Carmack Unchained. Una vita per il Rift

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Chi è l’uomo dell’anno? Se spettasse a noi rispondere a questa domanda, non avremmo dubbi. Si tratterebbe di John Carmack, il creatore di Doom, che ha portato ad un nuovo livello il concetto di “dream job”. Eh sì, perché insoddisfatto del suo lavoro in id Software, Carmack si è messo a lavorare full time con Oculus VR.

La prestigiosissima Wired americana ha pubblicato un’intervista alla “beautiful mind” dell’industria dei videogiochi. Avrà parlato di Oculus? La risposto purtroppo, è ni. Noi pendiamo comunque dalle sue labbra e riportiamo qui ogni parola anche minimamente “Oculus-related.”

“C’è qualcosa che è successo una settimana fa, che sarebbe perfetta per questo articolo, ma purtroppo non posso parlare. Due cose, in particolare, riguardano Oculus. È buffo, perché ho praticamente schivato questo 20° anniversario di Doom, perché ero troppo occupato a lavorare, e non è da me pensare ai lavori precedenti. Al momento, mi trovo in una posizione piuttosto pericoloso, perché so tutte queste cose segrete, che riguardano Oculus, e c’è il rischio che qualcuno mi faccia chiacchierare un po’ troppo ed esca fuori qualcosa che non dovrebbe”.

Avete presente quelle persone che dicono di sapere qualcosa, ma poi non ve la vogliono dire? Ecco, Carmack è esattamente quel tipo di persone. Ma non ci riusciamo proprio ad odiarlo, anzi, probabilmente la sua successiva dichiarazione lo rende la persona più educata dell’intera industria dei videogiochi.

“Se avessi del tempo libero, cosa che assolutamente non ho, vorrei essere riuscito a portare Doom 3 su Oculus. Un giorno, chissà tra quanti anni, tutti gli orribili dettagli su quello che è successo dall’ultimo anno e mezzo a oggi, usciranno fuori, ma non è il momento di parlarne adesso. Ma mi sento davvero in colpa, perché avevo praticamente promesso Doom 3 per il Rift quando parlai del device per la prima volta e ora, pensando al fatto che non è uscito, sono il primo a dispiacersi di come sono andate le cose.”

Non ti preoccupare, John. Prenditi il tempo che ti pare, magari anche una tazza di tè. Per te, questo e altro.