ARHT porterà i suoi HumaGram nella VR

Ormai, da tempo, abbiamo acquisito una certa conoscenza e famigliarità con gli ologrammi e non vediamo l’ora di giocare e interagire con loro attraverso la mixed reality; ma per quanto riguarda gli HumaGram invece? Il termine appena citato, è stato coniato dalla Augmented Reality Holographic Technology (ARTH) Media e si riferisce ai suoi ologrammi umani interattivi, i quali possono essere proiettati su un palco o su un manifesto pubblicitario, riproducendo in modo fedele il soggetto preso in considerazione. Potete vedere Larry King, conduttore radiofonico e televisivo, introdurre le potenzialità del progetto nel video di seguito, ma gli HumaGram sono stati anche mostrati dal vivo difronte a una platea. A prima vista il tutto può risultare poco impressivo, poiché si tratta soltanto di portare in vita una rielaborazione digitale di una persona e proiettarla su uno schermo; infatti, la cosa veramente interessante è l’annuncio della futura unione tra questa tecnologia e la realtà virtuale, che avverrà verso la fine di quest’anno.

Secondo una dichiarazione recentemente fatta, questo mese, presso l’Hong Kong Science and Technology Park, è avvenuto il primo evento live, che ha dimostrato la concreta applicazione degli HumaGram e della loro interazione con il pubblico. Protagonista dell’evento è stato King stesso, che ha stupito la platea apparendo sul palco, quando in realtà si trovava a Los Angeles. Verso la fine di quest’anno, ARHT trasmetterà quello che definisce “l’evento mondiale più grande dedicato all’Augmented e alla Virtual Reality”, a cui prenderà parte Tony Robbins, famoso motivational speaker; quest’ultimo terrà una sorta di conferenza, in più posti diversi ma nello stesso momento, grazie alla tecnologia HumaGram, che lo proietterà nelle varie sedi. Tutti coloro che non possono partecipare fisicamente alla conferenza, potranno usare la VR e quindi visualizzare in diretta la presentazione di Tony Robbins. Non è ancora chiaro come l’immagine verrà riproposta sui visori, ma molto probabilmente ci troveremo di fronte a una soluzione simile a quella dello schermo trasparente, come potete vedere qui; se invece ARHT, con gli HMD, ci consegnerà un’esperienza tecnologica che includa l’interattività e magari anche il 3D, allora potremmo dire di star facendo davvero dei passi in avanti. Se volete saperne di più sul mondo della realtà virtuale vi invitiamo a continuare a seguirci qui su VR Gamer.