AMD e Windows 10 insieme per la realtà virtuale

AMD ha appena presentato in un briefing il suo nuovo hardware ideato intorno a Windows 10, il sistema operativo made in Microsoft in uscita oggi. Che cosa significa questo per i gamer e, di conseguenza, anche per gli appassionati di realtà virtuale? Andiamo a scoprirlo insieme.

Windows-10

A quanto pare, infatti, le macchine AMD saranno costruite per ottimizzare l’esperienza Windows 10. Tutta la gamma AMD, che comprende quindi dai mini PC gaming fino ai modelli più grandi e i tablet, nonché Xbox One, sono inoltre già pronti per le librerie DirectX 12. In termini di performance questo si traduce in un livello di dettaglio 15 volte superiore rispetto al passato, il che è particolarmente importante quando si parla di esperienze VR, dove la presenza è aiutata dalla fedeltà dell’immagine. Il focus sul gaming e sulla virtual reality significa anche che ci saranno dei titoli ottimizzati per configurazioni AMD: stiamo parlando, nella fattispecie, di Deus Ex: Mankind Divided e Ashes of the Singularity, anche se ce ne sono molti altri in arrivo.

Le macchine AMD sono costruite per velocizzare le applicazioni di Windows 10, come nel caso del player TV e film, del browser e dell’interfaccia. Tra le altre funzioni che si avvantaggiano dell’hardware AMD troviamo anche il wireless display, un’estrazione degli archivi .zip più veloce e il desktop remoto. Durante il briefing si è fatto anche riferimento a una funzione che riguarda da vicino gli YouTuber, il Gamedvr, che permette di registrare le partite in H.264 nativo.

Inoltre, grazie all’hardware AMD sarà più facile trasmettere in streaming i giochi Xbox One su PC; ricordiamo che questa funzionalità dovrebbe supportare anche Oculus Rift: durante la conferenza pre-E3 di Oculus VR si era del resto fatto menzione di un sistema di streaming dei giochi Xbox One in VR.

AMD’s-Radeon-R9-290X

Sempre in ambito virtual reality, troviamo un’altra feature interessante delle DirectX: gli shader asincroni. Questi permettono di segmentare il workload in diversi task paralleli; di conseguenza, ciò si traduce in performance più elevate e in un grande beneficio per device come Oculus Rift: il maggiore parallelismo, infatti, significa che si ottiene meno latenza in realtà virtuale, portando a una VR più reattiva e con meno possibilità di indurre la “simulation sickness”. La performance migliorata permette anche di avere più spazio per gli effetti grafici, rendendo la simulazione più realistica. Gli shader asincroni, infine, consentono di guadagnare ben 29 FPS in più nelle prestazioni, e sappiamo quanto gli FPS siano cruciali per le esperienze Rift.

Il conto degli FPS è destinato a salire grazie all’explicit multiadapter, che per la prima volta ha il supporto nativo alla multi-GPU in DirectX, oltre a un controllo più preciso dei dev sui workload delle app per migliorare il rendering parallelo; i dev avranno anche più controllo sull’hardware per ottenere una migliore performance.

Ricordiamo che la Oculus Room, di cui ORI è media partner, ha come sponsor tecnico AMD, che ha fornito le tecnologie con cui è possibile sperimentare Oculus Rift, dando la possibilità di sperimentare la VR in modalità ottimali. Se volete anche voi provare il Rift, potete approfittare in questi giorni dei diversi eventi a tema virtual reality organizzati in occasione della VIGAMUS Game Summer.