Honor Code, Inc. è The Abyss in VR

L’esplorazione sottomarina è uno dei generi che meglio si presta alla realtà virtuale. Questo perché solitamente siete all’interno di un veicolo, e siete completamente immersi dall’ambientazione circostante. Non è un caso che anche Sony abbia deciso di creare la demo The Deep per Project Morpheus, dove vi trovate all’interno di una gabbia con uno squalo che vi viene contro.

Alla lista di simulatori sottomarini va aggiunto anche Narcosis, un progetto di cui si sente parlare da parecchio tempo e che è stato adesso rinominato in Honor Code, Inc. Dopo un periodo di silenzio, il gioco torna a mostrarsi, con qualche novità. Già a marzo avevamo saputo che gli sviluppatori intendono portare il gioco su PlayStation 4 e supportare Project Morpheus. Non si sa ancora se questa versione sarà realizzata, ma questa settimana è stato diffuso un nuovo trailer dell’esperienza.

Narcosis è un survival horror ambientato sott’acqua, ma la cosa più interessante è che racconta una storia tramite l’ambientazione. Dopo essere sopravvissuti a un incidente catastrofico, i giocatori devono sopravvivere abbastanza per uscire dall’acqua, prima che la loro riserva di ossigeno si esaurisca. Potete immaginare, quindi, quanto questo gameplay può rivelarsi ansiogeno e claustrofobico, e dunque perfetto per un mood horror. Da notare anche come indossando il visore si ha una perfetta sincronia con la premessa del gioco, dove in effetti indossate una maschera da sub.

Il trailer rende l’atmosfera del gioco, che sarà ambientato perlopiù all’interno di ambientazioni oscure, inquietanti e silenziose, dove l’unico suono che potrà essere udito è quello del respiro affannoso del protagonista. La premessa è senza dubbio affascinante, e mi ha ricordato non poco alcune scene di The Abyss, uno dei film più belli (e sottovalutati) di James Cameron. Chissà se anche in Honor Code, Inc. alla fine ci si ritroverà faccia a faccia con creature aliene!

Come suggerisce il trailer, scopriremo questo e altri dettagli in un non meglio precisato 2015.