La droga, la psicosi e Oculus Rift

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Pronti ad entrare in un delirio psicotico? Si ragazzi, perché oggi vogliamo trasportarvi in un mondo delirante, fatto di psicosi e di immersione che solo un trip di farmaci, droghe e Oculus Rift possono farvi vivere. Sto parlando di  Labyrinth Psychotica, un esperimento di simulazione di psicosi creato dall’artista Jennifer Kanary a seguito del suicidio di sua sorella, causato proprio dalla schizofrenia di cui era affetta.

psicosiNon è un caso che con lo sviluppo di Oculus Rift e la maturazione del mondo della VR, il genere delle simulazioni stia prendendo sempre più piede: dopo l’utente che ha sperimentato la guida di un camion “in stato di ebbrezza”, eccone un altro che sceglie di sballarsi col Rift! Ma tornando seri per un attimo, la simulazione è davvero realistica: la persona che vuole provare cos’è un momento di pura psicosi deve indossare una sorta di zainetto, un visore e deve muoversi utilizzando il Wii motion plus… e già questi sono indizi di un delirio. Dopo essersi bardati, viene attivato il software di simulazione e l’utente inizia a vedere tutto ciò che ha intorno con colori diversi e a sentire voci che non provengono dalle persone che ha vicino, ma sono generate dal programma stesso. Insomma, il grado di delirio è molto vicino a quello che potrebbe essere un reale delirio psicotico.

L’obiettivo della Kanary è quello di creare più empatia nei confronti delle persone affette da malattie mentali cercando di far capire a tutti cosa vuol dire vivere con un simile dramma. Ma stiamo pur sempre parlando della simulazione di un delirio, per quando lo scopo sia “umanitario” e possa essere da spunto (forse, chi lo sa) in ambito scientifico – psichiatrico, resta pur sempre un’esperienza psicotica creata con gli strumenti della realtà virtuale che, per ora, può solo creare un gran mal di testa, come dimostra il video che trovate qui sotto.

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