Otto cose che forse non sapete sul Nintendo 64

Il Nintendo 64 è una console che rimarrà impressa nella memoria dei videogiocatori per sempre e i motivi sono tanti, potremmo dedicare pagine e pagine su quanto abbia influito positivamente sulla storia del videogioco, ma non è questo il momento. Anzi, oggi siamo qui a raccontarvi otto cose che con tutta probabilità non conoscete sulla leggendaria console Nintendo e se è così, rimarrete a bocca aperta leggendole. Si avete sentito bene, probabilmente c’è qualcosa sull’N64 che non avete mai sentito! Via!

1# Doveva chiamarsi ULTRA 64
Dopo il naufragio del progetto combinato Nintendo-Sony, la grande N decise quindi di rilasciare in autonomia il successore del Super Nintendo cercando di sbalordire tutti con la grande potenza a 64 bit. Prima che prendesse il nome che tutti conosciamo, erano davvero decisi a chiamarla ULTRA 64. E no, non ci sarebbe dispiaciuto. Tuttavia, per non rischiare di andare contro Konami, che deteneva i diritti sul marchio Ultra Games, si decise quindi per la nota soluzione.

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#2 Era possibile collegare un mouse dedicato

Se questa non la sapevate, rimettete gli occhi nelle orbite e fermate la fantasia. Si, era possibile giocare con un mouse, ma la possibilità fu sfruttata solamente con un solo gioco, guarda caso con Mario protagonista: Mario Artist: Paint Studio. Si, anche noi stiamo immaginando come sarebbe stato giocare a 007:Goldeneye o Project Dark.

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#3 Era possibile giocare Online

Si chiamava Randnet ed era il servizio online che permetteva alla console di connettersi ad internet e trovare altri giocatori da sfidare e anche di scaricare demo giocabili. Era disponibile però solo in giappone, e solamente per la versione N64 DD, una periferica per leggere dischi magnetici da collegare al di sotto della console. Aprite gli occhi e preparatevi a lacrimare:

https://www.youtube.com/watch?v=V6UnEPO09Yw

#4 Nintendo spese 80 milioni di dollari per fornire guanti protettivi per il Joystick

Come leggerete nella prossima posizione di questa classifica, il Joypad di Nintendo si fregiò di grandi meriti di innovazione ma diciamocelo, il design ad “artiglio”, seppur bellissimo, un po scomodo lo era. Soprattutto durante le lunghe sessioni multiplayer in Mario Kart, dove il centro del palmo della mano subiva una pressione talmente pungente da dolere per giorni! Dopo numerose lamentele, Nintendo sborsò fino ad 80 milioni di dollari per fornire guanti protettivi ai giocatori.

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#5 Il Joypad ha introdotto novità assolute

Alla Nintendo investirono molto nella progettazione del Joypad, spingendo su creatività e innovazione, come abbiamo visto anche in storia recente. Lo stick analogico era una grande novità (anche se in fondo l’idea fu ripresa dal controller del Vectrex nell’82), così come il Rumble Pack che faceva vibrare il pad, cosa mai vista prima di allora.

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#6 Fu l’ultima console ad usare giochi su cartucce

Eh si, le cartucce da soffiare quando non funzionavano sono morte insieme al Nintendo 64, decretandone ufficialmente la fine. Pur sapendo che il CD-ROM sarebbe stato il futuro, in Giappone pensavano che le cartucce potessero dare ancora vantaggi sul lato grafico e che questa scelta poteva ridurre il costo della console di circa 100 dollari. Niente da fare, il resto è storia.

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#7 Al lancio in America erano disponibili solo due giochi

“Siamo convinti che pochi grandi giochi al lancio siano più importanti di giochi belli mischiati insieme ad altri scarsi”

Con queste parole, Howard Lincoln di Nintendo of America giustificò la presenza di soli due titoli al lancio della console: Pilotwings 64 e Mario 64. Il primo non era niente male e fortunatamente il secondo ha ridefinito il modo di fare videogiochi in tutto il mondo. Bastarono.

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#8 Gli sviluppatori di 007: Goldeneye non sapevano nulla delle caratteristiche tecniche della console

Uno dei più grandi FPS della storia è stato sviluppato praticamente alla cieca. Durante lo sviluppo la console era ancora in fase di progettazione e niente si sapeva di quanta potenza sarebbe stata messa a disposizione. Così, Rare decise di proseguire nella creazione facendo una stima delle possibilità e seguendo tale calcolo, ovviamente sbagliando: dopo un test sulla versione ultimata dell’N64, furono costretti a dimezzare la qualità delle texture. Ma il gioco fu comunque un capolavoro, vero?

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E voi, di quante di queste chicche eravate a conoscenza? Ditecelo nei commenti!