Guillermo del Toro crede nella VR

Guillermo del Toro, regista di classici come Il labirinto del fauno, è sicuramente un personaggio che ha molto da dire. Da sempre all’avanguardia nella creazione di mondi artificiali, anche il suo parere sulla VR è interessante da ascoltare. In una recente intervista con Fortune.com, Guillermo del Toro dichiara che secondo lui sarà la prossima generazione di consumatori a vedere svilupparsi e diffondersi la VR.

Ecco le sue parole: “La soglia d’attenzione e la capacità di concentrarsi cambia con ogni generazione. Siamo molto più facilmente distratti che i nostri genitori, e i nostri figli lo saranno molto più di noi. Una delle cose che si può fare in un mondo immersivo è creare un sandbox abbastanza ampio come in un videogioco; si può guidare la narrazione tramite l’azione, tramite gli ostacoli, tramite tutto ciò che ti spinge in una certa direzione. Si può imparare molto dai videogiochi esplorando il format di un’esperienza VR più lunga”.

Come molti, quindi, anche Del Toro vede il gaming tra i principali campi d’applicazione della VR. Il regista, del resto, ha lavorato ad alcune applicazioni VR per le sue opere, tra cui un’esperienza Samsung Gear VR per The Strain e un’altra per Oculus Rift dedicata a Pacific Rim, Jaeger Pilot. A tal proposito ha dichiarato: “La VR vi dà l’opportunità di creare una breve narrazione immersiva, che permette di entrare a far parte di quel mondo”.

Successivamente Del Toro è passato a descrivere qual la sua esperienza personale con la VR: “La cosa che mi piace di più della VR, onestamente, è la possibilità di guardarsi intorno. È un po’ come nei videogiochi, quando si ha a disposizione un open world sandbox, dove si può semplicemente stare in un posto e indugiare… aspettando che succeda qualcosa, o magari neanche. È una delle ragioni per cui Shadow of the Colossus rimane uno dei miei videogiochi preferiti di tutti i tempi. È anche un po’ come nella Haunted Mansion di Disneyland. La cosa che amo di più quell’attrazione è aspettare nella galleria tra gli ascensori, quando sono da solo con i ritratti. È davvero inquietante.”

L’interesse di Guillermo del Toro è senza dubbio significativo. Chissà se altri registi seguiranno il suo esempio e si dedicheranno alla realtà virtuale. Sicuramente, le sue parole sono una conferma del potenziale di questo medium, e potrebbero indurre altri artisti a sperimentare al suo interno.