Stranger Things Stagione 3 Recensione senza spoiler

Stranger Things รจ stata considerata come una delle rivelazioni del 2016 di Netflix, e nel 2017 ha avuto l’arduo compito di doversi riconfermare. Il tratto distintivo dell’opera รจ l’aver riportato in auge gli anni ’80, con continui riferimenti all’epoca e una colonna sonora con brani del passato, ma c’รจ anche molto di piรน, perchรฉ รจ riuscito a condensare thriller e horror in maniera efficace, utilizzando un cast composto perlopiรน da giovanissimi, accompagnati perรฒ da qualche adulto. David Harbour e Winona Ryder, rispettivamente Jim Hopper e Joyce Byers, condividono il set con Milly Bobby Brown (Undici),ย Finn Wolfhard (Mike),ย Gaten Matarazzo (Dustin),ย Caleb McLaughlin (Lucas), Sadie Sink (Max), Natalie Dyer (Nancy), Charlie Heaton (Jonathan), Joe Keery (Steve) e Dacre Montgomery (Billy). A loro si aggiungono anche Maya Hawke (Robin) e la piccola Priah Ferguson (Erica). Pronti per scoprire il nostro pensiero su questa stagione?

La storia riprende circa un anno dopo gli avvenimenti della scorsa stagione, con tutti i protagonisti cresciuti o, comunque, cambiati. Nel 2016 avevamo un cast formato da bambini, mentre ora abbiamo degli adolescenti di 16-17 anni, che devono affrontare i problemi tipici di quell’etร : i primi amori, la voglia di ribellarsi ai genitori e la paura di diventare adulti. Chi invece รจ piรน grande ha comunque questioni lavorative a cui pensare, mostrando un lato diverso rispetto al passato: Steve in gelateria, Jonathan e Nancy in una redazione giornalistica e Billy come bagnino. Nonostante tutti questi cambiamenti, e a volte anche divergenze, il vecchio team tornerร  insieme per fronteggiare la minaccia comune. Il cast principale presenterร  anche qualche new entry, l’argutaย Robin e l’insopportabileย Erica: non saranno solo delle comparse ma risulteranno decisive anche ai fini della storia.

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Ci sarร  quindi spazio a paranoie, indagini e intrighi che coinvolgeranno tutti i personaggi.

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Al centro della trama questa volta ci sono dei russi che cercano di riprendere i contatti con il Sottosopra e le creature che lo abitano. Ci sarร  quindi spazio a paranoie, indagini e intrighi che coinvolgeranno tutti i personaggi, e ovviamente anche il ritorno delle minacce viste nelle stagioni precedenti, che troveranno un sotterfugio per infiltrarsi nel nostro mondo. Nonostante le piste da seguire inizialmente siano diverse, piano piano convergeranno verso un’unica direzione: il nuovo centro commerciale di Hawkins. La trama รจ molto diversa dal passato perchรฉ ci sono i connotati di una storia spionistica: complotti governativi, misteriose forze militari, una base segreta e degli scienziati che portano avanti esperimenti vietati. Ognuno dei protagonisti deciderร  di indagare su uno dei tanti aspetti di questa intricata storia, e piano piano verremo a conoscenza di tutti i dettagli.

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Il team Dustin-Steve-Robin alle prese con le indagini nel centro commerciale.

Stranger Things ha fatto un ulteriore passo in avanti, puntando su un prodotto leggermente diverso rispetto al passato, a cominciare dagli antagonisti: russi senza scrupoli e un Mind Flayer che non agisce come una bestia senza controllo ma anzi, si dimostra intelligente e calcolatore. Si vedono meno mostri (scordatevi i demogorgoni e i democani), ma non mancheranno i momenti splatter, che sono una delle novitร  di questa stagione: le creature saranno presenti, anche piรน che nel passato, ma in forme “diverse”. I protagonisti sono cresciuti e rendono la storia piรน matura, rendendo possibile focalizzarsi piรน sui rapporti fra i vari character, anche se a volte le interazioni saranno prevedibili. Il finale si riscatta solo parzialmente, regalandoci momenti inaspettati: qualcuno ci lascerร  le penne, o almeno cosรฌ pare, visto che il concetto di “morte” รจ un po’ ingarbugliato in questa stagione.

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I panni del cattivo sono lasciati al Mind Flayer, che perรฒ non ha nรฉ un background nรฉ una personalitร  vera e propria.

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Una grande pecca, da questo punto di vista, รจ che mancano degli antagonisti degni di nota e con una personalitร  ben definita: tra le fila dei russi vengono presentati uno scienziato e un sicario, che potenzialmente potevano dare un grande contributo alla storia, ma in realtร  non contano praticamente nulla. I panni del cattivo sono lasciati al Mind Flayer, che perรฒ non ha nรฉ un background nรฉ una personalitร  vera e propria: le sue uniche “emozioni” le possiamo percepire attraverso gli altri. In ogni caso, vuole invadere il nostro mondo e possedere delle persone come ha fatto con Will, ma non sappiamo qual รจ il suo scopo reale, cosa c’รจ dietro le sue azioni.

La visione รจ sicuramente consigliata: con una produzione durata due anni (la stagione precedente รจ stata rilasciata nel 2017) le aspettative erano tante, e l’attesa รจ stata ben ripagata, anche se ci sono dei difetti come la mancanza di imprevedibilitร  o la scarsa personalitร  degli antagonisti. Sono apprezzabili le canzoni inserite, sempre a tema anni ’80, e anche i riferimenti nerd dell’epoca, come Ritorno al futuro o La storia infinita, ma Stranger Things non si affida solo a queste citazioni, perchรฉ ha dentro molto altro. L’appuntamento รจ con la quarta stagione, che vedrร  presumibilmente un cast ancora piรน maturo visto che gli attori cresceranno, e nuove vicende con protagoniste le creature del Sottosopra.