Batman Arkham VR: l’hands on di VR Gamer dalla Gamescom di Colonia

Oggi è un giorno importante, un giorno che ricorderemo per sempre, il giorno in cui abbiamo potuto pronunciare la frase che tutti almeno una volta nella vita avremmo voluto dire: io sono Batman! Si, avete capito bene, abbiamo provato Batman Arkham VR, e, lasciatecelo dire, è davvero fantastico. Siamo riusciti a ritagliarci un appuntamento per provare una demo che ho potuto giocare io stesso in presa diretta, preparata appositamente per la Gamescom. Dopo essere stati accolti gradevolmente dai bravissimi ragazzi della Warner, ho indossato il visore, ovviamente PSVR, preso in pungo i PlayStation Move e messo le cuffie con le orecchie da pipistrello. In men che non si dica la mia pattuglia di Gotham ha avuto inizio! Dopo l’avvio del gioco mi sono trovato davanti ad un menù dove potevo scegliere tra due opzioni: un tutorial e la prima missione del gioco completo. Ho iniziato dalla prima delle due; avviata la missione mi sono ritrovato seduto davanti un pianoforte in una casa meravigliosa. Istantaneamente abbiamo capito di interpretare Mr Bruce Wayne, aiutati anche dalle nostre mani piene di lividi. Poco prima di poter suonare lo strumento da una delle porte che si affacciavano sull’immenso giardino della tenuta Wayne, è entrato Alfred, il quale ci ha informato riguardo la difficoltà nell’entrare in contatto con Nightwing, consigliando di raggiungere la sua ultima posizione conosciuta per assicurarci che fosse tutto in ordine. Dopo aver parlato con Alfred ho aperto il pianoforte e suonato un paio di tasti che ci hanno permesso l’accesso alla fantomatica Batcaverna attraverso un ascensore di vetro; il percorso fino al Bat-computer è stato piuttosto lungo eppure mi ha davvero permesso di osservare al meglio ogni angolo e dettaglio del nascondiglio segreto, graficamente stupefacente e ricco di tutto ciò che si può trovare nella leggendaria Bat-caverna: una zona dedicata alle Bat-tute, il parcheggio per la Batmobile e l’immancabile entrata segreta.

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“I am Batman!” Cit.

Aggiornato dal Bat-computer sulla situazione del nostro compagno Dick Grayson, è iniziata la fase della preparazione. Ho solo dovuto attendere l’arrivo delle capsule che contenevano i diversi armamenti di Batman, dalla tuta ai gadget; come prima cosa ho indossato la Bat-tuta, poi la maschera ed in infine i guanti, inserendo le mani all’interno di alcuni alloggi automatizzati, un pannello è sceso e ha calibrato i sistemi di comunicazione e di indagine computerizzati presenti nella maschera. Dopo aver indossato con orgoglio la Bat-tuta ho preso tre diversi gadget ed abbiamo eseguito un piccolo tutorial per ogni strumento, ci siamo divertiti a provare il rampino, ad utilizzare l’analizzatore delle scene del crimine ed a lanciare i Batarang verso alcuni obbiettivi mobili. Finito l’addestramento sono tornatio al menù iniziale ed abbiamo avviato la prima missione sul campo alla ricerca del nostro fidato alleato Nightwing. Mi sono ritrovato su un terrazzo di un appartamento con sotto un piccolo e scuro vicolo; ho subito intuito di dover raggiungere il livello del suolo per continuare a cercare l’obiettivo della missione. Il movimento era uno dei grandi interrogativi del gioco, in Batman Arkham VR ci si sposta grazie ad un teletrasporto in uno qualsiasi dei punti indicati da un simbolo iconico e illuminato di bianco. Raggiunto il piccolo vicolo mi sono ritrovato davanti al cadavere di Nightwing. Afferrato l’analizzatore delle scene del crimine, ho dato inizio alla perlustrazione. Lo strumento ci da dei consigli su come sviluppare l’indagine attraverso una fedele ricostruzione degli avvenimenti, permettendo di rivedere gli avvenimenti e mandare avanti o indietro a nostro piacimento tutto ciò che stavamo vedendo. Gli obbiettivi erano quelli di capire cosa fosse successo al paladino della legge e riuscire a capire chi fosse il colpevole dell’omicidio. Durante l’analisi abbiamo assistito al combattimento e dovuto capire in quali momenti dello scontro l’avversario di Nightwing aveva colpito e ferito il nostro fidato fino ad ucciderlo. Mi sarei aspettato di soffrire qualche problema di motion sickness, soprattutto in questo punto del gioco, ma posso assicurarvi che per tutto l’arco del test il senso di nausea dovuto allo spostamento troppo veloce del punto di vista del giocatore non mi ha mai fatto visita, permettendomi di vivere un’esperienza davvero affascinante e ricca di emozioni. Ma andiamo avanti, dopo aver analizzato il tutto abbiamo scoperto della presenza di un possibile testimone, il quale ha lasciato le sue impronte digitali sulla superficie di un muro vicino al misfatto e, così facendo, ha fornito i dati relativi la sua identità. Non restava altro che andare a chiedere qualche informazione al pittoresco soggetto, dunque l’uomo pipistrello ha chiamato attraverso un radio comando il Bat-aereo e, una volta raggiunta la nostra posizione, ho guardato in alto ed usato il portentoso rampino per effettuare una uscita di scena in pieno stile Batman. Dopo queste due diverse sessioni ci siamo dovuti togliere visore e cuffie e lasciare i PlayStation Move ai colleghi di altre testate. Il gioco ci ha stupito ed affascinato davvero moltissimo: fino ad ora Batman Arkham VR entra di diritto tra i top titoli VR provati alla Gamescom di quest’anno. La grafica è davvero impressionante, i movimenti sono molto ben curati e dettagliati, anche quando si usano i vari gadget. Si vede che è un prodotto di grandissima qualità, lo aspettiamo davvero con ansia. E voi? Noi non vediamo l’ora di dire un’altra volta Io Sono Batman!