Tvori: i giocattoli prendono vita!

La creatività torna a fare da padrona nel campo sperimentale della realtà virtuale, d’altra parte, è il requisito più importante per essere un buon pioniere in qualsiasi campo. Dopo aver sentito parlare a lungo di Tilt Brush e Fantastic Contraption, due titoli che dimostrano in modo eccelso quanto potere abbia la VR, fa il suo ingresso, in maniera timida e poco teatrale, Tvori. Il progetto è stato realizzato dal duo russo Dmitry Kurilchenko e Viktor Komarovskih, e il nome significa creare in slavo. Tvori nasce con l’idea che ogni membro all’interno di un team di lavoro possa comunicare in tempo reale e in modo efficiente qualsiasi concetto 3D complesso in modo collaborativo, creativo e diretto con tutti i suoi compagni, indipendentemente dalla posizione di ciascuno sul globo. Il software permette infatti di realizzare animazioni e sketch in maniera intuitiva, ma agli occhi di qualsiasi persona, questa esperienza VR assomiglia palesemente al sogno di qualsiasi bambino: un modo per animare i propri giocattoli e vivere qualsiasi tipo di avventura. Grazie ad una telecamera virtuale, provvista di tutti gli strumenti fondamentali di video editing, è possibile persino scegliere da quale prospettiva ammirare la scena a riprenderla per poi condividerla con gli altri.

Come facciamo a realizzare un’animazione? Semplice: basta accendere la telecamera, evocare il bambino che è in noi, afferrare la macchinina e muoverla sul tavolo facendo brum brum! Mi raccomando, il brum brum è importante. Una volta ripresa la scena, è possibile rieseguirla in qualsiasi momento e quante volte lo desideriamo. Per prendere note o semplicemente creare un ordine mentale di ogni azione che si svolgerà, saranno utilissimi disegnare frecce o appuntarsi dettagli quali sequenze, interazioni o eventi particolari per ogni elemento in scena. Se avessimo necessità di muoverci per osservare il tutto da un altro punto di vista, niente paura, perchè grazie all’ormai noto sistema di teletrasporto, questo non rappresenterà un problema. L’obiettivo che il duo si è posto è quello di poter rilasciare Tvori su HTC Vive entro il 2016, ma per i più curiosi, è possibile visitare il loro sito per iscriversi e provare la versione alpha. La speranza, affermano i due sviluppatori russi, è che questo tipo di applicazione possa trovare largo uso negli ambienti di lavoro più creativi, in modo particolare in quelli dove comunicare un’idea in 3D articolata e complicata, come in architettura, design, registi o media artist, diventa inevitabile. Nulla vieta, ovviamente, che la gente possa usarlo in maniera sbagliata per creare dei cortometraggi in VR, dimostrare il loro talento riproducendo le scene dei loro film preferiti oppure fare come me, che mi accontento di fare brum brum!