Ecco perché Oculus Touch cambierà tutto

Rispetto ad altre caratteristiche di Oculus Rift, il controller Touch è ancora avvolto perlopiù nel mistero, anche perché finora i giochi resi disponibili al pubblico non lo supportavano. Ora, i file di documentazione del controller permettono di fare maggiore chiarezza sulla sua identità, e di capire meglio perché è fondamentale per la crescita della VR.

Dalla documentazione, apprendiamo che Oculus Touch è in grado non soltanto di comunicare al computer dove si trovano le mani dell’utente, ma anche le sue dita, con una fedeltà imparagonabile rispetto a quella di Leap Motion. Un update della Oculus Rift Developer Guide spiega infatti come gli sviluppatori possono avere accesso ai dati forniti dai controller touch: l’orientamento e la posizione del controller è fornita assieme alle coordinate spaziali del Rift, ed è separata rispetto agli “input state” (ossia la pressione dei bottoni). In questo modo, il computer traccia in ogni momento una perfetta istantanea dello stato del device.

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Tasti sensibili al tocco 

Più facile da capire, e ancora più affascinante, è il funzionamento dei tasti di Oculus Touch. Solitamente, i controller si limitano a comunicare allo sviluppatore se i tasti sono o meno attivati. Oculus Touch sarà diverso e rivoluzionario anche da questo punto di vista: registra infatti quando le dita dell’utente stanno toccando, ma non premendo, determinati tasti. Alla luce della VR, questa feature acquisisce grande importanza, perché in questo modo il controller è in grado di rilevare con estrema sensibilità la posizione non solo delle mani, ma anche delle dita, risultando in ultima analisi in una migliore sensazione di presenza. Non solo, in questo modo i giocatori potranno essere consapevoli del tasto che stanno toccando, evitando quindi la sensazione di trovarsi spaesati all’interno dell’ambiente virtuale. Ad eccezione del grilletto laterale, tutti i tasti possono rilevare il tocco, incluso il grilletto principale e il joystick. Il trigger principale e quello della mano sono inoltre in grado di rivelare una parziale pressione, a differenza dei tasti frontali e dell bottone del joystick, che sono invece binari.

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Gesti delle mani

Una delle possibilità più affascinanti di Oculus Touch, e che ha fatto sognare gli appassionati fin dall’inizio, è quella di avere una sensazione simile a quella vista nel film di fantascienza Minority Report. Di conseguenza, il riconoscimento dei gesti delle mani ricopre un ruolo molto importante nell’economia del controller. Oculus Touch non solo è in grado di rivelare la posizione delle mani, ma è in grado di riconoscere autonomamente delle “gesture” predefinite: al momento queste sono soltanto “indicare” e “pollice in alto”.  Al momento Touch è in grado di rilevare tutte le dita, ad eccezione del mignolo e dell’anulare, ma è lecito immaginare che in futuro saranno aggiunte altre gestualità.

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Feedback tattile

I gamer sono abituati da sempre a ricevere dei feedback alle loro azioni nel mondo di gioco, principalmente grazie alla vibrazione. Facile immaginare come questa suggestione sia più che importante che mai in VR, dove è necessario raggiungere la totale immersione. La Developer Guide parla di semplice “vibrazione”, ma i dettagli emersi sono ancora più interessanti: a differenza dei joypad tradizionali, che usano un motore ERM, Oculus Touch impiega un attuatore lineare, che produce un feedback tattile più accurato e sottile. La guida afferma anche che gli sviluppatori possono controllare il modo in cui funziona la vibrazione, aprendo a nuove possibilità di game design: è possibile infatti impostare la vibrazione la sua ampiezza in maniera indipendente; non solo, è anche possibile decidere quale controller dovrà vibrare e con quale intensità.

Oculus Touch è fondamentale nella visione di Palmer Luckey e la tecnologia che lo supporta sembra essere sullo stesso livello del Rift, per innovazione e per esecuzione. Sicuramente Touch ricoprirà un ruolo di spicco nella commercializzazione di massa dei visori VR e, probabilmente, si tratterà del controller definitivo con cui fruire le esperienze VR. Tutto questo, sarà disponibile nella prima metà del 2016. E voi, cosa ne pensate? Siete interessati alle possibilità di Touch oppure preferite ancora il controller tradizionale?

Fonte: Road to VR