Coelacanthe: le avventure acquatiche di Oculus Rift

L’era dei documentari cosรฌ come li conosciamo potrebbe essere finita. La realtร  virtuale, infatti, ci permette non solo di vedere con i nostri occhi la natura, ma anche di sperimentarla in prima persona sulla nostra pelle. L’idea di sfidare i confini del tempo e dello spazio, per raggiungere virtualmente qualsiasi luogo, รจ fantascientifica, ma piรน che mai attuale grazie a dispositivi come Oculus Rift. Ora, una nuova applicazione gratuita arrivata su Oculus VR Share ci permetterร  di fare conoscenza con un personaggio d’eccezione: il celacanto.

Si tratta di un pesce che tutti credevano estinto da 70 milioni di anni ma che, in barba a tutti, era ancora vivo e vegeto nelle profonditร  marine. (Ri)scoperto nel 1938, รจ una forma di vita scientificamente molto significativa, in quanto considerato anello mancante della catena evolutiva. Questo non vuol dire che vi basterร  andare nel torrente piรน vicino per scovare questo pesce: puรฒ essere infatti osservato molto in profonditร , e le sue abitudini sono comunque ancora molto poco conosciute.

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Tutto questo puรฒ cambiare con la realtร  virtuale: Coelacanthe, cosรฌ si chiama l’applicazione, รจ basato infatti su 40 giorni di immersioni effettuate nel 2013, dove si cercava e si osservava proprio il celacanto; un progetto di ricerca capitanato dal noto subacqueo e naturalista Laurent Ballesta. Tutto ciรฒ รจ stato ricostruito in realtร  virtuale dalla compagnia Suboceana, di modo che vi basterร  indossare il visore per entrare a far parte anche voi della spedizione e sperimentare qualcosa che difficilmente potrebbe capitarvi nella vita. La possibilitร  di vedere il celacanto รจ emozionante: conosciuto dai locali come Gombessa, questo pesce รจ lungo due metri ed รจ dotato di un primitivo polmone, che lo rende testimonianza vivente della transizione della vita dal mare alla terraferma.

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L’applicazione รจ piuttosto spartana dal punto di vista grafico: le profonditร  oceaniche sono rese in maniera piuttosto spoglia, e hanno poco del fascino della controparte reale. Il senso delle proporzioni รจ comunque ben reso, soprattutto per quanto riguarda il modello del pesce. Sarebbe stato carino, inoltre, avere la possibilitร  di manovrare liberamente una batisfera, per esempio, ma l’esperienza รจ al contrario piuttosto statica. Come succede per molte applicazioni per Oculus Rift, si tratta senza dubbio di un’idea interessante, che merita di essere esplorata a fondo (รจ il caso di dirlo) e realizzata con valori di produzione piรน alti. Il potenziale per la divulgazione scientifica rimane comunque sempre altissimo. Potete scaricare anche voi Coelacanthe a questo indirizzo, in versione DK1 e DK2.