PlayStation VR è uscito da 2 giorni; un periodo di tempo che sembra trascurabile nelle settimane che hanno accompagnato le prime vendite di Oculus Rift e HTC Vive, ma che ha, invece, già colpito in maniera indissolubile il mercato della realtà virtuale. Ne abbiamo parlato nella nostra recensione, ma è ormai visibile in ogni quotidiano: la VR è, ormai, di dominio pubblico. Una diffusione simile della tecnologia è dovuta principalmente dal nome altisonante di Sony. È un simbolo che conoscono tutti e, ancor più di HTC, appartiene alla storia dell’industria elettronica. Insomma, il motivo che ha portato a parlare di PlayStation VR è anche questo, ma c’è di più. SuperData ha raccolto le motivazioni che potrebbero portare ad una vendita di massa del visore di Sony, e i risultati si sono rivelati sorprendenti.
In primis, bisogna pensare al fatto che Sony ha un potere immenso quando si parla di commercializzazione e, infatti, è anche grazie ad una pubblicità massiccia che sarà possibile arrivare a 2.6 milioni di unità vendute. Il numero, diciamolo chiaramente, è stratosferico rispetto alle statistiche diffuse a 3 mesi dall’uscita di HTC Vive: la prospettiva era di circa 100.000 visori venduti, numeri che si sono avvicinati anche a quelli di Oculus Rift. Il lato pubblicitario, però, è solo un punto. SuperData si concentra anche sulla PlayStation 4, e sulla natura plug ‘n play della console, affermando che, rispetto ad un PC, il giocatore si troverà a suo agio nell’indossare agilmente il visore. Infine, l’azienda conclude lo studio parlando delle note esclusive temporali che, secondo SuperData, aiuteranno a convincere le persone che non saranno subito persuase del possibile acquisto. Voi che ne pensate? Riuscirà il visore di Sony a popolarizzare in maniera decisa la realtà virtuale? Let us know!
