Nathan Drake è tornato, e non è solo. Naughty Dog, per farsi perdonare del rinvio di Uncharted 4, ha deciso di allietare il periodo pre-natalizio con una Multiplayer Beta estesa e duratura, che ci ha permesso di mettere le mani sul comparto multiplayer competitivo di uno dei titoli più attesi del 2016. Siamo in ritardo? Forse sì, ma abbiamo testato a fondo ciò che Naughty Dog ha messo a disposizione per chi ha installato sul monolito nero Uncharted Nathan Drake Collection. Sebbene gli sviluppatori abbiano deciso di far mostrare immediatamente i muscoli al prodotto in beta, i contenuti proposti sono piuttosto limitati, soprattutto in fatto di quantità di mappe disponibili, che incidono nel giudizio parziale di questa anteprima. Nello specifico parliamo di due mappe soltanto, che hanno risaltato pregi e difetti del comparto multiplayer del prossimo e probabilmente ultimo capitolo della celebre saga firmata Naughty Dog. Gioie e dolori, dunque.
Come di consueto partiamo con ciò che ci è piaciuto di meno: i respawn. Paradossalmente, ci troviamo di fronte a difetti causati ed innescati in modo piuttosto bizzarro dai maggiori pregi del titolo. La frenesia del gameplay e la sua accentuata velocità vanno a minare la stabilità dei respawn point, che spesso singhiozzano nonostante il ritardo calcolato dello spawn del giocatore, ideato ed inserito per facilitare il calcolo del respawn, date le dimensioni piuttosto ristrette delle location proposte dagli sviluppatori per la beta multiplayer di questi giorni. Rimanendo in tema, da un punto di vista artistico le location proposte da Naughty Dog sono “spacca-mandibola”, sebbene gli sviluppatori abbiano già avvisato circa il downgrade grafico che il titolo avrà nel multiplayer per mantenere un buon livello di fluidità. Riallacciandoci a questa considerazione, confermiamo che il frame rate è stabile sebbene non si assesti a sessanta fotogrammi al secondo. La fluidità del gameplay si sposa in maniera quasi del tutto complementare tra il feeling delle armi e la fase degli scontri a fuoco ideati da Naughty Dog. Oltre al paradosso citato qualche riga sopra, per dovere di cronaca dobbiamo segnalarne un altro: nonostante fossimo di fronte a due mappe di dimensioni piuttosto ridotte, abbiamo constatato una preponderanza all’utilizzo di armi a lunga gittata, al contrario di quanto si possa pensare.
I fucili di precisione, come in ogni Uncharted non uccidono con un singolo colpo al corpo, rimanendo ovviamente letali con un headshot. I fucili semi-automatici, utilizzando in maniera intelligente le coperture concepite in un modo alquanto sapiente dai level designer, possono diventare un must have e rischiano seriamente di appiattire il gameplay e la varietà, sulla carta notevole, proposta dagli sviluppatori. Definiamo la varietà propriamente pazzesca, poiché Naughty Dog ha deciso di mantenere il famoso “Pick” per formare il proprio equipaggiamento nel pre-match alzando notevolmente la posta. Se siete abituati al Pick-10 o 13 del multiplayer di The Last of Us o degli ultimi Call of Duty, vi troverete disorientati di fronte ad un Pick-25, in cui le armi, perk ed ultimate hanno valori diversi, al momento ben ponderati. Se ve lo state chiedendo, avete letto benissimo: ci sono le ultimate, ma non c’entrano nel modo più assoluto con i celebri franchise di Activision. Siamo al cospetto di ultimate evocabili e selezionabili all’interno del Pick-25, e sostanzialmente si tratta di abilità mono-uso offensive o difensive, della durata di pochi secondi e che non cambieranno di certo l’andamento di una partita.
Ci teniamo a ribadire che non si tratta di Super capaci di multi-uccisioni alla Destiny o alla Black Ops III, bensì possono essere paragonate a delle abilità speciali con un effetto di supporto, nello specifico questa abilità richiameranno a gran voce i primi tre capitoli di Uncharted, buttando nella mischia la Pietra Cintamani e ad esempio l’Ira di El Dorado. Oltre a queste simpatiche aggiunte, Naughty Dog è riuscita ad unire anche le unità guidate dall’IA che saranno evocabili, selezionabili dal Pick-25 e richiamabili non appena si guadagnano abbastanza soldi in partita. Il denaro, come in ogni Uncharted, vi troverete la mappa cosparsa da tesori che vi forniranno cash extra per acquistare in tempo reale le abilità speciali che avete selezionato alla creazione della vostra classe personalizzata. Va da sé che potete accumulare altro denaro compiendo le classiche azioni di uccisione, assist e rianimazioni dei vostri compagni di squadra. Per concludere, la Multiplayer Beta di Uncharted 4 è composta da innumerevoli gioie e una buona porzione di dolori, che speriamo verranno risolti prima del rilascio del titolo fissato per marzo. Attualmente il titolo sa comunque offrire una buona dose di divertimento per chi ha apprezzato il gameplay dei precedenti Uncharted e, per certi versi The Last of Us.