Durante l’E3 abbiamo avuto modo di poter mettere le mani su Sniper Elite 4, titolo sviluppato dagli inglesi di Rebellion e distribuito in Italia da Koch Media. Il gioco, previsto per il 14 febbraio 2017 su PlayStation 4, Xbox One e PC sarà incentrato sulla seconda guerra mondiale, e sarà ambientato proprio nel nostro Paese nel 1943, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. Interpreteremo nuovamente i panni di Karl Fairburne, storico protagonista dei vari Sniper Elite. Durante la nostra prova di 30 minuti, siamo stati catapultati direttamente in una fase avanzata del gioco, in un’area circondata da svariati nemici tedeschi e con l’obiettivo di dover distruggere un ponte, centro nevralgico per gli spostamenti sia di materiali sia tattici delle truppe avversarie. L’armamentario a disposizione era composto da svariate armi selezionabile tramite le frecce del joypad della PlayStation 4: come arma principale, selezionabile tramite freccia in su, avevamo a disposizione un fucile da cecchino, mentre con la freccia destra una mitragliatrice, con la freccia a sinistra una pistola e con la freccia in basso le granate. Del nostro equipaggiamento faceva parte anche il binocolo, selezionabile tramite L3, con cui è stato possibile marcare a distanza i nemici per vedere accuratamente i loro movimenti e la loro posizione precisa anche sulla minimappa/radar presente in basso a sinistra. Questa minimappa aveva con sé un cerchio attorno alla nostra posizione, ad indicare il nostro livello di visibilità da parte del nemico: se avessimo corso, o se fossimo stati in piedi per troppo tempo (possibile cambiare la nostra posizione tramite la pressione del tasto cerchio, in piedi, accovacciato, e sdraiato) in una zona scoperta, saremo stati facili facilmente individuati, e se non fossimo scappati dall’ultima posizione nota al nemico, individuabile a noi giocatori tramite un fantasma, ci saremo ritrovati circondati da una pattuglia che ci avrebbe distrutto in poco tempo.
Dopo aver preso confidenza con i comandi e il mondo di gioco, abbiamo iniziato prima a marcare i nemici che si trovavano di fronte a noi con il binocolo, per poi farli fuori uno ad uno dalla distanza. Osservare le uccisioni tramite killcam è veramente adrenalinico, e non nascondiamo che ci è piaciuto talmente tanto “camperare” e far fuori i nemici a più di 150 metri di distanza che non ci siamo accorti di aver esaurito le munizioni del nostro fucile. Di conseguenza abbiamo deciso che era giunto il tempo di provare altri approcci oltre a quello del cecchino e abbiamo iniziato quindi ad abbandonare la nostra posizione per cercare di passare attraverso le linee nemiche e raggiungere il ponte. Dalla posizione centrale potevamo scegliere due percorsi, sia a destra in cui saremo passati attraverso un villaggio pattugliato da pochi nemici e fare il giro più lungo, oppure andare a sinistra per prendere il percorso si più breve, ma più sorvegliato in quanto vero e proprio avamposto militare. Dato che ci mancava poco tempo e volevamo portare a termine la missione, abbiamo deciso di prendere il percorso più rapido ma dopo pochi metri ci siamo resi conto che essere da soli contro un intero distaccamento militare, non è proprio facile se non si riesce ad essere stealth al punto giusto. Nonostante avessimo preso il percorso breve, abbiamo notato come siano grandi le mappe di gioco e di come le truppe nemiche, se non si fa attenzione a marcarle per evitarle o a farle fuori per tempo debito, siano veramente ovunque. Purtroppo mentre eravamo in procinto di avvicinarci al punto nevralgico del ponte, pronti per farlo saltare, abbiamo dovuto interrompere la nostra prova, dato che avevamo finito il tempo a nostra disposizione.
Sniper Elite 4 ci è piaciuto: è un gioco adrenalinico e tattico, con un buon impatto grafico e un gameplay ben strutturato. Purtroppo però abbiamo riscontrato un grande problema relativo all’IA nemica delle truppe, perchè non bilanciata correttamente. Le truppe di pattuglia molto spesso non si accorgevano della nostra presenza se fossimo passati accovacciati accanto a loro (a neanche un metro di distanza, o dietro di loro); ma se per caso avessero sentito un colpo di proiettile oppure un cecchino nemico avesse visto la nostra posizione, il comportamento dell’IA diventava giustamente molto più aggressivo e deciso a farci fuori con ogni mezzo a sua disposizione. Oltre questo un’altra incertezza riscontrata durante la prova è stata dal punto di vista grafico, data la non perfetta pulizia delle texture in lontananza. Dopo la prova, abbiamo avuto modo di scambiare in amicizia qualche chiacchiera con gli sviluppatori che ci hanno rassicurato rispondendoci di essere a conoscenza di questi bug, e che non saranno presente nella versione definitiva del gioco, facendoci quindi ben sperare di mettere mani su un prodotto molto valido.