Altro anno, altro Call of Duty. Dopo Advanced Warfare e Black Ops III, la palla passa ad Infinity Ward che, ironia della sorte per il nome, ci porterà il 4 Novembre il suo personalissimo Infinite Warfare. Purtroppo, a differenza dello scorso E3, in cui abbiamo messo le mani sul COD precedente firmato Treyarch, non possiamo sbilanciarci troppo dal momento che possiamo parlare solamente per la campagna single-player, dato che il multiplayer competitivo verrà svelato in concomitanza con le finali della Call of Duty World League agli albori di settembre. Non è dato sapersi se durante la Gamescom 2016 potremo mettere le mani sul titolo, tuttavia vogliamo sperare che questo strano silenzio attorno all’ultimo prodotto della serie non sia figlio di una scarsa fiducia nel lavoro fatto fino ad ora. Bisogna inoltre ricordare che quest’anno Call of Duty Infinite Warfare arriva in bundle con Call of Duty Modern Warfare Remastered, uno dei capitoli preferiti dal pubblico e dalla critica. Qualora acquistiate la versione Legacy, troverete il codice per scaricare anche la rimasterizzazione, ad opera di Raven Software, del quarto riuscitissimo capitolo della serie. Chiusa questa parentesi puramente a scopo infomativo, passiamo a ciò che si è visto alla presentazione con i ragazzi di Infinity Ward.
La presentazione si è strutturata in due fasi: la prima con uno scenario di guerriglia urbana a Ginevra come contorno, combattimenti orizzontali molto classici, nonostante i mezzi tecnologici estremamente avanzati. La seconda parte ha messo in mostra il combattimento spaziale con astronavi, rampini e movimenti a gravità zero. Questa fase ha permesso di mettere in luce tutti gli aspetti nuovi del franchise, almeno dalla parte dei cosiddetti “conservatori” di Infinity Ward. Qualora abbiate visto il trailer alla conferenza stampa Sony pre-E3, abbiamo potuto vedere un gameplay esteso di quel trailer.
Ciò che risulta estremamente interessante anche parlando con gli sviluppatori è la possibilità di giocare la campagna single-player come un insieme di svariate operazioni, separate tra loro partendo da un hub centrale e con la possibilità di selezionare la destinazione in seconda sede. Potremo quindi battezzare la missione e partire senza soluzione di continuità per la stessa, in stile Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Non sappiamo se sarà consentita un’esplorazione appagante dei vari pianeti su cui sarà ambientata, ma lo speriamo vivamente poiché potrebbe essere un ottimo spunto per la serie, prendendo qualche elemento da Destiny. Questa particolare scelta e aggiunta potrebbe giovare estremamente alla sensazione di libertà conferita al giocatore che si troverebbe con un Call of Duty dal retrogusto estremamente libero e senza vincoli. I dubbi permangono sulla narrativa del titolo che potrebbe essere diluita, andando ad indebolire un fattore che non è di certo una punta di diamante della produzione. A tal proposito, speriamo e contiamo di ricevere news in tal senso a breve, siamo piuttosto convinti che questa scelta di gameplay possa giovare alla serie e spezzare quella sensazione di camminare in continuità in un enorme corridoio scriptato.
Nel complesso siamo rimasti amareggiati dalla non possibilità di essere volati fino a Los Angeles senza neanche provare il prodotto, tuttavia siamo rimasti alquanto soddisfatti dalle scelte fatte dal team di sviluppo.