“La Virtual Reality apre le porte a un mondo dove il confine tra realtà e illusione è letteralmente dissolto“. Queste sono le parole con cui viene descritta la realtà virtuale in un documentario del 1991 andato in onda sul canale televisivo americano ABC.
Eh già, come molti di voi sapranno, dal punto di vista videoludico la realtà virtuale fu uno dei fenomeni più di tendenza nel corso degli anni ’90, che solo recentemente ha conosciuto una vera e propria rinascita grazie all’avvento di Oculus Rift e dei nuovi dispositivi HMD. Caschi enormi, guanti e altri bizzarri dispositivi consentivano allora di potersi immergere all’interno dei primi videogiochi tridimensionali ma nonostante le tecnologie ancora primordiali, in molti si resero conto del grande potenziale che caratterizzava tale invenzione. Infatti, proprio come spesso immaginiamo qui su ORI, già agli albori della Virtual Reality si pensava alle possibili applicazioni nei campi più svariati: dal campo dell’architettura, con la possiblità di visualizzare le abitazioni in modo verosimile, a quello spaziale, con i primi esperimenti della NASA, fino ad arrivare alle applicazioni nel mondo militare, con simulazioni sempre più realistiche. E se allora tutto ciò poteva sembrare fantascienza (non a caso è presente anche un riferimento al celebre film di Tron), oggi, con l’evoluzione raggiunta dalla realtà virtuale, quelle descritte sembrano possibilità sempre più raggiungibili. Il documentario si chiude immaginando un futuro in cui la potenza di calcolo dei computer sarebbe un giorno stata tale da poter realizzare paesaggi e persone sempre più somiglianti alle controparti del mondo reale: chi avrebbe mai immaginato che quel giorno sarebbe arrivato così presto.
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