Quasar, ovvero come risparmiare i soldi per la spa

La foto che vedete in apertura è decisamente bizzarra, ma dietro quel particolare involucro si nasconde un Oculus Rift. Si chiama Quasar ed è l’ultima trovata dello studio di design londinese Field. Non capiamo, sinceramente, la necessità di modificare il Rift in questo modo (ma senza dubbio richiama l’attenzione), ma allo stesso tempo il progetto è piuttosto interessante. Quasar infatti intende sovrapporsi alle esperienze adrenaliniche che vengono proposte solitamente in VR, puntando piuttosto sulla capacità del medium di rilassare chi lo usa. Quasar mette gli utenti all’interno di esperienze dal sapore fantascientifico, mentre i loro movimenti vengono tracciati grazie a uno speciale movimento, permettendo loro di plasmare il mondo che hanno intorno.

I visori sono basati sul concetto di maschile, femminile e androgino. Il primo visore porta l’utente nell’atmosfera esterna al sole, dove ci si potrà spostare muovendo le braccia come se si stesse nuotando; il secondo trasporta chi indossa il visore nello spazio intergalattico, dove, con un semplice gesto della mano, sarà possibile generare nuove galassie e nebulose; infine, il terzo visore permette di manipolare e giocare con delle forme astratte ed esplosive. Marcus Wendt, creative director di Field, racconta così il progetto: “È un’esperienza davvero rilassante e piacevole. Non ci sono sparatorie. È più simile ad andare in una sauna o in una spa. Penso che il nostro obiettivo sia creare esperienze ludiche che quasi non possono essere descritte a parola, ma che funzionano su di un livello sensoriale ed emotivo; proprio come essere in grado di giocare con il suono e scolpirlo con le proprie mani”.

Il progetto è attualmente in mostra a Londra, mentre nel corso dell’anno arriverà anche nel resto del mondo; in autunno, il team spera di pubblicare le esperienze virtuali attraverso una app scaricabile, che nelle intenzioni di Wendt sarà un modo non soltanto di aumentare la portata del progetto, ma anche di invitare giovani designer a creare la loro esperienza e spingere la VR oltre i suoi limiti. “C’è un chiaro bisogno di sviluppare nuovi concept unici per questo medium” ha dichiarato Wendt. “E siccome è parecchio divertente, e si possono creare cose fantastiche, sono sicuro che le persone salteranno a bordo”.