Recensione New Gundam Breaker

Tutti conoscono Gundam, il mitico robot pilotabile degli anni settanta divenuto presto una figura iconica della cultura pop giapponese e di cui, ancora oggi, vengono prodotte centinaia di serie animate canoniche, spin off o addirittura videogiochi, ed è proprio di questi che parleremo, in particolare di New Gundam Breaker. Si tratta di un titolo pubblicato da Bandai Namco dedicato ai Gunpla, dei modellini snodabili, o action figure che dir si voglia, che riproducono alla perfezione le fattezze dei mech apparsi nel corso degli ultimi quarant’anni in tutte le serie animate. Nonostante nel mondo reale non siano altro che un pregiato (e costoso) oggetto da collezione venduto alle fiere del fumetto, all’interno del titolo in questione, ambientato in un futuro non lontano, essi vengono utilizzati per simulare, tramite dei particolari dispositivi, delle intense battaglie in realtà aumentata, in paesaggi riprodotti digitalmente. Difatti, l’intera storia narrata in New Gundam Breaker sarà interamente ambientata all’interno dell’accademia Gunbre, atta ad insegnare ai frequentanti tutti i segreti delle battaglie simulate e dei modellini. Il titolo di Bandai avrà saputo offrire un prodotto degno di nota, in grado di accontentare i fan? Scopriamolo insieme.

Come detto poco fa, la nostra avventura avrà inizio e si svolgerà per la sua interezza all’interno della sopraccitata accademia Gunbre, dove decine di aspiranti campioni gunpla iniziano il loro percorso alla gloria, costruendo mini robot e combattendo in completa armonia, senza alcuna disparità sociale, o almeno così dovrebbe essere, poiché la realtà è molto meno rosea, ma andiamo con ordine. Dopo aver avviato il gioco ci verrà chiesto il nome da utilizzare per il nostro avatar, ovvero il protagonista della vicenda, che naturalmente, come da ormai decennale tradizione anime/manga, sarà il classico studente trasferito che dovrà quindi fare nuove conoscenze e creare un proprio gruppo di amici con cui condividere le proprie vicissitudini. Poco prima di accedere alla classe del primo anno troveremo ad attenderci al cancello una nostra vecchia conoscenza, nonché prima co-protagonista: Yui, l’amica d’infanzia che non incontravamo dai tempi delle elementari, archetipo ormai tipico dei titoli dating sim, da cui New Gundam Breaker riprende l’assenza di filmati in CGI, sostituiti da disegni dei protagonisti sotto i quali sono posti dei muri di testo. La ragazza, frequentante il secondo anno, ci accoglierà calorosamente rimandando ai bei tempi andati e, dopo un breve dialogo, ci saluterà per andare a lezione. Una volta arrivati in aula faremo conoscenza di Iori, una ragazza energica e sicura di sé con cui legheremo subito. Dopo le dovute presentazioni verremo accompagnati nella zona di addestramento, dove, insieme alla nostra nuova conoscenza, eseguiremo i nostri primi passi nelle battaglie simulate, con un lungo tutorial pregno di tutte le meccaniche più importanti per imparare a giocare. Durante queste prime fasi ci viene anche spiegato che la scuola, un tempo un luogo sicuro e pacifico, ora è divenuta un posto dove gli unici studenti considerati sono i più forti, mentre i deboli vengono discriminati. Tutto ciò è dovuto al volere del nuovo consiglio studentesco, subentrato con la forza al precedente, che governa incontrastato l’istituto, dettando ogni legge. Dopo varie vicissitudini, tra cui la lotta con un bullo di nome Shogo Morita, decideremo di unirci quindi alle due ragazze precedentemente incontrate, in modo da combattere al meglio l’ingiusto consiglio e porre così fine alla loro tirannia.

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All’interno del gioco entreremo a far parte di un vero team, che sapremo guidare alla vittoria.

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Al nostro gruppo, nel corso del tempo, si uniranno altre ragazze volenterose di combattere per la giusta causa che stiamo intraprendendo, tra cui Marika, una giovane timida e impacciata, vestita come una sorta di piccola scienziata, che dimostrerà da subito di avere a cuore il raggiungimento della pace all’interno dell’istituto, e ci aiuterà ad ottenerla anche grazie alle sue straordinarie conoscenze e amore per i gunpla, di cui è una grande esperta. Come è facile intuire, d’ora in poi la storia si concentrerà interamente sullo sconfiggere tramite delle battaglie gunpla ogni singolo membro del consiglio studentesco, fino ad arrivare al presidente assoluto, in modo da farli pentire dopo delle cocenti sconfitte e instaurare nuovamente la pace. In seguito alla parte introduttiva, composta da 4 livelli in successione lineare, la faccenda diverrà leggermente più ramificata, poiché sarà da questo momento possibile scegliere tra svariate route intraprendibili per arrivare al finale, ciascuna contraddistinta da una ragazza in particolare su cui si concentreranno le vicende e con la quale approfondiremo maggiormente il nostro rapporto d’amicizia, che potrebbe eventualmente sfociare in qualcos’altro. Naturalmente ogni opzione possibile condurrà a finali simili, dove si raggiungerà il nostro obiettivo prefissato. Quello che cambierà saranno le strutture dei livelli, che avranno obiettivi secondari basati sulla compagna selezionata e il tipo di rapporto che creeremo con la suddetta.

Qui possiamo ammirare lo spettacolare design dei gunpla.

Come detto poc’anzi, la storia principale sarà costituita dall’alternarsi di scene di dialogo con i vari comprimari e battaglie gunpla contro diversi nemici, tra i quali il ricorrente bullo Morita e i membri del consiglio studentesco, ma come sono strutturate tali battaglie? Si tratta di combattimenti 3 contro 3 della durata di dieci minuti, dove noi, aiutati da due nostre compagne che cambieranno di volta in volta in base alla situazione, sfideremo altri tre avversari in una sfida a punti. Saranno sempre presenti due squadre: Blu (noi) e Rossi (avversari). Il compito di ciascun team è di raggiungere un punteggio superiore rispetto agli sfidanti, prima che scada il tempo. Quindi, nonostante si possa pensare che il fine ultimo di queste sfide sia necessariamente combattere, in realtà la situazione è molto più articolata. Difatti per ottenere un punto si dovrà portare a termine un obiettivo, come ad esempio uccidere un certo numero di NPC, che naturalmente non sarà mai lo stesso, ma ve ne saranno diversi, che cambieranno costantemente nel corso della battaglia per consentire di aumentare sempre di più il proprio punteggio, in modo da soverchiare gli avversari. Tuttavia sarà fondamentale concentrarsi anche sui combattimenti veri e propri, che ovviamente saranno presenti in grande quantità, e per i quali occorrerà imparare molto bene le basi, in modo da sconfiggere ogni avversario.

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Potremo personalizzare il nostro gunpla all’inverosimile, fino al più piccolo dettaglio!

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Durante la battaglia  potremo eseguire sia attacchi in mischia utilizzando armi bianche, che colpi a distanza impiegando armi da fuoco. Avremo inoltre a disposizione ben otto abilità differenti: sei di esse sono legate ai pezzi di cui è composto un gunpla (testa, torace, gambe…), mentre due di queste sono collegate al frame, ovvero l’esoscheletro del nostro modellino. Esistono svariati tipi di frame, ciascuno specializzato per un tipo di combattimento differente e dotato di abilità peculiari, dette abilità EX. All’inizio della lotta nessun’abilità potrà essere utilizzata, ma verrà sbloccata nel corso del tempo, in base a determinate condizioni. Per quanto riguarda le abilità base, sarà sufficiente rompere le casse presenti all’interno del livello, che oltre a ripristinare parte della salute riempiranno una barra speciale, la quale, in base al livello raggiunto, sbloccherà sempre più skill. Per quanto concerne le abilità EX basterà riempire completamente la barra EX, colpendo e distruggendo dei nemici. Una volta fatto ciò sarà possibile quindi entrare in modalità EX, potenziando così il danno del nostro gunpla e ottenendo l’accesso alle due abilità EX sopraccitate. Altro elemento a dir poco fondamentale da tenere in considerazione è un elemento su cui Bandai Namco sembra avere investito tantissimo impegno: la personalizzazione dei gunpla.

Sarà possibile divenire molto “intimi” con i membri del nostro team.

Durante ogni scontro sarà possibile raccogliere ed equipaggiare i pezzi caduti dai nemici distrutti, acquisendone statistiche e abilità corrispondenti, che come detto in precedenza varieranno di componente in componente. Ogni pezzo ha una durabilità limitata e rischia di andare perso per sempre, quindi, onde evitare di perdere una parte che vogliamo in battaglia (che non sarà contato come ottenuto) dovremo non solo stare attenti a non farci colpire spesso, ma anche a depositarli in degli speciali contenitori, per inviarli alla nostra riserva. Sarà inoltre possibile acquistare i pezzi che ci mancano dalla biblioteca accessibile tramite il menù principale, utilizzando dei soldi che ci verranno consegnati alla fine di ogni livello. In New Gundam Breaker quindi sarà dato il libero arbitrio per quanto riguarda l’assembramento del proprio gunpla. Potremo sostituire fino all’ultimo pezzo a nostro piacimento, agendo su testa, braccia, gambe, torace, armi primarie e secondarie, fino ad arrivare ai frame. Come detto in precedenza esistono vari esoscheletri intercambiabili, e l’utente potrà scegliere quello che meglio si adatta al suo stile di gioco, combinandolo con i componenti che meglio si adattano al frame selezionato. Ogni esoscheletro possederà inoltre delle abilità secondarie ottenibili proseguendo con la storia, in grado di fornire potenti effetti aggiuntivi al nostro robot in miniatura. Per quanto riguarda il comparto online, il titolo Bandai offre una riproposizione delle meccaniche introdotte nella modalità storia, con l’unica differenza che si potranno affrontare giocatori in carne ed ossa, con tre modalità di ricerca della partita, in base ai propri gusti. Ora invece andremo ad analizzare l’aspetto tecnico di New Gundam Breaker, che decisamente poteva offrire di più sotto questo lato.

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Sebbene sicuramente il titolo bandai brilli sotto l’aspetto della personalizzazione dei gunpla, purtroppo pecca anche su numerosi aspetti.

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Sebbene sicuramente il titolo bandai brilli sotto l’aspetto della personalizzazione dei gunpla, estremamente variegata e completa fin nei minimi particolari, pecca in quasi tutti gli altri aspetti, in cui evidentemente non è stata posta la stessa cura maniacale. Per cominciare ogni mappa di gioco, per quanto esteticamente ben realizzata, risulta avere un level design molto basilare e non entusiasmante, con paesaggi che variano dalla riproduzione di ambienti casalinghi assolutamente non interagibili, a a distese desertiche rocciose, territori che sì, sono caratteristici delle serie di Gundam, ma che non convincono troppo nella realizzazione. Molte volte inoltre i punti di respawn sono posti in zone molto lontane dal fulcro della battaglia, in un modo tale da suscitare un possibile disorientamento, che fortunatamente può essere ridotto grazie alla piccola mini mappa in alto a destra dello schermo, decisamente poco eloquente per quelle che sono le indicazioni, fin troppo minimali. Il comparto sonoro risulta essere molto curato per quanto riguarda i rumori emessi dai gunpla e delle loro armi, riprodotti fedelmente, tali e quali alle loro versioni anime, con tanto di camminata meccanica, ricreazione del suono dei retrorazzi e dei colpi delle lame laser. Un po’ meno di impegno è stato riscontrato riguardo la colonna sonora, composta da soundtrack inerenti alla battaglia, ma decisamente dimenticabili e alla lunga ripetitive. Grande cura è stata posta anche per ogni animazione di ogni robot presente in game, molto fluida e credibile, nonostante poi, all’atto pratico, la giocabilità risenta di un eccessiva legnosità dovuta ad una risposta ai comandi non sempre eccellente.

Al giocatore sarà data completa libertà d’azione nella modifica dei gunpla. L’unico limite è la propria fantasia.

Nota dolente quindi è anche il combat system, decisamente poco coinvolgente, basilare e ripetitivo, dal livello di profondità molto basso, vista anche l’assenza di una vera e propria mossa per schivare, possibilità di effettuare parate al momento giusto e di fare combo entusiasmanti e data la massiccia presenza di mosse scriptate. Il framerate si attesta per tutta la durata dl gioco sui 30 fps mediamente stabili, anche se con la presenza di svariati freeze che minano parecchio il fattore di immersività. Inoltre le battaglie contro i gunpla avversari risulteranno il più delle volte decisamente confusionarie, stressanti e frustranti, dato che potrebbe accadere che mentre colpiamo un nemico altri dieci possano arrivare a distruggerci, e, anche se proveremo a scappare, sarà tutto inutile, vista la presenza dei proiettili a lungo raggio delle loro armi da fuoco che ci colpiranno all’istante. La grafica del gioco risulta comunque essere tutto sommato gradevole, visto che ogni gunpla è stato riprodotto perfettamente grazie anche al buon uso effettuato dell’Unreal Engine 4, in grado di fornire dei particellari decisamente spettacolari e degli ottimi riflessi di luce, riproducendo lo scintillio tipico del metallo di cui sono composti i robot in game. La durata del gioco si attesta sulle 2/3 ore circa, ma considerando le route alternative l’esperienza single player potebbe estendersi fino a circa 15/20 ore, dipende da utente a utente.

Quindi, per concludere, New Gundam Breaker è risultato essere un titolo con delle ottime intenzioni, ma che pecca in una cura dei particolari mal distribuita tra le varie componenti del gioco, con un risultato a dir poco disomogeneo. Da un lato abbiamo quello che potremmo definire uno dei migliori editor personaggi degli ultimi tempi, dettagliato, curato fin nei minimi dettagli e dall’altissimo grado di personalizzazione, in grado di far sfogare perfino gli utenti più fantasiosi e meticolosi; dall’altro, purtroppo, troviamo un titolo che pecca nell’aspetto che a nostro parere dovrebbe essere preso in considerazione prima di qualsiasi altra cosa: il gameplay. Questo elemento, spesso messo in secondo piano in alcuni titoli per favorire la narrazione, viene comunque curato per risultare almeno interessante e intrattenente, ma non è questo il caso di New Gundam Breaker. Ogni sessione di gioco risulterà sempre più ripetitiva e poco coinvolgente, visto anche lo scarso livello di difficoltà a causa del quale in alcune missioni sarà sufficiente stare quasi esclusivamente fermi per gran parte della loro durata, mentre i nostri partner si occuperanno del lavoro sporco. New Gundam Breaker rappresenta quindi non solo una delusione su quasi tutti i fronti, ma soprattutto un’eccellente occasione sprecata.