Dead & Buried: duelli western all’ultimo sangue per VR

Immaginate. Siete al centro di una città fantasma del vecchio west, l’aria è secca e il vento alza dal terreno arido una polvere giallastra. Oltre questo, il silenzio. Di fronte a voi c’è un edificio vecchio e un pò diroccato, coi vetri rotti e qualche asse di legno mancante. In cima ad esso, esposto quasi orgogliosamente, un cartello con su scritto Saloon. Vi avvicinate alle due ante pieghevoli che occupano l’ingresso, le scostate, facendole cigolare un pò, ed entrate: di fronte a voi ci sono tavoli rovesciati, bottiglie e vetri rotti, e la poca luce che riesce ad entrare traccia la sua scia attraverso il pulviscolo che permea l’aria. Siete di nuovo lì, nello stesso posto, alla stessa ora. E conoscete a memoria la storia di ogni foro nelle pareti, di ogni tenda bruciata, di ogni sedia rotta… Quanto tempo è passato dalla prima volta? Questo, invece, non lo ricordate. E’ qui che siete morti, tante volte in realtà: sono innumerevoli gli ultimi respiri che avete esalato. Un globo di luce azzurra fa capolino, svolazza intorno a voi e prende la forma di quel vecchio fantasma che vi ha accolto nel suo locale infinite volte. Dietro al bancone ci sono due individui che siedono, in silenzio, col capo chino e dal lato opposto c’è il vostro compagno che vi ha tenuto il posto e vi saluta buttando giù un bicchiere di scotch. Lo raggiungete, fate il solito brindisi ed estraete le pistole. Quando i rintocchi saranno dodici, l’eterno ciclo di vita e morte continuerà: la campana canterà nuovamente per le vostre anime. Che dite, siamo riusciti a creare il giusto mood? Ce lo auguriamo, perchè Dead & Buried è un gioco, su cui sta lavorando Oculus Studios, che tratta proprio di adrenalinici duelli multiplayer online fra pistoleri del Far West. Al GDC 2016, il team di sviluppo ha permesso ai visitatori di cimentarsi in un caldo mezzogiorno di fuoco a squadre due contro due. Il titolo sarà disponibile su Oculus Rift e sfrutterà la versatilità dell’Oculus Touch per simulare nella maniera più verosimile possibile l’atto di tenere in mano una pistola. Il gioco è piuttosto semplice: la squadra che totalizza più punti, uccidendo i nemici, vince la partita. 

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Delle carte sul tavolo ci permetteranno di capire come funzionano i comandi e saremo subito pronti per il nostro furioso duello!

Alcune meccaniche del gioco risultano particolarmente interessanti: oltre alla cosa più ovvia, cioè puntare e sparare liberamente, potremo eseguire azioni quali estrarre e rinfoderare il ferro dalla cintura, così da poter ospitare nella mano altri oggetti; quando avremo finito i proiettili, il tamburo della pistola uscirà fuori e, con un movimento laterale, lo faremo rientrare e ricaricheremo l’arma. Dopo qualche istante, utile per familiarizzare coi comandi, il suono della campana aprirà le danze e verremo teletrasportati in un punto a caso dell’arena e gli oggetti che ci circondano fungeranno da copertura per rimanere fuori dalla portata di tiro dei nemici. Se devo essere io a farvi notare l’importanza di questo elemento, allora credo che vi useremo presto come scolapasta. Fondamentale sarà valutare bene quando uscire allo scoperto per attaccare i nemici e quando invece rimanersene al sicuro dietro il nostro riparo, ma non crediate di potervene stare comodi a poltrire: per sfruttare al meglio le coperture, potremmo essere costretti ad abbassarci o metterci sulle ginocchia, proprio come se stessimo davvero duellando, tenendo bene a mente però che le cose non sono così semplici: i nemici sono due potrebbe non essere così facile tenere d’occhio contemporaneamente i nostri sfidanti. Nel caso dovessimo subire danni, lo schermo inizierà a tingersi di rosso sangue e se venissimo uccisi, il gioco, dopo aver assegnato un punto ai nostri avversari, ci teletrasporterà nuovamente in un punto a caso per proseguire con la sparatoria. Ogni volta ci verrà fornita un’arma diversa che può essere, ad esempio, un lanciagranate, un candelotto di dinamite o un fucile a canne mozze, ma alla cintura avremo sempre a disposizione le nostre fedeli revolver. Il gioco di squadra sarà essenziale, poichè non sempre il riparo che la sorte ha deciso per noi ci metterà in una situazione di vantaggio rispetto al nemico. Il nostro compagno, al contrario, potrebbe trovarsi in una zona dove ha molta più facilità di noi a colpire il bersaglio. La comunicazione avviene grazie alla chat vocale built-in dell’Oculus Rift, quindi non è il caso di essere timidi, non esitate a chiedere al vostro compagno di eliminare quel figlio di una serpe che vi sta prendendo di mira al sicuro dietro il suo bancone. Il mondo della realtà virtuale sta vedendo nascere così tanti titoli interessanti che è davvero difficile pazientare senza che un viscerale hype ci consumi gli organi: purtroppo, ci tocca ancora aspettare, ma il momento di poterci divertire tutti insieme a spararci addosso con un visore per la realtà virtuale arriverà presto anche per noi… E sarà un mezzogiorno di fuoco!