Morph 3D lancia i propri avatar animati in VR

Una delle più grandi sfide che la realtà virtuale si è trovata ad affrontare in questi anni è sempre stata quella dell’auto-identificazione del giocatore con il proprio alter-ego virtuale. In un simile contesto potrebbe essere Morph 3D, una compagnia dedita in modo specifico alla creazione di vere e proprie identità virtuali per gli utenti, ad aver finalmente trovato il segreto per portare il tutto ad un livello mai visto, creando qualcosa che potrebbe aiutare a gettare le basi per l’evoluzione della realtà virtuale nei prossimi tempi. Durante l’ultimo evento VRDC di San Francisco, la società ha mostrato nuovamente al pubblico i suoi avatar virtuali, realizzati interamente in 3D, con un set vastissimo di animazioni e completamente personalizzabili. Il proprio sé stesso virtuale può essere modificato all’interno di uno spazio VR chiamato Ready Room; da qui, è possibile dare vita ad un numero potenzialmente infinito di avatar persistenti, utilizzabili su tutte le applicazioni e le piattaforme VR che supporteranno il sistema messo a punto da Morph 3D. Gli avatar sono stati realizzati grazie al lavoro, durato anni, dei membri di Daz 3D, un marketplace in cui è possibile trovare un’infinità di animazioni tridimensionali: Morph 3D non è altro che una costola di questa grande community.

https://www.youtube.com/watch?v=zHCI710w9QA

Il COO Matt Wilburn ha dichiarato che lo sviluppo, anche grazie ad una community nutrita ed appassionata, è ormai a buon punto:

Abbiamo avuto e abbiamo a tutt’oggi il privilegio di lavorare con una incredibile comunità di modellatori 3D. Questo fantastico business è stato al servizio di tutti gli artisti come loro per oltre 15 anni. Abbiamo preso e rielaborato moltissimi di questi asset, e li stiamo, di fatto, consegnando ai game developers.

Berkley Frei, vice president of strategy and innovation, ha affermato che Morph 3D avrebbe già pronti 400 diversi personaggi predefiniti e già potenzialmente utilizzabili; ognuno di essi può essere liberamente modificato tramite diversi slider. La compatibilità degli avatar con l’engine Unity, tra l’altro, potrebbe far risparmiare un sacco di tempo agli sviluppatori, che quindi potrebbero evitare di intervenire sulle animazioni e sulla modellazione dei personaggi, o in alternativa farlo in maniera leggera. A beneficiarne, ovviamente, sarebbe la qualità di molti videogiochi, soprattutto quelli realizzati dagli studi più piccoli, che spesso non hanno a disposizione mezzi e risorse per concentrarsi in maniera equa su tutti gli aspetti dei loro titoli. Il progetto, ad oggi, procede senza alcuni intoppo, e il gruppo Daz 3D può già vantare 200 milioni di visualizzazioni sulle pagine del proprio sito. Chissà, magari il futuro dell’evoluzione tecnologica e concettuale della VR potrebbe passare anche da qui.