Gears of War: Ultimate edition: l’hands-on di VMAG

Durante lo Showcase di Microsoft, il colosso di Redmond ha fatto sfoggio di tutta la sua line up, offrendo ai partecipanti all’evento la possibilitร  di provare, pad alla mano, i titoli presenti. Come da aspettative, non poteva mancare Gears of War: Ultimate edition remastered delย  capostipite della saga che, negli anni successivi, sarebbe divenuta una delle icone della console dalla grande X. Dopo una fila non indifferente,ย ci siamo cimentati nell’affrontare la mattanzaย e ora siamo pronti a raccontarvi le nostre impressioni: la motosega insanguinata del Lancer sarร  ancora affilata come lo era 9 anni fa ?

Gears of War: Ultimate Edition si presuppone l’intento di essere fedele al proprio nome, offrendo agli appassionati delle rocambolesche avventure di Marcus Fenix e compagni l’esperienza definitiva, almeno per quanto riguarda il primo capitolo della saga. Non saranno infatti presenti i due seguiti, o l’episodio Gears of War: Judgement, ma questa mancanza sarร  compensata dalla presenza di tutti i DLC rilasciati per la prima avventura dei COG.

La prova in cui ci siamo cimentati ci ha permesso di scontrarci nella piรน classica delle modalitร , Zona di Guerra, visitando la mappa Gold Rush e una delle piรนย  amate dai giocatori, Gridlock. Per chi ancora non avesse mai visitato il pianeta Sera e non avesse mai preso parte ai truculenti scontri che ne segnano la superficie, stiamo parlando di una modalitร  molto simile ad un deatmatch tra due squadre, le locuste e gli umani,ย composte da tre giocatori ognuna.

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I due team hanno un numero di vite comune limitato e, qualora un giocatore dovesse subire troppi danni il personaggio diventerร  incapace di muoversi o sparare invece di morire all’istante. Ciรฒ offre la possibilitร  agli alleati del ferito di soccorrerlo e rianimarlo, o ai suoi nemici di finirlo in maniera brutale.

La prima cosa che cattura l’attenzione tornati sul campo di battaglia grazie a questa remasteredย sono, ovviamente gli enormi passi avantiย  compiuti sotto il punto di vista grafico. Se l’impatto visivo non รจ mai stato un fattore di massima importanza in un’esperienza multigiocatore, la fluiditร  e la nitidezza dell’immagine offerta dai tanto ricercati 60fps e 1080p fanno davvero la differenza. Non ci sono rallentamenti durante gliย  scontri e il tutto risulta essere estremamente piacevole da guardare (a patto che non vi impressioni il sangue, ovviamente), grazie alla pregevole direzione artistica della serie e agli effetti particellari migliorati.

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Per il resto, il titolo rimaneย completamente ย invariato nelle meccaniche: tornano le ricariche attive, tornano le copertureย  da sfruttare sapientemente, tornaย la frenesia degli scontri, torna. In pratica, torna un’esperienza estremamente divertente resa ancora piรน fluida dai vari ritocchi minori apportati al titolo. Tralasciando le migliorie al comparto tecnico di cui abbiamo giร  parlato, menzione di notaย รจ infatti una rifinitura al sistema di movimento che permette al giocatore di svoltare gli angoli rimanendo in copertura, permettendo ai combattenti di evitare imbarazzanti incidenti che potrebbero farli uscire dalle coperture senza volerlo.

In definitiva, Gears of War: Ultimate Edition sembra promettere molto bene, offrendo un’esperienza migliorata ma fedele all’originale. Tornare ad imbracciare il fucile Gnasher e il Lancer ci ha ricordato di quanto ci sia mancato il comparto multigiocatore del titolo, formato da meccaniche estremamente solide e divertenti.

Per tutti gli appassionati di Gears of War, sappiate comunque che le sorprese non sono finite, poichรฉ oltre ad aver provato il titolo abbiamo anche avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con un importante membro del team di sviluppo. Ma questa รจ un’altra storia che verrร  raccontata presto. Molto presto.