[Gamescom 2016] Civilization VI: l’hands on di VMAG

L’anno scorso, sempre in quel della Gamescom, Firaxis ci presentava Xcom 2 tramite le parole del suo Producer, uno che se fosse un’arma sarebbe una Gatling per la velocità e la quantità di frasi al minuto. Quest’anno sono impegnati in Civilization VI, lo strategico a turni per eccellenza che vanta una tradizione che non ha bisogno di presentazioni, con il marchio di qualità di Sid Meyer. Civ VI è il nuovo capitolo, abbiamo potuto ascoltare una presentazione e giocarlo per una ventina di minuti, ovviamente troppo pochi per capire la vera qualità del titolo ma che ci hanno fatto dire le magiche parole che sono comunque un ottimo indizio: “ancora un turno…”

Civilization VI
Religione, costruttori e tanto altro nel nuovo Civilization VI

Civilization VI ci riporta “con i piedi per terra” dopo lo spaziale Beyond Earth, nonostante ci sia piaciuto un sacco fluttuare nel vuoto. Siamo di nuovo nel mondo terrestre dove i tanti popoli non ce la fanno proprio ad andare d’accordo e vogliono espandersi il più possibile. Stavolta lo faremo con un’unità apposita, i costruttori, che hanno il compito di spostarsi nella mappa come normali unità e insediarsi nella struttura che ci serve una volta raggiunta la tipica casella esagonale che contiene la materia necessaria, ad esempio una semplice fattoria su una casella che contiene grano. Questo cambia molto l’approccio a cui eravamo abituati, visto che i costruttori vanno addestrati e mossi turno per turno, e i nemici non staranno certo a guardare. Non posso esprimere ancora un parere positivo per questa scelta, visto che nel test effettuato non sono arrivato ad uno stato avanzato per capire se anche dopo i primi passi iniziali il sistema funzioni (ma di Firaxis mi fido ciecamente). Il cosiddetto approccio “Cities Unstacked” è votato a non rendere le strutture ammassate nell’unico esagono della capitale, dislocando gli edifici sopra i punti di interesse contenenti i bonus, che possono essere sia quantità di risorse che bonus nello sviluppo tecnologico. È la feature che più voglio provare con il gioco completo.

Civilization VI
Le mappe hanno ora molta più importanza nell’espansione della civilità

Altra grande novità è il ritorno (nativo dal quarto capitolo e aggiunto con espansioni nel quinto) della scelta del culto da adottare per far pregare il nostro popolo. L’implementazione è a mio giudizio ottimamente realizzata. È gestita come una normale statistica potenziabile e sfrutta astri e costellazioni per una rappresentazione visiva. Fanno il loro “ingresso” in città strutture come le cattedrali e figure come i monaci con abilità peculiari e uniche. Ovviamente anche nell’albero della tecnologia saranno presenti tante ramificazioni dedicate che potenzieranno l’influenza del culto e ciò che saranno i vantaggi per noi governanti. Non solo, potrà anche rappresentare una condizione di vittoria, quindi guai a sottovalutarla anche se siete atei! Per avere i vantaggi di diverse tipologie di strutture dovremo però prima definire dei Distretti, una nuova divisione che distinguerà le zone occupate dalla città e faciliterà anche il compito, dando anche un migliore tocco estetico.

Civilization VI

Governanti che sono aumentati di numero. Tra le iconiche e amabili figure che ci fanno da alter ego come da tradizione nella saga di Sid Meyer, fanno il loro ingresso 3 visi più o meno conosciuti. Il primo è Pedro II alla guida del Brasile, poi Barbarossa per i tedeschi e infine Montezuma per gli aztechi (che ho usato nell’hands on). Si vanno ad aggiungere agli altri otto già annunciati, ognuno con le sue peculiari unità e abilità: Federico Barbarossa, presentato per l’occasione della Gamescom di Colonia, fa ad esempio della potenza di attacco il suo vantaggio principale, con soldati e navi capaci di infliggere danni pesantissimi. Ognuno è ovviamente variabile e si adatterà meglio alle vostre strategie.

Aspettiamo quindi il 21 di Ottobre prossimo per immedesimarci nel futuro dominatore della terra facendo girare le giuste rotelle e annientare le altre popolazioni. Civilization VI è ancora più grande!