Recensione RIDE 3

I giochi di corse automobilistiche occupano una fetta ingente dei titoli che sono stati rilasciati recentemente: basti pensare a Forza Horizon 4, Dirt Rally o il più simulativo Project Cars 2. Tuttavia, Milestone è stata l’unica, nel 2018, a voler dare un’opportunità anche ai motocicli. Il risultato è RIDE 3, progetto su cui la compagnia punta molto e che ha tanto pubblicizzato negli ultimi mesi. L’opera, infatti, è stata addirittura presentata alla stampa al Museo Ducati di Borgo Panigale. Scopriamo insieme se questa è davvero l’occasione che gli amanti delle vetture a due ruote aspettavano, o se ci troviamo davanti a un anonimo gioco di moto che l’utenza metterà da parte dopo pochi mesi dal rilascio.

Ci troveremo davanti più di 230 veicoli divisi in sette categorie: inutile dire come ognuna di esse avrà caratteristiche e risposte sempre differenti in curva, frenata, accelerazione, velocità massima e così via. Fortunatamente, è proprio questo l’elemento su cui Milestone punta maggiormente, offrendo una grande varietà di feature. Non c’è nulla da ridire neanche sulla quantità e sulla diversificazione dei circuiti, per un totale di 30 location diverse, di cui molte italiane. Dal punto di vista grafico, è importante affermare che si tratta di un gioco di altissima qualità: gli effetti luminosi, i segni delle gomme sull’asfalto, la terra che sporca le ruote e le ombre incredibilmente realistiche mostrano quanto in RIDE 3 ci sia stata un’attenzione anche nei piccoli dettagli. Ulteriore elogio va fatto alla elevata fedeltà dei rombi dei motori delle moto che, soprattutto alle orecchie dei più attenti, sono un particolare che non deve essere trascurato.

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I più attenti noteranno spesso qualche piccolo problema grafico.

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Completata la prima gara di RIDE 3, come se fosse una sorta di introduzione alla fisica di gioco e al comparto visivo, veniamo catapultati nella creazione del nostro pilota. Questa è risultata incredibilmente povera di opzioni facciali, anche se nel corso degli eventi avremo sempre un casco, mentre per il vestiario c’è una buona scelta. Tuttavia, abbiamo riscontrato frequenti problemi di sgranatura delle immagini, specialmente all’interno dell’editor del nostro avatar, ma anche sul corpo del pilota durante le gare. Si tratta di una piccolezza, certo, ma i più attenti noteranno spesso qualche piccolo problema grafico, risolvibile magari tramite un semplice aggiornamento. Infatti, abbiamo storto il naso quando, durante la realizzazione del personaggio, il volto veniva visualizzato come se oscurato da una specie di nebbia: colpa dell’ottimizzazione grafica che non ha reso al meglio in questo particolare aspetto, ma che abbiamo trovato anche nel corso del gioco.

Il menu di gioco è riuscito a sorprenderci per la sua velocità e responsività, elementi che in un titolo del genere sono quasi essenziali. Per accedere ad un evento basta meno di un minuto e, se si vuole ricominciare, l’azione è immediata e non ci obbliga a sorbirci ulteriori caricamenti. La carriera di certo non eccelle in varietà: troviamo semplicemente tante gare, che possono essere semplici giri su circuiti o time attack. Certamente ci sono molte categorie di sfide, in cui regole, tipologia di moto, cilindrata e altro variano quasi sempre. A ogni missione possiamo ottenere fino a tre stelle, che ci permettono di progredire nella carriera e poter prendere parte a corse più avanzate. La presenza di una modalità del genere estende considerevolmente la longevità generale e permette di provare proceduralmente tutte le tipologie di vetture, motivo per cui la abbiamo apprezzata. Le “Sfide della settimana” ci propongono ogni sette giorni degli eventi con vetture, piste e modalità preimpostate che andremo a completare per competere in classifica con il resto del mondo. Un’altra funzione interessante è l’editor livree, una sezione dedicata alla personalizzazione estetica dei nostri veicoli. Proprio qui abbiamo trovato una grande possibilità di fantasie per il mezzo: potremo applicare adesivi, colorarli, ingrandirli o rimpicciolirli. Insomma, l’immaginazione dell’utente è l’unico limite e questo ci è piaciuto davvero molto. È anche importante sottolineare che è possibile connettersi ad internet per scaricare gratuitamente design creati da altri giocatori.

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Durante il gameplay è presente un indicatore a forma di freccia blu proprio dietro il guidatore, che ci fa capire da che parte sono gli avversari.

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Un importante difetto va segnalato nella lentezza del movimento manuale della visuale che, quando abbiamo bisogno di vedere chi si trova alle nostre spalle, impiega molto tempo a spostarsi e quindi distoglie la nostra attenzione dalla strada troppo a lungo. Tuttavia, durante il gameplay è presente un indicatore a forma di freccia blu proprio dietro il guidatore, che ci fa capire da che parte sono gli avversari. Ci ha lasciati perplessi anche l’assenza del multiplayer offline che, per un titolo del genere, è una funzione quasi essenziale. Anche musicalmente non è il massimo, dal momento che le canzoni sono un po’ ripetitive, ma si tratta comunque di un aspetto secondario, visto che i motori, come dicevamo, sono fedeli alla realtà.

RIDE 3 è un classico simulatore di guida motociclistica molto realistico nella fisica, ma anche attento alle capacità di chi è meno abituato a questo genere, grazie alla presenza di livelli di difficoltà ben bilanciati. Purtroppo però non ha un elemento specifico che lo contraddistingue dagli altri titoli presenti sul mercato: ciò non vuol dire che sia un’opera mal prodotta o poco divertente ma, anzi, riuscirà certamente a piacere agli appassionati di moto in quanto la grafica ben realizzata e il vasto assortimento di vetture garantiscono svariate ore di gioco. Nonostante si tratti di un prodotto ben riuscito, siamo sicuri che si poteva fare molto di più, specialmente per quel che riguarda la modalità carriera.