Facebook annuncia il Surround 360

Il mondo dell’intrattenimento deve tantissimo al cinema. Prima ancora che il videogioco fosse anche solo contemplato vi furono persone che si domandavano quanto sarebbe stato bello interagire con tutte quelle immagini che vedeva sullo schermo, o anche solo poter vivere la propria avventura preferita, fosse essa un film o un racconto scritto. E’ a partire da questa spinta creativa che è nato il videogioco e ha posto le basi per un’industria che oggi tira avanti il mondo. Se non ci fosse stato il modo di creare immagini capaci di compiere movimenti e azioni, il videogioco non sarebbe mai esistito probabilmente. Allo stesso modo quest’ultimo, unendo le forze col suo precursore, ha inseguito il sogno di fare lo step successivo, ovvero concretizzare l’idea della realtà virtuale. Se prima volevamo solo interagire anche solo indirettamente, adesso è arrivato quel momento in cui vogliamo poterlo fare nella maniera più diretta possibile, tecnologia permettendo, e questo desiderio si sta finalmente realizzando. Mentre il videogioco ha conosciuto evoluzioni tecniche decisamente sorprendenti, il cinema, in questi ultimi anni, ha invece un pò ristagnato. Certo, gli effetti speciali ormai permettono di fare cose davvero incredibili, a volte neanche realizziamo cosa sia reale e cosa no mentre guardiamo un film. Per il videogioco, che ha già regalato lo sviluppo degli effetti speciali e ha raggiunto la realtà virtuale, è arrivato il momento di tendere nuovamente la mano in aiuto del suo vecchio maestro. Durante il Facebook F8, una conferenza dedicata agli sviluppatori che creano prodotti dedicati al web, è stato mostrato il Surround 360, una videocamera 3D-360 pensata per il mercato professionale. Dalle apparenze simili a quelle di qualche drone volante fantascientifico, il Surround 360 è un apparecchio tecnologicamente molto avanzato, fornito di 17 videocamere disposte circolarmente e conservate in speciali contenitori che hanno la funzione di prevenire i danni da surriscaldamento.

facebook-surround-360-17-lenses
In questa immagine possiamo osservare il Surround 360 scoperchiato e visto dall’alto. Quella che vediamo al centro è una delle due telecamera fisheye poste verticalmente.

Le diverse immagini che ciascun obiettivo riprenderà, verranno quindi cucite insieme dal software realizzato da Facebook et voilà, eccovi una meravigliosa ripresa a 360 gradi! La società fondata da Zuckerberg ha deciso di non prendersi l’incarico di produrre massivamente questo dispositivo, ma ha invece optato per diffondere online gratuitamente il blueprint ed il software così che chiunque possa usufruirne e verranno resi disponibili su GitHub questa estate, come spiegato sul loro blog. L’obiettivo è quello di incentivare lo sviluppo e l’evoluzione di tecnologie dedicate all’industria video: essendo questi progetti open-source, qualsiasi sviluppatore potrà benissimo decidere di studiarselo e capire come renderlo più efficiente, compatto, pratico e magari buttare giù i disegni per la produzione della propria videocamera a 360 gradi. Il costo di realizzazione del Surround 360 si aggira intorno ai $30,000, cifra assolutamente non indifferente, ma è giusto ricordare che questo non è il primo tentativo di muovere il mondo delle riprese video verso la realtà virtuale: abbiamo infatti già avuto altri esempi, come l’Ozo della Nokia, che costa circa $60,000, e la Odyssey della GoPro, dal valore di $15,000. Se vogliamo scendere più nel dettaglio, il Surround 360 vanta videocamere con una risoluzione di 2048×2048, fornite di connessione USB 3.0 e che toccano i 60 FPS massimi. Gli obiettivi disposti orizzontalmente sono grandangolari, con una lunghezza focale di 7 millimetri, un’apertura fissa di F2,4 ed un campo visivo di 77 gradi, mentre quelli posti verticalmente, sopra e sotto la scocca in alluminio che protegge il tutto, sono invece fisheye con lunghezza focale di 2,7 millimetri, un campo visivo di 185 gradi e un’apertura regolabile da F1,8 fino a F16. Questo rappresenta sicuramente uno dei tanti sforzi che Facebook sta compiendo per fertilizzare per bene il mercato che da qui a poco diventerà un vero e proprio motore economico straordinariamente potente, che permetterà al mondo dell’intrattenimento di evolversi in una maniera che non ha precedenti nella storia.