ChinaJoy 2016: con questa le avrete davvero viste tutte!

E’ giusto rivolgere l’attenzione a tutti gli sviluppatori in giro per il mondo che lavorano ogni giorno per migliorare sempre di più la qualità sia dei visori che dei prodotti pensati per esso, ma questo ci porta spesso a dimenticare cosa sia prima di tutto, per noi videogiocatori, la realtà virtuale: una forma del tutto nuova di intrattenimento. Perchè quindi limitarci a realizzare un prodotto casalingo quando magari si potrebbe persino pensare di reinventare le sale giochi di un tempo? Questa è l’impressione che molti hanno avuto di fronte alle foto scattate da Famitsu durante il ChinaJoy 2016, la più grande esposizione asiatica dedicata al gaming e all’intrattenimento digitale. Particolare attenzione è stata rivolta alla VR, soprattutto verso i visori per smartphone, ma non sono tanto i visori quanto tutti gli accessori e i supporti che gli orbitavano intorno. Si sono viste apparecchiature che sembravano davvero pensati per un parco di divertimenti VR, come ad esempio una cabina in grado di sbatacchiare l’utente in modo piuttosto energico con diverse angolature. Nelle foto è possibile anche vedere un giocatore con indosso un visore che si interfaccia con una specie di mitragliatrice fissata su un piedistallo come quelle che abbiamo visto giocando a Silent Scope nelle sale giochi ma, a giudicare dai componenti montati, in grado di gestire anche il room-scaling.

E se c’è l’arma fissata su un piedistallo, c’è anche quella da imbracciare liberamente per sparare a tutto ciò che si muove. L’aspetto interessante è che il gioco sembra permettere al giocatore di muoversi all’interno di una certa area, magari man mano fornita di coperture virtuali o cose simili. Ma non finisce qui, c’era spazio anche per le simulazioni in VR! C’erano sedili simili a quelli utilizzati per le attrazioni più spericolate come montagne russe, carri armati con cui simulare scene di guerra, moto da corsa futuristiche e persino canotti con tanto di remo per muoversi in giro. Insomma, prendete la realtà virtuale, la sala giochi vecchio stile e il parco divertimenti, incastrateli con arroganza e una buona dose di ignoranza insieme, e otterrete il ChinaJoy 2016. L’esperimento sembra piuttosto riuscito, e probabilmente molti di noi apprezzerebbero tanto poter godere della realtà virtuale senza che essa sia necessariamente un prodotto da utilizzare esclusivamente a casa propria. Chi lo sa, magari la VR potrebbe rappresentare la rinascita della cara vecchia sala giochi… però con la realtà virtuale!