I prequel hanno sempre un’importanza categorica nel panorama videoludico, e Yakuza 0 Director’s Cut, che è sbarcato su Nintendo Switch 2 in esclusiva temporanea, è l’esatta prova della nostra tesi. Oltre a essere un videogioco di fondamentale importanza per la serie Yakuza, è pure uno dei più amati dell’intero franchise. Splendido, autoriale ed enorme, Yakuza 0 pensiamo che sia il miglior modo per godersi l’esperienza al suo massimo. Lo abbiamo rifatto per voi e ci siamo ricascati di nuovi con tutte le braccia, le gambe e sì, persino il cuore… e ci siamo ritrovati in un contesto che, ancora oggi, sa bene come delinearsi e raccontare la società giapponese.
Già per qualcuno un’operazione del genere potrebbe sembrare superflua e inutile, ma ci sono tante, troppe cose da tenere in conto: la preservazione stessa dell’opera, la volontà di proporre altro, tanto altro, e far vivere agli utenti di Switch 2 un videogioco corale, capace ancora oggi di far brillare tanto gli occhi quanto il cuore. In quasi quarantacinque ore, considerando che ce lo siamo voluto rigiocare per bene per tornare a parlarne in modo approfondito, e la sorpresa è stata tanta, troppa, irrefrenabile e incontenibile.
Quando si parla di Yakuza, occorre prestare attenzione alla storia del franchise e al suo vasto picco di lore. È l’esempio perfetto di cosa significhi creare un videogioco con l’obiettivo di spingere il modello in modo tale da renderlo incisivo quanto ottimamente rappresentato. Switch 2, sopraggiunta in modo improvviso nelle grazie di colui che si sta occupando di questa recensione, ha spinto in modo ottimale il livello ludico del videogioco, facendoci ripiombare nel passato nel miglior modo possibile. E, checché ne dica qualcuno, con una traduzione in italiano così di ottimo livello che ci ha dato la possibilità di godere davvero e di coinvolgerci ulteriormente al suo interno.
Giugno, d’altronde, è stato un mese piuttosto pieno. Tanti videogiochi, un numero imprecisato di soluzioni e sì, pure qualche aggiunta che nessuno si sarebbe mai aspettato. Non solo Death Stranding 2, quindi, ma soprattutto Yakuza 0 per l’utente medio di Switch che, prima di oggi, non ha mai sfiorato un capitolo della serie. Come gira sul nuovo device della casa Kyoto? Calma, ora ve lo raccontiamo. Ma prima, ovviamente, un bel po’ di gameplay, elemento che in ogni analisi che si rispetti ha un senso – soprattutto per coloro che non hanno mai toccato un’opera di un franchise famosissimo di questo tipo.

Yakuza 0 Director’s Cut: fare male su Nintendo Switch 2
Che bella la giovinezza, non è vero? Lo è anche per i protagonisti dell’avventura di Yakuza 0 Director’s Cut, ovvero il severo Goro Majima e lo scorbutico Kazuma Kiryu, che su Switch 2 sanno come farsi sentire. Intanto, si tratta di un action RPG ambientato nella cittadina fittizia di Kamurocho e di Sotenbori: la prima è una sorta di Tokyo con gente arrabbiata fino al midollo, con una società nipponica che si basa tanto sulla tradizione quanto sulla prevaricazione tra ceti sociali, mentre la seconda è ispirata a Osaka. L’avventura è in terza persona, con il giocatore che può vivere intensamente le due cittadine facendosi largo in situazioni inaspettate e coinvolgenti, mentre cammina al fianco di un peso sulle spalle per nulla scontato. La produzione è pensata soprattutto per coloro che intendono menare le mani e per chiunque adori questo contesto funestato e piacevole, ma soprattutto per chi cerca un’avventura capace di coinvolgere per molte ore.
Questo prequel, in tal senso, non si discosta molto dal passato del franchise. Anzi, resta piuttosto intaccato agli stilemi ludici tipici del franchise. Il videogioco si basa tanto sulla storia principale, ma non si dimentica affatto di offrire un game design semplice ed essenziale. La produzione si basa, infatti, su un sistema di combattimento piuttosto unico nel suo genere: la lotta è alla base della catena alimentare ed entrambi i personaggi, oltre a disporre di un moveset diverso in base alle situazioni, si muovono al suo interno combattendo in molte occasioni nei vari scontri casuali offerti. Alcuni di essi vi vedranno coinvolto in veri e propri combattimenti piuttosto impegnativi, mentre altri potranno essere affrontati con meno apprensione.

L’importante sarà, però, curarsi a seguito di ogni lotta, così da non restare in qualche modo. In tal senso, la presenza di supermarket e molto altro potrà aiutare a muovervi al suo interno, senza ovviamente tralasciare alcunché, e vivendo intensamente il racconto nel modo adeguato. Gli scontri, oltre a essere sapientemente gestiti, conferiscono ai protagonisti il riempimento della barra Fervore, che permette loro di concatenare in seguito degli attacchi letali, alcuni di essi capaci di concatenare delle bellissime combo. Su Switch 2, ricordo, ci sono tantissimi approcci. No, non parlo del game design, ma di cosa significhi giocare e usare i joycon sia in handheld che in modo diverso, con la console attaccata alla dockstation.
Pensavamo sarebbe stato alquanto complesso riuscire a gestire gli scontri e a muoversi agilmente al suo interno. Invece, sorpresa: ci ha lasciato di stucco le possibilità che sono riservato al suo interno. Stiamo parlando di una resa ottima al tatto, specie quando ci sono nemici diversi. Noi, oltre ad aver usato i joycon, ci siamo anche dilettati con il controller. Con un nuovo device, è spesso complesso capire se l’avventura sarà ugualmente di livello.
Possiamo confermarmi che, durante le fasi di combattimento e nelle tante attività di gioco, non è per nulla scomodo godersi l’avventura. Ricordiamo, in tal senso, che il nuovo device di Nintendo ha delle caratteristiche davvero uniche: oltre a un nuovo supporto in lega di alluminio, ha uno schermo LCD per nulla male. Le sagome, anche grazie all’ottimo porting sviluppato Ryu Ga Gotoku, sono ben definite. Ve lo immaginate, sì, giocare Yakuza Director’s Cut sul tram o mentre siete sul treno? Ora è possibile.
Già di per sé si tratta di una console fortissima. Ora lo è ancora di più. Nel dockstation, in tal senso, le immagini sono ottime, soprattutto quelle di Yakuza 0 Director’s Cut. È stato svolto un lavoro egregio anche da parte del team per offrire il meglio del meglio, con tantissime qualità visive di ottima fattura.

Il miglior modo per godersi Yakuza 0
Oltre a essere un videogioco trattato bene su Nintendo Switch 2 e un’opera incredibile lato game design, Yakuza 0: Director’s Cut propone anche una bellissima storia tutta da vivere. Non staremo qui a farvi spoiler ulteriori, perché non ci teniamo affatto a rovinarvi l’esperienza; sappiate solo che merita il vostro tempo e che la narrazione, ritmata ottimamente, offre moltissimi punti di contatto anche con il mondo attorno a voi. Viene posta poi una critica sociale alla società nipponica, che talvolta, per quanto affascinante, risulta essere piuttosto esclusivista.
Il porting, comunque, è davvero ottimo. La densità delle immagini riesce sempre a soddisfare gli occhi e riempie serenamente tantissimi momenti inaspettati, su cui poi si regge l’intera struttura ludica e narrativa. Parlando delle prestazioni console su Switch 2, in handheld il software fa scaldare la base leggermente, non al livello di altre pubblicazioni come Cyberpunk 2077. Cambia, però, quando si tratta di doverla tenere per mano e giocare, quindi, in portabilità. Ricordo che la macchina monta un’ottima scheda video, con NVDIA che si è impegnata con Nintendo per creare una prova eccellente al riguardo.
La serie 30 RTX, d’altronde, è una delle più duttili in assoluto. Alla fine dei conti, il porting di Yakuza 0 Director’s Cut sa dare ai giocatori un’ottima alternativa per goderselo al meglio. Non contando poi le ottime novità in relazione ai contenuti della Director’s Cut, inclusi dei nuovi video, goderselo su Nintendo Switch 2 potrebbe essere comodamente il miglior modo per vivere uno dei videogiochi della serie Yakuza migliori in circolazione. E con l’ampia scelta della libreria del team giapponese, non è affatto e per nulla scontato.
Non è mai semplice riuscire a coniugare la bellezza di un videogioco su una console ibrida. Però, non possiamo che restare affascinanti dall’ottimo lavoro svolto da parte del team giapponese, che ha saputo dosare al meglio le energie ludiche e tecniche senza rinunciare alla sua personalità. La produzione, oltre ad affascinare e a tenere incollati allo schermo, è la prova inconfutabile di quanto Switch 2 sia assolutamente potente e possa coniugare al meglio le prestazioni. In tal senso, all’interno di Yakuza 0 Director’s Cut non ci sono affatto compromessi e la resa estetica, grafica e ludica è davvero eccezionale. Insomma, è il miglior modo per godersi questo capolavoro.
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