di chi ha potuto provarlo, Chuck E. Cheese’s ha fatto davvero centro. E per noi che siamo cresciuti a “pane e videogiochi” non c’è nulla di più emozionante!
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