Presente come di consueto alla Gamescom di Colonia, THQ Nordic ha portato quest’anno vari titoli interessanti tra cui possiamo contare ad esempio Darksiders Genesis, SpongeBob SquarePants: Battle for Bikini Bottom – Rehydrated o Destroy All Humans!, remake del titolo uscito originariamente nel 2005. Tra essi non poteva mancare Biomutant, action RPG realizzato da Experiment 101 che ci mette nei panni di un felino mutante. Annunciato ufficialmente durante la Gamescom di due anni fa, il gioco è stato sicuramente soggetto ad uno sviluppo travagliato che lo ha portato a numerosi rinvii. Quando ormai l’uscita è impostata su un generico 2019 per PlayStation 4, Xbox One e PC, la fiera di Colonia ci ha dato l’opportunità di provarlo, andiamo quindi ad analizzare quanto visto.
Dopo una breve cinematica iniziale volta a introdurre il mondo di gioco, la demo di Biomutant si è aperta con la classica personalizzazione del nostro protagonista, a cui potremo cambiare aspetto per quanto riguarda colorazione e pelliccia nonché scegliere le caratteristiche in cui desideriamo che eccelli maggiormente. Una volta creato il nostro personaggio, l’azione inizia in maniera perlopiù lineare, con un’alternanza di corridoi e aree più vaste. Nonostante la prova abbia permesso di esplorare solo questo tipo di percorsi, sappiamo già da tempo che il gioco avrà un mondo open world che, presumibilmente, verrà introdotto in una fase poco più avanzata dell’avventura. Altro elemento che con molta probabilità è previsto più avanti più avanti è il loot, come ad esempio denaro, collezionabili, segreti e altro, tutti fattori su cui per ora non possiamo quindi sbilanciarci.
Parliamo però di una delle principali caratteristiche di Biomutant, il combat system. Divertenti e frenetici, gli scontri sono basati su un’alternanza tra combattimento ravvicinato con arti marziali e a distanza tramite armi. La meccanica risulta fin da subito abbastanza appagante, anche grazie ad un semplice sistema di puntamento automatico e ad alcune spettacolari azioni che è possibile attuare tramite lo slow motion. Il movimento, caratterizzato da passi veloci e schivate, va a braccetto con un feedback dei colpi gratificante e con buone animazioni. Abbiamo visto ancora poco per poter esprimerci approfonditamente in merito, ma ciò che è apparso chiaro è che si tratta di un sistema dalle ottime potenzialità che, se nelle parti avanzate riuscirà ad aggiornarsi e ad evolversi sempre di più, potrà regalare sicuramente molte soddisfazioni. Una prima prova di questo è in realtà presente anche nella demo, con nuove abilità o potenziamenti che, oltre a dare maggiori opportunità in combattimento, influiscono sull’esplorazione, ad esempio per aprire la strada a nuovi percorsi e così via. In certi casi, soprattutto quando si ingaggiano tanti nemici contemporaneamente e si utilizzano attacchi a distanza, la telecamera può fare i capricci, rendendo abbastanza difficoltoso colpire l’avversario desiderato. Si tratta comunque di un elemento che andrà valutato meglio con in mano il gioco completo.
L’ambientazione risulta suggestiva, così come i personaggi che la popolano. I nemici più ostici possono rendere la vita del giocatore difficile quel tanto che basta per divertirlo, rapportando ovviamente la difficoltà alle prime fasi dell’avventura. Questo vale in particolare per i boss, dei quali uno ci è apparso ottimo soprattutto per un’originale fase dello scontro. Durante la prova è stato possibile anche comandare un mecha, caratterizzato da movimenti e schivate lenti e attacchi potenti, nonché abilità uniche come quella di assorbire acqua velenosa che blocca passaggi altrimenti inaccessibili per l’animale a quattro zampe. Quest’ultimo ha anche la facoltà si scalare rocce, che rappresenta, a detta degli sviluppatori, solo uno dei tanti modi di esplorare. Sono molteplici infatti le meccaniche ancora da analizzare, dal sistema dinamico di gestione del meteo, in grado di influenzare l’ambiente, fino ad arrivare al crafting e alle possibilità in termini di trama.
Biomutant è insomma un action RPG dalle ottime potenzialità, grazie ad un buon combat system e un setting affascinante che porta il fruitore ad impersonare un felino mutante con abilità che comprendono sia attacchi a distanza che corpo a corpo, in un miscuglio che sembra riuscito. Benché molte cose siano ancora da verificare, come ad esempio la presenza di oggetti o collezionabili da scovare ma, soprattutto, l’effettiva qualità dell’open world, il titolo di Experiment 101 e THQ Nordic ha le carte in regola per essere un buon esponente del genere. Per accertare il tutto dovremo però attendere la fine del 2019, quando Biomutant dovrebbe arrivare su PlayStation 4, Xbox One e PC.