Against the Storm ha fatto il suo debutto sul mercato PC due anni fa, per la precisione nel periodo natalizio, apparendo l’8 dicembre 2023 sul portale Steam. Il titolo ha decisamente stupito l’utenza affezionata al genere strategico grazie alla sua interessante commistione tra City Builder (anche se sarebbe più corretto Cities Builder, visto che si richiede di gestire città multiple) e Rougelite. Il tutto proposto in una deliziosa grafica dall’impostazione retrò, forse un po’ anonima, lo ammettiamo, che strizza l’occhio ai mondi bidimesionali del passato, ed in un setting Dark Fantasy decisamente affascinante. A fronte di un gameplay eccezionale e coinvolgente. Il titolo sviluppato da Heremite Games ed edito da Hooded Horse arriva finalmente sul mercato console, grazie ad un port curato dal team QLOC per tutte le piattaforme attuali, Next ed Old Gen. Inclusa quella per Nintendo Switch di cui ci occupiamo oggi.

From Poland with Pride! Le versioni console di Against the Storm
Against the Storm su console si è fatto decisamente attendere! Per avere il port console abbiamo infatti dovuto aspettare quasi due anni, ma finalmente è giunto nelle nostre mani. In particolare si è occupato della conversione per Nintendo Switch (pienamente compatibile con Nintendo Switch 2) un gruppo di sviluppatori europeo proveniente dalla fredda Polonia che ha collaborato, anche per fattori spesso sottovalutati come la localizzazione, a oltre settanta titoli, tra cui spiccano CITIES Skylines II (per restare in tema City Builder), Civilization VI e VII, Mortal Kombat 1 e 11, stiamo parlando del team QLOC che trovate in questa pagina. in occasione delle conversioni per il mondo console questo gruppo di “veterani del porting” ha deciso di fare le cose in grande, e di abbandonare la collaudatissima accoppiata Mouse & Tastiera, per offrire una nuova interfaccia adatta ai consolari! Ottima scelta, visto che i pochissimi utenti con attaccate vere tastiere alle loro Xbox, PlayStation etc per la maggior parte sono mezzi hacker che smanettano con Linux e non giocatori veri e propri. Da applaudire quindi il fatto di aver completamente rinnovato l’interfaccia utente, che ora si è adattata alle varie console, inclusa Nintendo Switch, che è la versione su cui lo stiamo testando.
Against the Storm riesce a proporre qualcosa di molto originale in una nicchia di genere, quella degli strategici dedicati alla costruzione di una città , notoriamente tradizionale. Innanzitutto perché pensa davvero in grande, e non chiede di gestire una singola città , ma, anzi, diverse unità cittadine insieme, in un mondo esteso e credibile, per quanto ovviamente immerso nel suo affascinante setting fantasy di orientamento oscuro. Il giocatore assume il ruolo del Governatore, nominato da Sua Maestà La Regina Arsa in persona, ed è posto di fronte ad una sfida, riuscire a far risorgere e splendere una civiltà in un ambiente totalmente ostile, dove le piogge acide e le tempeste apocalittiche sono all’ordine del giorno! I racconti mitici del vecchio mondo la chiamano “Piagatempesta”, e chi l’ha vista raramente riesce a raccontarlo. Il nostro compito è quello di guidare non solo dei semplici umani, ma anche specie provenienti dalla fauna naturalistica e soprannaturale, come volpi e castori, ma anche lucertole e temibili arpie. L’obiettivo ultimo, infatti, non è la mera costruzione, ma soprattutto la sopravvivenza in un mondo ferocemente ostile, ricco anche di nemici, come demoni e fantasmi. Ben lungi dal creare e gestire una singola City, ecco che ci troviamo a dover realizzare diversi insediamenti, ognuno con una propria razza dominante, e ad interconnetterli tra loro per farli prosperare in modo reciproco. La sfida è davvero tosta, ma affascinante. Fino a che se ne hanno sotto mano 4 o 5 è una passeggiata, ma superati i 30 diventa una impresa sovrumana!

Against the Storm: il fulcro del gameplay è la molteplicità , ove collaborano diverse civiltà , solo lì c’è vera prosperitÃ
Non una ma molteplici realtà da gestire, interconnettere e far prosperare. “La diversità come valore”, questo è il grande segreto di Against the Storm. Un gioco che, fin dal suo titolo drammaticamente romantico, ci porta nelle più oscure profondità dell’esistenza. Ogni vita è in pericolo costante, che tu sia un umano, cervo o volpe, ed anche se sei capace di volare come una mitologica arpia, nulla si può Contro la Tempesta. Un City Builder che va molto oltre alla sua semplice funzione di gioco di costruzioni, sfiorando i grandi enigmi della Filosofia Esistenziale, niente male per un “semplice” strategico gestionale, non c’è che dire! La sfida che lo sviluppatore (Heremite Games in origine, e QLOC in questo port) chiede è già di per se notevole, far prosperare una intera regione, partendo da insediamenti piccolissimi, composti da poche decine di individui ancora terrorizzati dalla Piagatempesta, e renderli forti, coraggiosi, ben armati e pronti alla sfida più grande, sopravvivere agli urti della vita. L’interconnessione è la via più importante per la prosperità . I diversi Assett che noi creiamo non possono nulla se non in comunicazione ed interscambio con gli altri. In ogni villaggio possono prosperare fino a cinque specie diverse. Da soli non si cresce, insieme si vince. Questa è una grande lezione di vita. Ovviamente il gioco non si basa sulla sola filosofia, e si basa anche su precisi obiettivi in game. Tra loro ad esempio la Quest Primaria della “Creazione della Rete Stradale” per collegare tutti gli insediamenti. Le strade permettono di raggiungere gli Otto Sigilli mistici, unica barriera in grado di frenare la Piagatempesta.
Il fantasy irrompe drastico nella gestionalità di base, e rende il tutto molto più magico. Le singole missioni sono tradizionali, e richiedono di costruire infrastrutture varie, dalle case alle costruzioni dedicate all’agricoltura ed all’industria, e per gli esperti del genere sono fin troppo intuitive. La difficoltà del gioco, inoltre, è sostenuta, ma mai troppa, rendendo il titolo fruibile anche ai meno esperti. L’elemento esplorazione è fondamentale, e spesso la Foresta Oscura non è quello che sembra… La nobile ed austera Regina Arsa, ben lungi dal lasciarci carta bianca, interverrà durante le campagne gestionali, non solo mettendoci fretta, ma anche ponendo precisi obiettivi da raggiungere per poter passare alla missione successiva. Il fatto, poi, di essere in un territorio ostile con nemici demoniaci, rende il tutto più complesso. La curva di apprendimento è ben dosata, ed il giocatore non è mai lasciato troppo a se stesso con elementi nuovi di botto, inclusi quelli derivati dall’impostazione Rougelike, che anzi regalano azione, che spezza in modo sobrio la staticità intrinseca del genere stesso. Uno degli aspetti più interessanti del gioco è la diversa gestione dei pattern ludici. Se una strategia è stata ottimale per uno o due livelli, al terzo stage potrebbe invece essere controproducente, cosa che spinge il giocatore non solo a ragionare, ma anche a sperimentare il più possibile strategie di gioco personali. Alcuni elementi, come logico, si sbloccano man mano che si gioca, con una formula di upgrade progressivo di unità e strutture. Ogni missione, ovviamente, ha le sue peculiarità uniche, elemento che regala varietà al gameplay.

Lo stile audiovisivo di Against the Storm: neoclassicismo videoludico dal sapore retrò
Le mappe dal gusto esagonale sono affascinanti, e le visuali scelte, dall’alto con illuminazione dinamica, permettono di avere sempre sott’occhio i propri obiettivi e progressi. Al giocatore è anche lasciata molta libertà d’approccio, si può indugiare in una missione ritardando l’obiettivo finale per accumulare risorse, o solo per studiare i nemici, oppure si può giocare velocemente tralasciando gli elementi secondari. Come nella vita vera, del resto. I giocatori maggiormente esperti del genere otterranno il massimo da missioni infinite, quelli novizi vorranno tutto e subito, ma entrambi troveranno pane per i loro denti. Quelle mappe ricordano i grandi classici della strategia, che poi sono quasi tutti derivati, almeno visivamente e concettualmente, dalla Dama Cinese. A partire dal vetusto Panzer General, senza voler andare a scomodare Carcassonne, ma anche il gioco in se pare un vero e proprio collage di vecchi e nuovi classici del genere, a volte si intravede un Banished, altre un Foundation, ma anche spruzzate di Age of Empires, con i dovuti limiti, ed in generale decine di titoli city builder a tema medievale, già visti, o strategici in genere come i primi tre Warcraft, saga che sicuramente gli autori hanno nel cuore, come si intuisce dalle molte citazioni. L’impostazione grafica rende Against the Storm subito familiare per gli appassionati del genere, ovvio, ma allo stesso tempo gli dona quasi un anonimato concettuale, salvato solo dalla componente fantasy che riesce a caratterizzarlo in modo personale.
Le animazioni ed i disegni di personaggi, nemici, effetti ambientali e costruzioni sono davvero ben fatte, per quanto di impostazione semplicistica e volutamente retrò, e nei momenti più chiassosi dei combattimenti derivativi dalla componente Rougelike si avvistano persino reminiscenze dei classici Diablo o Sacred! Insomma, un gioco che cita gli anni novanta ed i primi anni duemila, classico per scelta e vecchio stile nell’animo. Per contro la colonna sonora è davvero molto intrigante, a volte sorprende con melodie, effetti speciali e trovate sonore molto particolari, che, pur essendo gradevoli, paiono quasi troppo coraggiose rispetto al comparto puramente visivo. Sappiamo, però, cari costruttori seriali di città all’ascolto, che è dai tempi del primo indimenticabile Sim City del 1989 per Personal Computer, che trovate in questa pagina, la grafica non conta davvero nulla in un gestionale. Il gameplay, da solo, è capace di reggere un titolo, se ben realizzato. E, lasciatecelo dire, stavolta siamo di fronte ad una produzione eccezionale, in grado di poter diventare una nuova pietra miliare del genere, grazie alla sua originalità concettuale. Siamo tutti in balia delle piogge oscure, ma l’importante è sopravvivere, e rigenerarsi ogni volta Contro la Tempesta.
Oggi l’edizione per Personal Computer è diventata un piccolo classico della strategia recente, con un riscontro strepitoso, superando in un paio di anni il milione e mezzo di copie vendute! La trovate anche scontata sul portale Steam. Ma anche su GOG, Epic Games e Microsoft Store, se è per questo. Dopo l’enorme successo di pubblico e critica ottenuto in formato PC Windows nel 2023, ecco che, finalmente, a partire dal 26 Giugno 2025, l’eccezionale city builder dark fantasy arriva su console, come abbiamo detto in questa pagina. In particolare Against the Storm è ora disponibile per la Next Gen, ovvero le fiammanti PlayStation 5 ed Xbox Series X|S, sulle macchine di Redmond, peraltro il titolo arriva al Day One anche su Game Pass, ma anche per la ancora grintosa Old Gen, ovvero PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch (la versione da noi provata), che offre la piena compatibilità con Nintendo Switch 2. Decisamente non avete scuse, il gioco è davvero disponibile ovunque ormai. Il titolo, oltre che in inglese, è localizzato in ben 18 lingue, italiano compreso. Per chi vuole un’offerta ancora più allettante è disponibile anche Against the Storm – Complete Edition, dedicata al mercato console, che offre, oltre al gioco completo, anche la nuova espansione del titolo, derivata dal primo DLC Keepers of the Stone già visto su PC nel 2024, ed ora chiamata Against the Storm – Frog-tastic, Keepers of the Stone, che, come si intuisce dal gioco di parole ha a che fare con le rane, ed offre una nuova specie, due nuovi biomi inediti, oltre che, ovviamente, edifici nuovi di zecca, nuovo ordini e sfide extra per chi magari è già esperto del titolo originale.
Il nuovo classico tra i gestionali moderni, Against the Storm, ormai titolo di culto per gli appassionati del genere, arriva finalmente nel mondo console dopo l’enorme successo della precedente versione PC. L’ottima qualità del port per Nintendo Switch, di cui si è occupato il talentuoso team QLOC, non fa affatto rimpiangere la versione originale per PC, nonostante l’ovvia maggiore immediatezza e comodità del Mouse come sistema di controllo. I comandi via Joycon sono stati ottimizzati in maniera egregia. L’interfaccia utente è stata infatti completamente rinnovata adattandosi alle varie console, rendendo il titolo più fluido ed immediato, e sfruttando bene i circuiti della console ibrida della Casa di Kyoto. Il comparto audiovisivo, del resto, è molto tradizionale e poco esoso in termini hardware, visto che il gioco preferisce concentrarsi sull’eccezionale gameplay. Un’opera di alto livello concettuale, che si permette di fare Filosofia Esistenziale nel mondo dei videogiochi. Se amate il sempreverde genere dei City Builder, specie con una blanda spruzzata di Rougelite, e magari siete anche fan delle atmosfere Dark Fantasy, Against the Storm saprà regalarvi notevoli soddisfazioni.
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