Mostri e pupe: il binomio vincente di Nights of Azure

Conosciuto in Giappone come Yoru no Nai Kuni, Nights of Azure è il nuovo gioco di Gust, gli sviluppatori della serie Atelier. Come da tradizione di questo sviluppatore, Nights of Azure ha per protagoniste delle ragazze molto… prosperose. Lylisse e Arnisse, le conturbanti eroine, dovranno vedersela con degli spaventosi mostri, che potranno però diventare anche loro alleati, in una bizzarra fusione in salsa anime tra Pokémon e Monster Hunter. Per saperne di più su questo titolo abbiamo intervistato il suo creatore Kensuke Kikuchi, durante il Tokyo Game Show. Che ci ha mostrato come le sue ragazze hanno dalla loro argomenti molto convincenti.

In che modo descriveresti Nights of Azure?

Si tratta del nuovo titolo di Gust, gli sviluppatori della serie Atelier. Questa volta abbiamo optato per un sistema di combattimento action in tempo reale. La premessa vede per protagonista una ragazza, un cavaliere sacro, che deve difendere la sua città una volta che viene attaccata dai mostri. La protagonista dovrà stringere dei contratti con i mostri in modo tale da combattere i nemici non sottomessi. Ne esistono di diversi tipi, alcuni sono votati all’attacco, altri alla difesa, ed è possibile creare delle combinazioni.

Una caratteristica particolare del gioco è che le protagoniste sono delle ragazze. Perché questa scelta?

Se guardiamo alla serie Atelier, o a titoli come Fatal Frame (Kikuchi è il creatore di questa serie NdR), si capisce che non è stata una scelta difficile avere delle ragazze come protagoniste. Oltre a questo, personalmente, sento che i personaggi femminili sono visti solitamente come deboli, ed è quindi interessante averli come protagonisti, in grado di sconfiggere una minaccia.

In che mondo è ambientato Nights of Azure?

La storia del gioco è ambientata in un’isola chiamata Ruswal, e una buona porzione della trama ha a che fare con i mostri che hanno letteralmente conquistato la notte, impedendo alle persone di uscire dopo il calar del sole. Per questo la traduzione del titolo giapponese è “La terra senza notte”. Parte del gioco è incentrata sulla seconda protagonista, la sacerdotessa Lylisse, che è l’unica in grado di sigillare i signori oscuri che comandano la notte. Arnisse, il cavaliere, sarà mandata da un’organizzazione a proteggerla.

nights of azure

Quali sono i temi principali della trama?

La storia è incentrata sulla relazione tra Arnisse e Lylisse. Arnisse deve sacrificare tutta se stessa per difendere Lylisse e il gioco è basato proprio su come si sviluppa la loro amicizia e sulle interazioni tra le due ragazze.

La meccanica della cattura dei mostri ricorderà per certi versi quella di Pokémon?

Non è molto simile in realtà, al di là della cattura in sé. A volte sconfiggendo un mostro, trovando un tesoro sul campo, o ancora finendo i livelli rispettando determinate condizioni, si ottiene un oggetto, che dovrà poi essere riportato alla base, ossia un hotel. Qui potrete attivare una funzione del gioco che permette di evocare il mostro, e a quel punto entrerà a far parte del vostro team.

Si svilupperà un certo tipo di relazione tra le protagoniste e i mostri che catturano?

Il gioco non si concentra molto sulle relazioni individuali tra personaggi e mostri. Comunque sia, se ne possono portare fino a quattro in battaglia, per questo sarà molto importante, strategicamente parlando, scegliere quali saranno i prescelti. Ogni mostro inoltre ha una propria personalità e man mano che combattono saliranno di livello.

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Nella foto, Kensuke Kikuchi, creatore di Nights of Azure.

Cosa puoi dirmi del sistema di battaglia? Sarà più accessibile o strategico?

Le battaglie sono semplici, gli attacchi sono collegati ai tasti dorsali, mentre per evocare i mostri bisogna usare i direzionali. Di conseguenza i combattimenti non sono molto basati sulla strategia, quanto piuttosto sull’azione frenetica. Non esiste un selettore della difficoltà, ma il gioco è ideato in modo tale che chi non è bravo con l’azione possa comunque far salire di livello i personaggi e i mostri e superare le battaglie senza problemi.

Cosa pensi dell’attuale situazione del genere RPG in Giappone?

Un tempo c’era una netta distinzione tra i giochi per PC online e i single player su console. Ora, al contrario, questa differenza sta sfumando. Inoltre, sempre più compagnie stanno sperimentando nuove meccaniche per quanto riguarda il combattimento, e si sta assistendo a una certa convergenza dei generi. Non è raro vedere oggigiorno dei titoli RPG che includono degli elementi presi dagli shooter, in modo tale da guadagnare i consensi del pubblico.

Il gioco è realizzato con in mente un pubblico giapponese oppure pensate anche all’audience occidentale?

Cerchiamo di lavorare ai diversi aspetti del gioco in modo tale da renderlo appetibile e divertente a prescindere dalla nazionalità. Abbiamo comunque riscontrato con i precedenti giochi che i nostri prodotti sono in grado di attraversare le frontiere. Guardando agli aspetti del design e del gioco in sé si potrebbe pensare che è un prodotto pensato solo per il Giappone, ma la verità è che siamo molto fedeli al nostro stile e il focus rimane sempre su ciò che è divertente per i giocatori. Nel caso dei giochi Gust, l’attrattiva è rappresentata dalle bishoujo (le belle ragazze NdR) e dal setting di stampo fantasy.

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Pensate che la scelta di avere delle protagoniste femminili possano attrarre il pubblico di giocatrici?

Nei giochi Gust, per gli uomini l’attrattiva è rappresentata chiaramente dall’aspetto “fisico” delle bishoujo e dal loro aspetto. Per le giocatrici donne credo invece che sia più facile entrare in connessione con le protagoniste su un livello più profondo.

C’è una grande competizione da parte dei titoli RPG online. Come può un RPG single player rispondere a questa offensiva?

Dei giochi online è sicuramente interessante la possibilità di interagire con altri giocatori umani. Ma giocare un titolo single player, soprattutto un RPG, è un’esperienza che ricorda da vicino leggere un libro o guardare un film. Permette di entrare in connessione con una storia, grazie a un setting e una storia più profondi. Inoltre non è importante come si gioca, ma la cosa che conta di più è quanto ci si immerge nel racconto.

Dobbiamo aspettarci qualche cameo di personaggi Gust nel gioco?

Nights of Azure è il primo episodio di una nuova serie, per cui abbiamo deciso di mantenerlo ben separato almeno per quanto riguarda il suo inizio. Se il gioco avrà successo e ci saranno altri episodi saremmo ben contenti di inserire alcuni personaggi di altre nostre serie anche in Nights of Azure.