Cloudberry Kingdom: la recensione di VMAG

Sviluppato da Pwnee Studios, Cloudberry Kingdom si è finalmente reso disponibile al download su console, inizialmente su PlayStation Network ma a breve anche su Xbox Live e Steam, mentre dal primo Agosto sarà infine acquistabile su Nintendo Wii U (la versione per console PlayStation Vita arriverà successivamente nel corso dell’anno). Ma di cosa si tratta più precisamente? Cloudberry Kingdom altri non è che un gioco di piattaforme bidimensionale con livelli generati casualmente, capaci di offrire quindi sfide sempre diverse (con inoltre, un livello di difficoltà che si adatterà alla bravura del giocatore). Più di dieci eroi e tre modalità differenti (Storia, Partita libera e Arcade, con le varianti Time Crises, Hero Rush ed Escalation) e la possibilità di dare a quattro giocatori il modo per competere o cooperare in multiplayer locale.

La narrazione di Cloudberry Kindgom (se cosi’ si puo’ definire) racconta la storia di un regno magico, in cui la temibile Sfera è tornata e con essa anche alcuni deliranti personaggi (come la principessa annoiata puntualmente da salvare). Stara’ a Bob, il nostro eroe ormai in pensione, farsi avanti per riportare l’ordine nel reame, fermando il malvagio Kobbler e il potere della Sfera. Se il tutto vi suonerà assolutamente delirante e “non sense”, sappiate che avete avuto una buona intuizione. Vi basti sapere che Bob è doppiato nientemeno che dall’attore Kevin Sorbo, protagonista dell’indimenticabile serie TV di culto degli anni 90 “Hercules”, capace di portare il livello di comicità del gioco su piani decisamente elevati.

Ma poco importa dopotutto, nel momento in cui si va ad analizzare il gameplay del titolo: l’algoritmo di generazione casuale dei contenuti dei livelli messo in piedi dai ragazzi del team Pwnee Studios, si adatta dinamicamente all’abilità del giocatore. La capacità di effettuare salti millimetrici oppure raccogliere tutte le pietre sparse per uno schema, e’ una sfida di abilità niente male, considerando anche che Bob può assumere forme e dimensioni sempre diverse ed imprevedibili (da minuscolo, per passare in fessure altrimenti impenetrabili, o con addosso un Jetpack che richiede di calibrare al millimetro la propulsione dei razzi).

Per il resto, il gameplay consiste sostanzialmente in un susseguirsi di salti su piattaforme in movimento, nemici, trappole a scomparsa e assurdi salti nel vuoto. Il titolo, inoltre, gode anche di una modalità cooperativa online\offline abbastanza funzionale, se non fosse per alcune situazioni estremamente caotiche in cui inevitabilmente ci si andrà a cacciare, complice anche il visionario stile grafico, sempre stracolmo di colori, oggetti in movimento ed effetti psichedelici. Insomma, senza troppi giri di di parole, Cloudberry Kingdom è un platform seriamente diverso dal solito: i suoi livelli ridotti, con avversari e trappole generate casualmente, farà la gioia di chi adora i prodotti folli ed imprevedibili. Al contrario, gli amanti dei platform “nudi e crudi” di matrice 2D tradizionale, faranno fatica ad apprezzare lo sforzo di Pwnee nel proporre qualcosa di diverso dal solito.