VRUnicorns: l’intervista di VR Gamer dalla Gamescom di Colonia

Presso lo stand di Unity qui al Gamescom 2016 di Colonia, abbiamo avuto l’immenso piacere di incontrare tre ragazzi della VRUnicorns, Jakob Johansson, Julie Heyde e Max Nilsson. Durante la nostra intervista, io e Marco Deckard abbiamo subito appurato una cosa: questo team รจ completamente fuori di testa, e qualsiasi dubbio si รจ dissipato quando Julie ci si รจ avvicinata saltellando con un corno da unicorno in testa. VRUnicorns รจ una piccola software house specializzata in giochi in realtร  virtuale di cui abbiamo giร  parlato un pรฒ con #SelfieTennis. Lo stile dei loro titoli รจ divertente e assolutamente delirante, e lo hanno riconfermato, con nostro immenso piacere, con gli ultimi due prodotti che ci hanno permesso di provare: #SkiJump e #Archery. I tre ragazzi si sono rivelati subito estremamente alla mano, molto disponibili ed estroversi, rispondendo volentieri a ogni nostra domanda.

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Io e Julie. E’ matta come un cavallo. Anzi… come un unicorno!

Buongiorno ragazzi, รจ davvero un piacere incontrarvi, siamo molto curiosi di sapere di piรน sui vostri giochi.

Jakob: Qui abbiamo due nuovi titoli, #Archery e #SkiJump. Con #Archery abbiamo voluto mettere il tiro con l’arco in nuovi contesti al di fuori di quello medioevale. Quello che abbiamo fatto quindi รจ stato quello di metterlo all’interno di un ufficio per consegnare pacchi facendo su e giรน da un ascensore, oppure diventeremo un venditore di gelati che cerca di difendere il suo stand da dei ragazzini che tenteranno di raggiungerlo per prendersi tutto, e noi dovremo letteralmente sparargli il gelato in faccia. In un altro scenario ci ritroveremo a essere un ragazzo che consegna giornali a bordo di un furgoncino, e dovremo consegnarlo con l’aiuto di arco e frecce mirando dentro le cassette delle lettere. Abbiamo avuto queste idee folli, e se hai giocato a #SelfieTennis, avrai notato che usciamo spesso con idee del genere.

Anche perchรจ queste cose folli in VR puoi farle, nella realtร  no!

Jakob: Noi partiamo da concetti di gioco semplici, magari ispirati al tennis, al tiro con l’arco, appure allo scii, e poi decidiamo di andare oltre e metterci dentro tutte le idee piรน folli che ci passano per la testa.

Quanto ci avete messo a crearli?

Jakob: In realtร  abbiamo inventato tutto durante una game jam della durata di un weekend, in cui abbiamo sviluppato le basi, e poi siamo andati avanti per circa un mese, credo.

Avete notato che poteva essere figo e avete deciso di continuare a lavorarci.

Jakob: Esattamente!

E’ una cosa che accade spesso durante le game jam. Avete avuto ispirazione da altri giochi su cui avete lvorato?

Jakob: Ho lavorato a lungo nel settore mobile, e visto che siamo un gruppo di game jammers, ci siamo incontrati durante una di esse attraverso Julie, il ragno che ha tessuto la nostra ragnatela. Io e Max abitiamo in Svezia, lei in Danimarca, e abbiamo un altro dei nostri sempre in Svezia. Siamo un gruppo di sviluppatori fuori di testa che provano a fare cose fuori di testa.

Julie: Siamo tutti game jammers e abbiamo deciso di formare un team.

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Sciare non รจ assolutamente quello che mi riesce meglio in VR: tanta fatica e tanto sudore solo per cascare di sotto un numero imbarazzante di volte!

Durante le game jam puรฒ accadere davvero di tutto, vero?

Julie: Sรฌ, assolutamente. Tutti i nostri giochi sono prima partiti da progetti nati in due giorni, come nel caso di #Archery, mentre #SkiJump e #SelfieTennis sono nati da una nostra game jam interna in un solo giorno. E’ cosรฌ che facciamo i giochi.

Molte volte i giochi piรน divertenti nascono proprio durante queste occasioni.

Julie: Non pianifichi nulla, decidi di fare una cosa e la fai.

I vostri giochi sono stati sviluppati nativamente per VR oppure avete cambiato idea mentre ci lavoravate su?

Julie: Beh, sono stati pensati tutti durante alcune Vive jam, quindi sono stati realizzati con la VR in mente.

E quali sono gli HMD che supportano attualmente? Avete in mente di portare i vostri giochi su altri visori?

Jakob: Stiamo lavorando per portarli anche su Oculus Rift, ma attualmente รจ disponibile solo per Vive tramite Steam. Sicuramente terremo d’occhio il Rift, stiamo aspettando che il Touch diventi accessibile al pubblico.

Avete dei piani per incoraggiare gli sviluppatori a lavorare in VR?

Jakob: Assolutamente, ogni volta che รจ possibile. Quando ci mettiamo a lavoro su un gioco in occasione di una game jam, invitiamo delle persone a provare la nostra roba. Max, ad esempio, ha l’attrezzatura necessaria nell’ufficio, ha detto ok, potete venire a provarlo quando volete e si รจ ritrovato con un centinaio di persone che volevano provare il Vive. Spargiamo in giro la buona parola della realtร  virtuale.

Julie: Ho praticanemente costretto Max a lavorare su un gioco in VR.

Jakob: Sรฌ, poi Max lo ha mostrato a me e siamo finiti a lavorare insieme.

Quali sono le principali differenze tra un gioco in VR e uno classico da tenere in mente quando si sviluppa? Come avete lottato contro il motion sickness?

Jakob: Dipende da come lo fai. Stiamo tutti quanti imparando, e i problemi col motion sickness sono tanti. Se ad esempio muoviamo la telecamera senza che sia stato il giocatore a farlo, la cosa risulta estremamente fastidiosa. Ad esempio, la prima volta che ho provato l’Oculus Rift, ai tempi del DK1, ci si muoveva col controller, e questo mi ha infastidito molto. Col room-scale, invece, รจ molto piรน semplice non incombere in questi problemi. E’ piรน naturale. Per quanto riguarda le differenze, se dovessi avere una UI, per un gioco classico useresti un menรน su schermo da cliccare col mouse, per esempio. Con la VR devi farti furbo, non va bene mostrare un menรน che appare direttamente in faccia all’utente, lo farebbe sentire come se in quel momento uscisse dal gioco, รจ preferibile integrarlo ad esso, come nel caso di #Archery, durante la sfida della pizza.

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Non importa quanto siate skillati nella vita reale con gli scii: in #SkiJump vi verrร  richiesto di fare salti e acrobazie che neanche vi sognate!

E’ una sfida molto italiana, ci piace un sacco!

Jakob: Sul tavolo sono disposti gli ingredienti che devono andare sulla pizza, e, semplicemente infilzandoli con la punta della freccia, il giocatore seleziona l’ingrediente desiderato. In questo modo si contestualizza l’interfaccia all’interno del gioco.

Max: E’ cosรฌ che vuoi fare in realtร  virtuale.

Jakob: E le performance.

Max: Sรฌ, le performance. C’รจ bisogno di ottimizzare tutto al meglio, non vogliamo che ci siano dei cali di framerate: se sono fastidiosi nei giochi su schermo, in VR lo diventano enormemente piรน. Inoltre, ogni volta che fai una modifica al gioco, e hai a disposizione un ampio spazio, devi sempre indossare il visore, far partire il gioco, riposizionarti, poi ti accorgi che non funziona, allora ritorni al computer, e questo complica moltissimo le cose. Essere almeno in due rende tutto molto piรน rapido, perchรจ ci si puรฒ scambiare le informazioni necessarie tra chi indossa il visore e chi sta al computer. Con i giochi classici, tu accendi e giochi, ma in VR non รจ sempre cosรฌ comodo.

Che direzione prenderร  secondo voi Unity nel futuro? Abbraccerร  piรน una visione mobile o cercherร  di competere con Unreal e altri engine piรน pesanti?

Jakob: Non credo di poter parlare per Unity… Il loro engine permette di sviluppare su qualsiasi piattaforma, ma non ho davvero idea di come si muoveranno.

Forse Unity si puรฒ rivelare un pรฒ piรน utile per gli sviluppatori mobile proprio in virtรน della sua leggerezza?

Jakob: L’ho utilizzato per entrambi, sia mobile game che VR, ho anche sviluppato giochi per PC, e personalmente mi ci sono trovato sempre molto bene per fare qualsiasi cosa.

Che futuro vedete per la realtร  virtuale? Credete che sia qualcosa che possa cambiare la vita delle persone? Se sรฌ, come?

Jakob: Credo che cambierร  le cose. Voglio dire, la realtร  virtuale ha fatto molti tentativi in passato, nascendo e morendo rapidamente, ma questa volta sembra determinata a rimanere, e credo che cambierร  le cose, sia la realtร  virtuale che quella aumentata.

E come potrebbe cambiare le cose? Insomma, proviamo a immaginarlo insieme, se vuoi!

Jakob: Sarร  molto incentrato sull’esperienza. Se ad esempio uno vuole viaggiare, ma non puรฒ farlo, sarai in grado di avere comunque delle esperienze decisamente buone in realtร  virtuale, e la realtร  amentata potrร  aiutarti nella quotidianitร .

E anche nel settore business.

Jakob: Sรฌ, puรฒ essere. Magari indosseremo un paio di occhiali, cammineremo per strada, e questi ci mostreranno dove andare, ci daranno informazioni…

E’ esattamente quel futuro che ci immaginiamo tutti, alla fine. Magari degli occhiali che mostrano una minimappa in stile GPS.

Jakob: Sรฌ, perchรจ no.

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Ok, forse non sarรฒ il miglior geletaio/tiratore del mondo, ma quando si mettono in dubbio le mie abilitร  di pizzaiolo/tiratore, allora non ho rivali!

In base alle vostre esperienze, avete dei suggerimenti per tutti coloro che vogliono approcciare lo sviluppo di giochi in VR per la prima volta? Nel mio caso, ad esempio, sono molto interessato a sviluppare in VR, come anche molti dei nostri lettori. Ho alcuni amici con cui sto lavorando insieme su Unity, abbiamo provato diversi giochi in realtร  virtuale, ma ancora non ci siamo buttati a lavorare su progetti in VR. Che consigli avete?

Jakob: Unity รจ ottimo per introdurre chi ha appena iniziato. Io per esempio ho fatto un breve corso introduttivo, molto semplice, giusto per cogliere i concetti di programmazione piรน basilari, e sono finito a creare giochi. Dei corsi introduttivi di C# o JavaScript possono portarti molto lontano se inizi con Unity. Un altro suggerimento รจ quello di partecipare alle game jams. Ogni volta che qualcuno organizza una game jam, cercate di parteciparvi, provate tutto, incontrate persone, come nel caso di Julie. Conosce un sacco di gente, รจ importante creare contatti. Abbiamo ricevuto molta roba gratuitamente, come il Vive e il Rift. Abbiamo provato di tutto, semplicemente perchรจ vogliamo realizzare giochi per questa piattaforma. Insomma: provate tutto, andate alle game jam, incontrate persone, create connessioni.

Quindi creare connessioni diventa addirittura piรน importante di creare effettivamente un gioco, perchรจ ti apre la mente, immagino.

Jakob: Esatto. Anche perchรจ non sarei qui a fare giochi per il Vive se non avessi incontrato Max e Julie in una game jam.

E ci sono delle game jam specifiche per la VR che vi sentite di suggerire?

Jakob: Non me ne viene nessuna in mente in veritร . Molte volte ci ritroviamo a partecipare alle game jam perchรจ un nostro amico ci fa sapere che ne รจ stata organizzata una e noi decidiamo di unirci alla festa, a volte le organiziamo persino noi, e vengono a trovarci molte persone.

Quindi a volte vi ritrovate a fare Hey, facciamo una game jam!, seguito da un ovvio Ah, ok, facciamo una game jam!

Jakob: Sรฌ, e lo ripeto: andare e incontrare persone รจ importante. Fare giochi, รจ comunque fondamentale sรฌ, ma parlare di idee, anche semplici, lo รจ di piรน. Oltretutto, se avete un problema, c’รจ sempre qualcuno con una soluzione.

Grazie mille davvero! Avete qualcosa da dire alla community italiana di VR Gamer?

Jakob: Provate la realtร  virtuale. Giocate ai nostri giochi, vi cambieranno la vita, anche loro.

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Non potete nascondervi dal fattorino/tiratore: neanche il bagno rappresenta un luogo sicuro per le sue vittime!

Lo capisco perfettamente, la prima volta che ho provato l’HTC Vive รจ stato… Beh…

Jakob: E’ semplicemente pazzesco.

Sรฌ, non sono riuscito a dormire quella notte.

Jakob: E’ la stessa sensazione che ho avuto anche io. Ho provato la prima versione dell’Oculus, e non mi convinse moltissimo. Poi ho provato il Vive, e ho deciso che non avrei piรน fatto giochi per mobile o per qualsiasi altra piattaforma: solo VR.

Grazie mille ancora, รจ stato un vero piacere.

Jakob: Anche per noi!

E mentre io facevo l’intervista, Marco provava #Archery e #SkiJump sull’HTC Vive. Adesso perรฒ toccava a me, mica me ne potevo andare senza provarlo! Ho dimostrato che sugli sci non so proprio andarci, Julie invece era mostruosamente brava (e grazie, lo sta sviluppando lei!) ma a fare la pizza con arco e frecce… Beh, siamo italiani, noi siamo maestri pizzaioli nati. E lo facciamo proprio secondo lo stile di VRUnicorns: arco, freccie e condimento, ed ecco per voi la migliore pizza in VR del mondo!