NanoEden: il primo film in 3D con VR Features

La realtà virtuale e quella aumentata sono ambiti in cui è facile imbattersi nella meravigliosa esperienza di qualcosa di ancora inesplorato. La prima volta spesso presenta il rischio del superamento di un ostacolo, di un lancio verso uno spazio vuoto il quale contenuto rimane per noi ancora un mistero. La gara per raggiungere questo primato nei vari aspetti della realtà virtuale è entrata nel vivo e, nonostante il rischio di errori, sono in molti a competere. In questo caso parliamo di un primato molto particolare, poiché NanoEden dichiara di essere il primo film 3D con Feature VR. Nel 2016 abbiamo almeno altri tre titoli che competono per il titolo di primo film con Feature VR, ma nessuno di questi presenta riprese in 3D, cosa che quindi rende NanoEden unico nel suo genere, almeno per il momento. Le tematiche portate avanti dal regista, il brasiliano Daniel Bydlowski, ruotano attorno a concetti ricorrenti quando si parla del progresso della nostra epoca, come l’estensione della vita attraverso nuove tecnologie ed il trasferimento della propria coscienza all’interno di un software.

Il set del film NanoEden
Il set del film NanoEden

Per quanto le tematiche siano tutt’altro che innovative, quello che sorprende sono le intenzioni del regista, il quale aspira tanto a riportare le persone al cinema, attraverso un modo di narrare nuovo, che sfrutta le potenzialità della realtà virtuale, quanto a coinvolgere i suoi spettatori allontanandoli dallo schermo di un cellulare ed inserendoli all’interno della storia della pellicola. Il film uscirà nella seconda metà del 2017 e vede la collaborazione di Synaptic VFX, mentre gli effetti visivi sono stati curati da un team che ha già lavorato su The Day After Tomorrow. L’estensione di una tecnologia come la realtà virtuale e la sua fusione con altri media, anche al di fuori dell’ambito videoludico, enfatizza la maturità del suo sviluppo; non mancano di certo le paure a questo riguardo, evidenziate anche da eccellenti esempi di narrazione passata, come l’alienazione dalla realtà o una perdita dell’ individualità dell’essere umano. A noi non resta che guardare tutte queste nuove prime volte, un po’ come fossimo degli spettatori di un bellissimo film.